Ebbene, sì
Sto per darvi il mio parere su un romanzo scritto ancora una volta da un mano femminile. Così come femminile, quella di una ragazza ventenne, è stata la proposta di lettura che mi è stata fatta prestandomi il primo romanzo della trilogia della giovane scrittrice americana Veronica Roth.
“Mi è piaciuto tantissimo!” mi ha detto. “Dimmi se piace anche a te.” Siamo agli inizi del 2013.
Il libro porta il titolo di “Divergent” e in copertina reca come sottotitolo: ‘Una scelta può cambiare il tuo destino.’ Sul retro tre frasi lapidarie: ‘Di chi puoi fidarti veramente?’ – ‘In quale valore credi?’ – ‘A chi vuoi giurare la tua lealtà? Pensaci bene perché….’
E più in basso, sotto cinque simboli allineati che non riconosco, una brevissima sintesi: ‘Un thriller distopico dal ritmo incalzante, ricco di suspense, tradimenti e un’imprevedibile storia d’amore.’
Pubblicato negli USA nel maggio del 2011, esce in Italia per la De Agostini quasi un anno dopo, nel febbraio del 2012. L’edizione italiana mantiene il titolo originale in lingua inglese. Tradotto da Roberta Verde l’edizione cartacea é un bel volume di 480 pagine.
Il significato del titolo e la trama
Il romanzo non rivela subito il significa di questo termine inconsueto. Anzi si arriva al termine del primo libro della trilogia – ‘Divergent’ appunto, – senza averne compreso completamente il significato. Il lettore lo scoprirà nel corso della lettura dell’intera serie.
Per la trama prendo in prestito la sinossi che presenta il libro sul sito di Amazon:
‘Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna ad un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l’unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c’è un solo tratto dominante ma addirittura tre!
Beatrice è una Divergente, e il suo segreto – se reso pubblico – le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l’addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati.
Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza…’
La mia lettura
Invogliato da queste notizie, ultimato un libro che stavo leggendo, ho dato il via alla lettura del nuovo romanzo. Lo stile della scrittura mi ha subito convinto a continuare. Le tante pagine poco per volta scorrevano senza particolare fatica. Al contrario ogni occasione, anche breve, era buona per conoscere il seguito della storia. Nel frattempo l’autrice aveva già pubblicato negli States il secondo volume dalla saga, ‘Insurgent’, e stava ultimando la scrittura del terzo che si sarebbe intitolato ‘Allegiant’.
La frenesia di seguire le vicende di Tris e di Quattro mi conducono rapidamente alla fine del romanzo, che Veronica Roth lascia astutamente in sospeso. La lettura mi lascia soddisfatto e, cosa abbastanza singolare, mi sento di appartenere da quel momento, nonostante i miei anni, al gruppo di giovanissimi fan che in tutto il mondo tifano per gli eroi del romanzo.
Intanto quando ringrazio la mia giovane amica e le restituisco il libro che mi ha prestato lei mi fa sapere che sta leggendo il secondo libro della trilogia. Mi informo se esiste già un’edizione in formato Ebook ed il giorno successivo comincio anch’io la lettura di ‘Insurgent’ sul mio tablet.
Scrittura sobria ed efficace
Come piace ai giovani di oggi. Poche descrizioni e molta sostanza. Grande libertà di esercitare la propria fantasia. Qualche esempio dalle primissime pagine:
L’inizio: “C’è un solo specchio a casa mia, dietro un pannello scorrevole nel corridoio al piano di sopra. Secondo le regole della nostra fazione, mi è permesso starci davanti una volta ogni tre mesi, il secondo giorno del mese, quello in cui mia madre mi taglia i capelli.
Mi siedo su uno sgabello e mamma, in piedi dietro di me, li accorcia con le forbici. Le ciocche cadono a terra formando un anello biondo cenere. Quando finisce, mi raccoglie i capelli dietro la testa e li avvolge formando un nodo. La osservo: appare calma e concentrata. E’ molto esperta nell’arte di dimenticarsi di sé. Non posso dire lo stesso di me.
Mi guardo furtivamente allo specchio, di sfuggita, quando lei non mi vede. Non per vanità, ma per curiosità. […]”
Ed ancora un po’ più avanti: “Mio fratello maggiore, Caleb, è nel corridoio e stringe il sostegno sopra la sua testa per non perdere l’equilibrio. Non ci assomigliamo per niente. […] Da mia madre ha ereditato anche il talento per l’altruismo. Ha ceduto il suo posto sull’autobus ad un tipo scorbutico dei Candidi senza pensarci due volte. L’uomo indossa un abito nero con cravatta bianca, l’uniforme tradizionale della sua fazione. I candidi perseguono l’onestà e vedono la verità in bianco e nero, per questo si vestono così.”
E sempre dal cap.1: “Poi un ragazzo degli Eruditi con la maglia azzurra mi spintona. Perdo l’equilibrio e cado pesantemente a terra. ‘Levati dai piedi, Rigida’ abbaia lui in tono sgarbato prima di proseguire lungo il corridoio.”
Trentanove capitoli, in un racconto sempre in prima persona. Una sorta di maxi diario di Beatrice (Tris), la sedicenne protagonista del romanzo.
E così
Come era prevedibile li ho voluti leggere tutti e tre e devo ammettere che mi sono piaciuti moltissimo. Recentemente è disponibile nel nostro paese anche ‘Quattro’, la storia personale ed una rivisitazione di alcuni fatti già descritti nella trilogia, visti nella prospettiva di Quattro, il protagonista maschile.
La bravissima Veronica Roth di New York, classe 1988, entra a pieno titolo nella mia personalissima Top Ten delle migliori scrittrici contemporanee americane. Non ho ancora letto ‘Quattro’, cosa che farò appena possibile. Complimenti anche alla lombarda Roberta Verde per le ottime traduzioni.
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