Dal 22 marzo nelle sale, Hostiles – Ostili il recentissimo film di Scott Cooper è un singolare ritorno al Western. Ed attraverso il suo titolo lapidario esprime immediatamente l’atmosfera che incombe su questo lavoro che racconta di un duplice viaggio.
Un viaggio attraverso le terre dell’Ovest americano (oltre mille cinquecento chilometri dal New Mexico al Montana) e un viaggio nelle coscienze dei principali protagonisti.
Tutto nel film esala ostilità. La rivalità fra l’ufficiale nordista ed il vecchio capo Cheyenne. Il sentimento della vedova che ha visto morire sotto i suoi occhi marito e figli per mano di guerrieri Comanches. L’obbligo per il capitano di obbedire ad ordini che ogni fibra della propria carne vorrebbe rifiutare.
Ostile è l’effetto di anni di violenze razziali che pesa sulle coscienza di bianchi e nativi. Ostile è il territorio selvaggio che promette continue insidie e sofferenze per ognuno dei viaggiatori.
Ed ecco la storia
“Scritto e diretto da Scott Cooper, Hostiles – Ostili si colloca nel 1892 e racconta la storia di un capitano dell’esercito (Christian Bale) che accetta, con riluttanza, di scortare un capo Cheyenne (Wes Studi), mortalmente malato, e la sua famiglia verso la loro terra natale.
Durante il viaggio, incontrano una vedova (Rosamund Pike) la cui famiglia è stata sterminata presso la sua fattoria e le offrono il loro aiuto.
Gli antichi rivali compiono il loro viaggio da un avamposto dell’esercito in New Mexico fino alle praterie del Montana, e le loro relazioni si trasformano da antagonismo a compassione, dimostrando la capacità umana di cambiare.”
Questa è la brevissima presentazione del film che potete trovare sul sito della casa produttrice “http://hostilesmovie.com/”.
Il film
Il racconto che ispira Hostiles – Ostili appartiene ad un manoscritto dello sceneggiatore americano Donald E. Stewart (deceduto nel 1999) e riportato alla luce dal regista Cooper, che ne ha firmato anche la sceneggiatura definitiva.
Di Stewart anche le sceneggiature di Missing e The Hunt for Red October (Caccia a Ottobre Rosso).
Durata del film 133 minuti: è stato girato in lingua inglese con alcuni dialoghi nell’autentico linguaggio Cheyenne.
Hostiles – Ostili può essere considerato parte integrante dei ‘film revisionisti’ del western americano che, nel corso del tempo, ci hanno proposto titoli di grande spessore quali Soldato blu (1970), Il piccolo grande uomo (1970) e Balla coi lupi (1990) solo per citare quelli che mi sono piaciuti di più.
Hostiles – Ostili arriva dopo quasi due decenni dal successo di Kevin Kostner e rivisita il conflitto fra bianchi ed indiani con un approccio particolarmente interessante.
I personaggi principali di Hostiles – Ostili
Tre figure dominano la scena. Il capitano Joseph J. Blocker (Christian Bale) che ha il compito di guidare la spedizione, l’anziano capo Cheyenne Falco Giallo (Wes Studi) e la giovane vedova Rosalie Quaid (Rosamund Pike) che viene accolta dalla piccola carovana.
Gli altri componenti il convoglio
Fra i soldati il sergente Thomas Metz, il tenente Rudy Kidder, il giovanissimo soldato Philippe DeJardin, il caporale Henry Woodson. Ed il sergente Charles Wills un criminale che si aggrega lungo il tragitto per essere giudicato dalla corte marziale; con lui, il caporale Tommy Thomas ed il sergente Malloy come accompagnatori del condannato Wills.
E poi la famiglia del capo Cheyenne composta da Falco Nero figlio di Falco Giallo, Donna Alce moglie di Falco Nero ed il loro giovanissimo figlio Piccolo Orso; ed infine Cerva Lunare, la figlia del capo Falco Giallo.
Le ostilità
Le difficoltà della spedizione sono molteplici. Il compito affidato al capitano Blocker è sgradito e molto pericoloso. Personalmente considera Falco Giallo un massacratore di bianchi ed un nemico mortale. Solo la minaccia della corte marziale ed un pervicace senso del dovere consente al veterano di tanti combattimenti di piegare la propria volontà a quelle che, secondo il suo senso di giustizia, sono solo assurde trame di politicanti inetti e corrotti.
Scelti i soldati per la scorta, con criteri spesso discutibili, inizia il viaggio con tensioni palpabili da tutte le parti. Gli indiani sono disarmati ed in catene. La traversata sarà lunga e piena di insidie.
Ma durante tutto il viaggio qualsiasi iniziativa del capitano finisce per scontrarsi con le reazioni dei suoi interlocutori, a cui si aggiungono e le sorprese che appaiono in continuazione. E che il riluttante Blocker è costretto ad affrontare e risolvere.
A partire dalla tragedia della bella Rosalie, che nel momento dell’incontro oscilla fra pazzia e disperazione, e poi la cinica crudeltà del criminale Wills che tenta di strumentalizzare a proprio favore il passato senza scrupoli del capitano.
Le situazioni difficili si moltiplicano e, da spettatori, siamo trascinati all’interno delle coscienze dei vari protagonisti. E da questi particolari punti di osservazione le scoperte sono continue ed inaspettate.
Il cambiamento
Abituati a valutazioni e giudizi semplicistici e di convenienza personale, la convivenza e la condivisione di pericoli continui, obbligano i vari protagonisti a modificare atteggiamenti e comportamenti.
Crolla inesorabilmente la suddivisione fra buoni e cattivi basata sul passato e sul colore della pelle, ma sono il presente ed il futuro a influenzare parole ed azioni.
Svaniscono gli stereotipi ed emergono i pregi ed i difetti di ciascuno. Ma al centro di tutto permane il peso della responsabilità, e l’inevitabile vaglio di una coscienza che gli orrori della guerra non hanno potuto azzerare. Tutto finisce sulle spalle di Blocker il quale si sente caricato da una responsabilità enorme.
Il film questa volta non offre il punto di vista dei bianchi o dei nativi. Hostiles – Ostili si concentra sul tormento del capitano che, attraverso questa continua verifica personale profonda e sofferta, rinasce agli occhi di tutti come uomo diverso.
E fra colpi di scena, decisioni dolorose e per niente scontate, il viaggio continua e la carovana si assottiglia. Finché il traguardo delle vallate del Montana sembra finalmente a portata di mano. Hostiles – Ostili si avvia al suo compimento. Ma come?
Le mie impressioni
Hostiles – Ostili è un western fuori dagli schemi. Inaspettato. Soprattutto perché si rivela come testimone, imparziale e sincero, di un conflitto forse mai completamente risolto. Christian Bale, Rosamund Pike, e Wes Studi appaiono perfetti nei rispettivi ruoli.
Ma anche il resto dei coprotagonisti merita un deciso applauso.
Stupendi i paesaggi del West nella fotografia del maestro Masanobu Takayanagi. Eccellente la colonna sonora di Max Richter che accompagna tutto il film.
A Scott Cooper un apprezzamento particolare. Dopo il grande successo di Crazy Heart (2009), ed altri lavori in tono minore, con Hostiles – Ostili, il 48enne regista ci regala un pezzo di cinema che non verrà dimenticato tanto facilmente. Aspetto l’uscita del DVD per godermelo ancora meglio!
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Il trailer di Hostiles – Ostili il film di oggi:
- Il film Crazy heart (2009), in BD il primo film firmato Scott Cooper:
- Il BD di Soldato blu (1970), il più celebre western ‘revisionista’:
- Il DVD di Balla coi lupi (1990), il western ‘revisionista’ firmato Kevin Costner:
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