Può un ordine cavalleresco, che tra le tante cose ha ispirato e ispira tutt’oggi il partito repubblicano irlandese dagli anni 90, perdersi completamente in un limbo di mistero a cavallo tra realtà e leggenda?… I Fianna o “Feniani” sì.
Ma procediamo con ordine…
Non posso nascondere che i Cavalieri della Fianna, sono stati a tutti gli effetti la chiave di volta che mi ha spinto e convinto ad iniziare la mia trilogia. L’idea di base e l’ispirazione, come ho già detto varie volte in questo sito, c’erano già. Ma in quel periodo mi serviva un alternativa. Un alternativa che girasse intorno alle peripezie di Killian, il mio protagonista, il fulcro della storia. Un alternativa “forte”, che viaggiasse in parallelo ed evitasse la monotonia. Lo spauracchio che da sempre mi assilla quando inizio a pensare ad una nuova storia.
E la leggenda di questi Cavalieri, comparsa per caso, come sempre accade, durante le mie ricerche su internet, mi ha entusiasmato. Apparsa subito ai miei occhi come un occasione da non farsi scappare. Per arricchire e donare un valore aggiunto alla mia storia.
La storia, la realtà dei Fianna
Devo essere sincero. La realtà della Fianna, attraverso le fonti storiche che tutti voi potete trovare tra le pagine dei motori di ricerca, non è estremamente interessante.
Ha origine nei primi secoli dopo la nascita di Gesù . Un re irlandese, preoccupato per la sua incolumità, crea intorno a se un élite di guardie personali ( una sorta di body guard dei tempi antichi ). Al solo scopo di proteggere la sua persona dai complotti e attentati che il suo animo, non di certo impavido, materializzava nella sua mente.
Dopo di che, la storia incomincia subito a farsi nebulosa intorno a questi cavalieri di élite. Si parla di abili e letali combattenti che continuarono a prestare i loro preziosi servigi ai re futuri. Come del fatto che essi si tramutarono semplicemente in mercenari e banditi della peggiore specie che vendevano i loro servigi al migliore offerente . Non si sa di per certo. Perché ad un certo punto la realtà lascia solo spazio alla leggenda e niente più.
La leggenda della Fianna
Ma è invece la fantasia, come sempre meravigliosa, ad illuminare la storia di quest’ordine cavalleresco. Destinato altrimenti a perdersi nei meandri del tempo (come troppo spesso purtroppo accade ). Offuscato dalla storia nebulosa e incerta che lo accompagna.
E’ proprio a quella fantasia che mi sono ispirato e dalla quale ho trovato “l’ispirazione”. Una fantasia popolare che parla di veri Cavalieri, intrisi di leggenda e leggendarie gesta. Un gruppo di uomini, abili combattenti, che difendevano la loro terra, cercando di difendere e preservare la sua libertà. Un ordine scelto nel quale vigevano regole ferree e del quale era possibile far parte solo superando tre prove di abilità. Tre prove talmente ardue da superare di gran lunga il limite delle possibilità umane. Uomini di inestimabile valore e onore, contraddistinti da un innata passione per la poesia ( che spezza leggermente la rude immagine di feroci guerrieri ). Uomini che combattevano nell’ombra la loro battaglia per garantire pace e libertà nell’Isola di Smeraldo.
Al centro delle leggende di questi Cavalieri vi è Fionn. Il condottiero, il capo della Fianna. Alcune leggende narrano che egli era un gigante. Talmente forte da poter sollevare massi di dimensioni mastodontiche ( alcuni di questi massi si dice siano le pietre che compongono il Selciato del Gigante nella contea di Antrim, scagliate nel mare dal gigantesco guerriero per formare un ponte che gli avrebbe permesso di raggiungere la Scozia e sfidare il suo rivale, Angus ). Altre storie invece lo ritraggono semplicemente come un guerriero invincibile. Un condottiero senza macchia e senza paura come nella migliore tradizione della mitologia medievale.
La Fianna nel mio romanzo
E infine vi è quello che ho voluto imprimere nelle pagine del mio libro. Ciò che ho voluto rubare alla leggenda e alla storia di questi enigmatici cavalieri.
Come potrete immaginare non è stato un arduo lavoro di immaginazione. Perché incredibilmente, il materiale e la base creata dalle leggende erano già lì, come ad aspettarmi. Pronti per essere adattati con il minimo sforzo alla storia che avevo in mente.
Nel mio romanzo la Fianna è un ordine cavalleresco improntato sulla lealtà, l’uguaglianza e guidato da regole ferree ( esattamente come narrano le leggende ). E’ organizzato in modo tale da risultare invisibile, ma allo stesso tempo ramificato fin nelle più remote profondità della società del tempo. Uniti al solo scopo di proteggere e preservare la libertà dell’Isola di Smeraldo… ad ogni costo.
Sono rimaste le prove per entrare nell’ordine, è rimasta la passione per la poesia e l’animo nomade e misterioso di questi cavalieri. Ma soprattutto è rimasto Fionn, il fulcro della Fianna, uno dei personaggi principali del mio romanzo e quello a cui ( devo essere sincero, non se ne abbia a male il protagonista ) sono più affezionato.
Conclusione
In definitiva la Fianna è per il mio romanzo ( e naturalmente per l’intera trilogia ) il perfetto connubio tra storia e leggenda. E la concreta rappresentazione del mio genere letterario… il fantasy storico.
Spero di essere riuscito con questo mio articolo a suscitare la vostra curiosità. Una sana curiosità nei confronti di questi cavalieri che sono riusciti a conquistare il mio cuore e la mia mente e dei quali amo scrivere. Che ho provato a far rivivere e conoscere nel mio romanzo “Il sangue dei Liberi” e che vivranno ancora nei prossimi volumi di questa storia. Sempre di più protagonisti, come è giusto che sia.
In onore di tutte quelle leggende che non meritano di finire nel dimenticatoio, in onore di una storia, la nostra storia… che non smette mai di sorprendermi.
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