La mia recensione di oggi è dedicata a Briseide la figlia del sole della scrittrice italiana Francesca Redeghieri.
Amazon lo classifica nella narrativa storica. Ma questo terzo romanzo della Redeghieri è piuttosto un mix di generi: storia, mitologia, fantasy, romance sono certamente presenti in queste circa 300 pagine dedicate alle ‘Amazzoni’.
Briseide la figlia del sole e’ il terzo romanzo che la Redeghieri dedica a queste leggendarie donne guerriere. Nell’immaginario collettivo le ‘Amazzoni’ portano in sé la fama di valorose combattenti ma anche quella di bellissime donne.
L’autrice, rivitalizzando le leggende che nei secoli la fantasia popolare ha costruito intorno a queste figure leggendarie, ha scritto una serie di romanzi che sta appassionando un grande numero di lettori. Donne in particolare (ma anche non pochi uomini!)
Briseide è, per ora, il terzo volume di una serie che potrebbe essere anche arricchita con altri titoli.
Chi è Francesca Redeghieri
Copio testualmente la breve biografia pubblicata dall’ Editrice Emma Books che ha pubblicato i romanzi della scrittrice.
“Francesca Redeghieri ha trentotto anni e vive con il compagno e la figlia Ginevra a Novellara, in provincia di Reggio Emilia.
Durante il giorno lavora come fioraia in un negozio chiamato Il Sogno, che rispecchia benissimo ciò che è, una vera sognatrice a occhi aperti. La sera, invece, quando tutti dormono, accende il suo PC ed entra nel magico mondo della scrittura.
Adora leggere e scrivere quando la casa è avvolta nel silenzio, perché così i suoi personaggi hanno libero sfogo di far sentire la loro voce.
All’età di diciannove anni ha pubblicato il suo primo romanzo storico: Come vento selvaggio (Beta, 2001), ambientato ai tempi degli indiani d’America.
Ha una scrivania piena di cassetti e dentro di ognuno c’è una storia diversa, che aspetta solo di essere raccontata.”
Cosa mi ha spinto a comprare e a leggere?
Confesso che sono molto condizionato dalle copertine dei libri. Una bella copertina può rappresentare il primo elemento di interesse da parte di un potenziale lettore. Come lo può essere anche un buon titolo.
Ma l’immagine della copertina cattura prima. E poi subito dopo viene una sinossi ben scritta e coinvolgente.
Briseide la figlia del sole mi ha richiamato l’attenzione con entrambi gli elementi.
Eccovi, a conferma, la sinossi di questo avvincente terzo capitolo di una storia di ‘Amazzoni’ ai tempi dei conflitti fra Roma e Cartagine.
“Anno 218 a.C. Gli scontri tra Roma e Cartagine continuano senza sosta e, nonostante le innumerevoli vittorie, Annibale è costretto a chiedere l’aiuto del re macedone Filippo. Del compito incarica Briseide e Random.
L’una è un’amazzone impavida, costretta da un’antica maledizione a separarsi dalla sorella guerriera Amistad, l’altro un mercenario dall’oscuro passato. Luce accecante e pura contro il buio più profondo.
Legati da una forte attrazione, valicheranno i confini tra bene e male e l’amore, quello vero e intenso come un raggio di sole, si imporrà con la sua forza, mentre da lontano le ombre di un passato mai dimenticato si addensano portando con sé l’eco di un vecchio nemico.”
Poche frasi ma abilmente collocate per invogliare alla lettura.
Ho comprato ed ho cominciato a leggere. Ed eccovi che cosa ho trovato.
Prologo
Coste di Troia, 1184 a.C.
“Un sorriso beffardo e crudele distese le labbra di Nàrkissos mentre avanzava di un passo verso la sua guerriera. Una spiaggia disseminata di corpi martoriati era ai suoi piedi. Amazzoni, achei e troiani si erano dati battaglia e il loro sangue ricopriva la costa, macchiando di rosso scarlatto la battigia sulla quale si infrangevano spumose le onde, ignare del massacro appena compiuto.
Solo due guerriere erano ancora in piedi, ma lui come ogni volta non aveva occhi che per la sua Iliofaneias. Accorciò la distanza che li separava e, giungendole alle spalle, le scostò i capelli biondi sulla spalla e le accarezzò il collo con la punta delle dita.
Era inebriante quel tocco delicato e un senso di pace gli dilatò lo stomaco. Amava le sensazioni che solo lei sapeva dargli, ma ancor di più amava l’aura che emanava: era un bagliore caldo, palpabile, e come ogni volta gli avrebbe concesso altro tempo.
Perché era questo il succo del frutto proibito: il tempo.
I suoi fratelli l’avevano allontanato, maledicendo il suo nome, facendosi beffe del suo essere. Se solo avesse potuto li avrebbe schiacciati uno a uno sotto ai propri calzari come scarafaggi, perché non c’era niente che a Nàrkissos fosse precluso. Quei fratelli che un tempo aveva definito tali l’avevano tradito, esiliandolo. L’avevano spogliato di ogni privilegio, lasciandogli solo l’immortalità, che come un ferro rovente gli marchiava il corpo e la mente.”
Briseide
Dal capitolo 1.
“Random stava avanzando verso di lei con i due cavalli, se li trascinava dietro per le briglie stringendo il sottogola tra le dita lunghe e forti.
Un petto vigoroso e braccia muscolose erano stretti in un bustino nero, decorato in rilievo da tante squame del colore della pece. Borchie argentate erano posizionate sulle mezze maniche adornate di frange e una fibbia teneva agganciato un mantello anch’esso scuro.
Lacci si intrecciavano sul suo petto, un gonnellino di cuoio accarezzava le sue cosce forti. Era alto, slanciato e il suo sguardo cupo, sfigurato da una cicatrice, incuteva timore. Ma non a lei.
Briseide aveva tante cose a cui pensare, ma l’unica che occupava i suoi pensieri era il comportamento altalenante del mercenario.
Era stato premuroso e dolce mentre insieme cercavano Amistad, l’aveva sostenuta quando i soldati che Annibale le aveva affiancato non facevano altro che deriderla. Li aveva scacciati uno a uno, fino a che non era rimasto solo.
Fu in quel frangente che Briseide per la prima volta era riuscita a guardare dentro l’oscurità di cui si circondava quell’uomo scontroso dall’aspetto rude e pericoloso. Era stato un appiglio mentre lo sconforto s’impadroniva di lei.
Random aveva appoggiato le labbra sulle sue, baciandola come nessuno aveva mai fatto prima. Le aveva marchiate con il suo sapore, suscitando in lei strane sensazioni mai provate.
L’aveva baciata con passione, strappandole il cuore per farlo volare alto nel cielo. Era stato come essere conquistata dopo lunghi giorni di assedio.
Ma poi qualcosa era cambiato.
Ancora adesso non riusciva a capire il motivo, ma ogni volta che le loro labbra si toccavano, rendendo il loro rapporto un po’ più intimo, lui faceva marcia indietro, allontanandosi come una foglia spazzata via da un soffio di vento.”
Random, il mercenario
“Erano ormai passati tanti anni da quando era ritornato a vivere, diventando qualcun altro: un mercenario, un soldato cupo al soldo del miglior offerente.
La bontà d’animo lo aveva abbandonato dopo che il più vile dei tradimenti si era abbattuto su di lui.
Era tornato a nuova vita, affrontando ogni giorno la sete di vendetta che gli strisciava sottopelle e che mai si sarebbe esaurita. La rabbia e il rancore che provava nel profondo sembravano non abbandonarlo mai. Erano una sorta di monito al quale sempre faceva riferimento per non dimenticare ciò che gli era stato fatto.
Ma quando aveva dovuto lasciare Briseide come scorta di Annibale con un pugno di altre Amazzoni sulle coste di Cartagine, non ci era riuscito e aveva attuato uno stratagemma per rimanere lì con lei.
L’aveva avvicinata e allontanata talmente tante volte negli ultimi mesi da non sapere più cosa l’amazzone provasse per lui.
Non voleva contaminarla con la sua oscurità, ma starle vicino e non baciare quelle labbra era come impedire a un assetato di bere.
Aveva bisogno di cibarsi di quella bocca succosa, traendo piacere e tormento in egual misura. Il solo starle accanto e sfiorarla gli faceva fremere la pelle, bramare anche il più piccolo dei contatti.
Voleva immergere le mani nell’oro dei suoi capelli e annegare in quel mare di smeraldo che era il suo sguardo.
Credeva di meritarsela. Credeva di aver già espiato tutto il suo dolore. Credeva di poter andare avanti.
Ma il tormento ogni volta gli strisciava addosso come un serpente affamato, risucchiandolo tra le sue spire, soffocandolo e facendolo precipitare nel suo baratro oscuro.
Non l’avrebbe mai trascinata con sé, non avrebbe mai voluto vedere la sua luce affievolirsi e spegnersi come una misera fiaccola.
Il sole brillava dentro la sua Briseide… […]”
Scrittura fluida e coinvolgente
Da questi brevi, primissimi esempi, avrete potuto verificare lo stile di scrittura di Francesca Redeghieri. Molto spazio ai sentimenti, alle descrizioni degli stati d’animo dei personaggi.
Ma realizzati attraverso un linguaggio che non annoia. Anzi capace di coinvolgere ancora di più. Anche le scene di sesso, ormai immancabili nel moderno genere ‘romance’ hanno il sapore del naturale, e frutto dell’inevitabile conseguenza dei sentimenti d’amore.
Descrizioni vive ma mai troppo dirette o sboccate. La dichiarata ispirazione che Francesca trae dalla narrativa di Adele Vieri Castellano, è ben presente in ogni pagina di Briseide la figlia del sole.
Le pagine dedicate alle battaglie sono efficaci anche se meno cruente di altri romanzi sulla guerra all’arma bianca dei secoli che fanno da cornice alle vicende raccontate. E anche l’impianto storico di riferimento è serio e ben documentato.
E poi c’è la mitologia. Tanta! E qui la fantasia può disporre della massima libertà.
Il romanzo risultata ben costruito e decisamente godibile ed intrigante.
Un po’ al femminile forse. Ma questo interpretatelo come un pregio e non un difetto!
Personalmente, e l’ho già dichiarato in passato, riconosco che le donne scrittrici hanno – mediamente – una marcia in più rispetto a tanti loro colleghi del sesso opposto.
Sul sito dell’editrice Emma Books “www.emmabooks.com” ho trovato un paio di interviste a Francesca Redeghieri che ci offrono una conoscenza più approfondita della scrittrice e dei suoi progetti letterari.
Scopriamo l’ispirazione
I possibili aspiranti scrittori che stiano leggendo questa recensione, possono essere interessati a conoscere anche alcuni aspetti che appartengono alla linfa ispiratrice che permette la creazione di una storia.
Francesca Redeghieri ne parla così (Dalle interviste sul sito citato).
D. – Scegli tre parole per descrivere l’eroina amazzone Briseide.
R – Impavida, solare, amorevole
D. – Per creare questo personaggio hai tratto ispirazione da alcuni lati del tuo carattere o sei stata guidata solo dalla fantasia?
R. – Mentre in Amistad ero stata ispirata da ciò che avrei voluto essere, qui invece mi sono lasciata trasportare unicamente dall’immaginazione.
D. – L’amazzone Briseide e il mercenario Random: luce contro oscurità. Come può essere letto questo amore tormentato?
R. – Mi piaceva molto l’idea di una guerriera piena di luce, come solo la discendente di un dio può essere, che cerca di redimere un soldato oscuro, completamente diverso da lei ma al tempo stesso la sua esatta metà. È bello sapere e sperare che l’amore possa compiere miracoli simili.
D. – Chi o cosa ti ha ispirato di più nella scrittura del romanzo?
R. – La fantasia come sempre è la mia maggiore fonte di ispirazione, ma quando mi trovo davanti a delle perplessità mi basta una telefonata a un’amica per dissipare la matassa che ho in testa. La soluzione è sempre lì ad attendermi, occorre solo guardarla da un’altra prospettiva. A volte una persona che ragiona in maniera differente da me è indispensabile per la riuscita del romanzo.
Il parere dei lettori
Sul sito di Amazon dedicato al libro Briseide la figlia del sole, al momento sono riportate solo 15 recensioni (probabilmente per il pochissimo tempo dalla pubblicazione del libro ad oggi.)
In ogni caso i lettori e lettrici che hanno espresso il loro giudizio (spesso anche molto articolato) hanno concentrato il loro voto sul massimo dei punteggi. (78% i pareri da 5 stelle ed il restante dei votanti non gli ha negato comunque il positivo 4 stelle).
E ciò conferma soprattutto la ottima scelta del tema di fondo (Amazzoni), ma anche la capacità dell’autrice di costruire storie che piacciono al pubblico giovanile.
Basti dire che il primo volume della serie Amistad la figlia della luna, pubblicato un paio di anni prima, ha raccolto il triplo delle recensioni e con valutazioni di pochissimo inferiori a quelle per Briseide.
Sembra dimostrare che ogni nuova pubblicazione della Redeghieri susciti sempre più lusinghieri consensi.
Avanti lettrici! Non resterete deluse!
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Briseide la figlia del sole. (2019) – Il libro di oggi
- Castalia la figlia del corvo (2018) – La silenziosa guerriera dai capelli color ruggine. (Il secondo volume di Amazzoni)
- Amistad la figlia della luna (2017) – La bruna gemella di Briseide che ha dato il via alla Saga (Il primo volume di Amazzoni)
- Da youtube: il book trailer di Briseide la figlia del sole.
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