Esiste una connessione tra giochi e scrittura?… scopriamolo insieme e preparatevi a sorprendervi
La prima cosa ha cui ho pensato quando è rinata in me la passione per i giochi reali, da tavola e di ruolo, è stata proprio la possibile connessione che ci può essere tra questi e la scrittura. Penso che sia normale e doveroso, per un amante della scrittura come me, pensare subito a questo scottante incontro. E infatti devo dire che mi ha portato via un po di tempo per poterci riflettere seriamente.
Anche perché il mio intento era quello, nella mia riflessione, di andare oltre l’evidenza. L’evidenza del fatto che logicamente i giochi sono fatti di regole e le regole vengono scritte. Sono fatti, in alcuni casi di carte o plance di gioco illustrate e ricche di parole. Esistono, in alcuni casi, voluminosi manuali di gioco paragonabili e veri e propri libri da leggere. O addirittura potremmo pensare che il semplice scrivere recensioni, atte a spiegare e farci conoscere i giochi stessi, possano essere loro stesse un collegamento con la scrittura. E di tutte queste cose dico: ok, può essere, ci possono stare, ma proviamo a fare uno sforzo in più, proviamo insieme ad andare ancora più a fondo.
Proviamo per esempio a pensare al binomio giochi e scrittura all’interno dei giochi di ruolo.
La scrittura nei giochi di ruolo
Lo so… chi di voi conosce i giochi di ruolo ora dirà: ” Hai appena detto che i manuali rappresentano una connessione scontata con la scrittura, cosa c’entra ora parlare di giochi di ruolo e scrittura? “. Domanda legittima ( sempre che qualcuno se la sia veramente posta si intende ) poiché proprio i giochi di ruolo sono composti quasi esclusivamente dai voluminosi manuali che ho citato prima. Manuali che fungono da regole e linee guida per giocare. Ma come ho già detto, il nostro obbiettivo è quello di andare più a fondo nei particolari e nello specifico i giochi di ruolo possono darci molto su cui riflettere.
Facendo un esempio pratico, affidandomi alla mia unica esperienza di gioco, proverò quindi a elencarvi alcune delle caratteristiche che accomunano giochi e scrittura con il re dei giochi di ruolo: Dungeons and Dragon.
Partiamo proprio dai Manuali ( ma si, contraddiciamoci subito )…
Facendo riferimento alla terza delle cinque edizioni finora prodotte di D&D ( famosa abbreviazione del gioco ). I manuali principali sono 3, ma questi vengono accompagnati da una nutrita schiera di altri brevi manuali che gli ampliano e completano. Fiumi di parole prodotte dall’ingegno dei realizzatori del gioco.
Ci sono i moduli delle avventure…
Avventure del gioco pronte per essere giocate, nelle quali la parte scritta ( oltre a mappe e illustrazioni che facilitano la comprensione tecnica ) introduce all’avventura stessa, descrive personaggi, gli obbiettivi da raggiungere e soprattutto il probabile sviluppo degli eventi all’interno della stessa. Nella pratica anche qui ci ritroviamo di fronte a vere e proprie opere letterarie, in cui la fantasia e la capacità di scrivere e comunicare fanno da padroni.
Le Ambientazioni…
E qui parliamo di qualcosa che va anche oltre, come complessità, alla stesura di un romanzo. Le Ambientazioni nei giochi di ruolo descrivono un mondo senza limitarsi alla semplice illustrazione ( è come se Tolkien avesse scritto un romanzo di centinaia di pagine descrivendo la terra di mezzo… e magari l’ha anche fatto, chi lo sa ! ). Non vi sono solo disegni di creature, abitanti e mappe dettagliate di ogni singolo luogo all’interno di esse. Ma le Ambientazioni descrivono anche usi e costumi, leggende, atmosfera, stile di vita, clima e naturalmente la storia di un regno e degli abitanti che lo popolano. Opere letterarie a tutto tondo, ma non solo, poiché questi regni hanno anche ispirato numerosi romanzi fantasy.
Si, proprio i romanzi…
Quei numerosi romanzi che sono stati scritti prendendo spunto da ambientazioni o avventure giocate. E qui penso che il binomio giochi e scrittura si faccia sentire forte. Poiché in alcuni casi sono gli “addetti ai lavori” a scrivere questi romanzi. Come nel caso dei meravigliosi romanzi di Tracy Hickhman e Margaret Weis, dei quali Hickman non è altro che l’ideatore della più celebre delle ambientazioni di D&D: la Dragonlance. Ma in molti altri casi sono giocatori o scrittori stessi che scrivono questi romanzi, mossi dall’ispirazione che questi giochi possono sviluppare.
Ed ecco che ci addentriamo ancora di più. Proprio attraverso quest’ultimo concetto che ho espresso: scrittori che trovano ispirazione attraverso il gioco. Questo ci rimanda ad un vecchio articolo che ho scritto, proprio in questo sito, riguardante l’ispirazione nella scrittura e di quanto io sia convinto che essa sia indispensabile per permettere a chiunque di scrivere. Ma soprattutto ci può far capire che se il gioco può ispirare coloro che scrivono, allora può essere veramente un arma da sfruttare e che quindi vi è un collegamento concreto tra giochi e scrittura.
Proviamo quindi, per concludere con il botto, ad analizzare questa triade venuta fuori così spontaneamente: gioco, ispirazione, scrittura.
Il gioco come fonte di ispirazione per la scrittura ( potrebbe essere il nome esteso della nostra triade )
Come abbiamo potuto ampiamente constatare, anche solo gli stessi giochi di ruolo possono vantare una discreta connessione con la scrittura. Una connessione reale che ci fa capire come questo genere di giochi fa della scrittura uno dei suoi componenti principali. Dopodiché naturalmente entra in gioco la sua componente fondamentale… la fantasia.
Ma quello che voglio dire, per concludere questo mio articolo, è che penso sia lecito pensare che i giochi possano anche considerarsi un vero e proprio strumento per trovare l’ispirazione e scrivere. Attraverso la loro capacità di aprire la mente e sviluppare fantasia, ingegno e trame di carattere strategico. Attraverso il semplice fatto che nel gioco la nostra mente lavora freneticamente, spinta dal divertimento e da una sano istinto di competizione.
E in questo caso non parlo solo di giochi di ruolo. Ma voglio ampliare la nostra visione guardando anche verso i giochi da tavolo. Che io reputo altrettanto coinvolgenti e utili a questa causa.
Pensiamo al classico blocco dello scrittore ( la più grande delle tragedie ) e come questo si crei, nella maggior parte dei casi, per una mancanza di ispirazione e idee. La mente si blocca e le dita rimangono immobili sopra i tasti della tastiera impotenti di muoversi ( una sensazione terribile ). Se ci pensiamo, in questo caso, la soluzione migliore sarebbe quella di trovare qualcosa che possa sbloccare questo stato mentale come un fluidificante. Che possa farci ritrovare l’ispirazione e le idee perdute.
E allora?
E allora a questo punto vi chiedo: dopo tutto quello che abbiamo detto in questo articolo, non pensate che i giochi possano rappresentare proprio quel fluidificante? Quello strumento in grado di risolvere questo tipo di blocco? Provate a pensare ai giochi di ruolo o ad un avvincente gioco da tavola, e penso che la risposta sia abbastanza scontata.
E se i giochi possono fare tutto questo, allora mi capirete se vi dico che veramente giochi e scrittura possono esse molto di più che semplici conoscenti.
In conclusione
Per concludere spero, come sempre, che questo mie parole possano essere state di aiuto e ispirazione. Per scoprire i giochi nella realtà, per conoscere le loro potenzialità come fedeli alleati della scrittura.
Spero anche sinceramente di essere riuscito nell’intento di stuzzicare la vostra curiosità nei riguardi dei giochi di ruolo. Poiché sarà il prossimo argomento che, con molto piacere, tratterò nel prossimo articolo di questa mia rubrica.
Non vi resta che continuare a seguire il mio viaggio… e restare sintonizzati!
Consigli per gli acquisti
Per poter testare al meglio gli argomenti che ho trattato in questo articolo. Per un istinto di curiosità che, sinceramente, spero di essere riuscito a suscitare. O semplicemente per poter testare il nostro binomio giochi e scrittura. Questa settimana voglio proporvi un gioco di ruolo completamente made in Italy.
Si tratta dell’Ultima Torcia,un bellissimo e avvincente gioco di ruolo sul quale ancora non ho avuto il piacere di mettere le mani ( cosa che farò il prima possibile ). Realizzato da due delle figure più influenti del panorama ludico italiano: Matteo “Curte” Cortini e Leonardo “Moro” Moretti. Un gioco che viene presentato in una confezione completa di tutti i materiali, che ci permette semplicemente di scartare e immergersi direttamente nella nostra avventura. Tutto questo ad un prezzo, secondo me, ridicolo. Anche perché leggendo questa recensione si capisce subito che stiamo parlando di un prodotto di assoluto livello, interessantissimo e originale nelle sue idee di gioco. A detta di tutti, un orgoglio del panorama ludico italiano.
Se volete acquistarlo, lo potete fare seguendo questo link di Amazon:[amazon_link asins=’8899579083′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1b0e4391-7e81-11e7-b570-2998d220fb40′]
Buon gioco nella realtà a tutti!!!
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