Possono i giochi aiutarci a dimenticare il digitale in favore della socializzazione nella vita reale? Secondo me sì… e vi spiego anche il perché
I giochi di ruolo e da tavolo, il gioco nella realtà, stanno tornando alla ribalta. E non lo dico solo io, semplice avventore del web e amante da sempre degli stessi, ma la realtà dei fatti.
Una dolce realtà che parla di un aumento esponenziale di vendite ogni anno. Della nascita di numerose piccole e grandi imprese produttrici dei giochi stessi ( vere e proprie case editrici ). Di una scelta ludica ormai sconfinata, adatta a giocatori di ogni età e con esigenze di gioco e gusti differenti. Una possibilità di scelta che, per inciso, è riuscita addirittura a soppiantare il dominio dei grandi classici del passato.
Per non parlare poi dell’inclinazione alla conoscenza e all’educazione che molti giochi offrono. E al fatto che, parliamoci chiaro, questo interesse strizza e non di poco l’occhio al nostro portafoglio, essendo i giochi ormai attestati ad un valore medio di circa 25-30 euro a scatola o manuale.
E poi dai, diciamolo: i giochi sono da sempre stati catalogati come un passatempo Nerd. Ed essere Nerd, in questo preciso momento storico, “fa figo”… cosa che io, sinceramente, ho sempre pensato.
Ma torniamo al punto. Parliamo di giochi e socializzazione
I dati e le reali notizie che ho esposto finora sono sinceramente incoraggianti e di buon auspicio per il futuro di questo meraviglioso mondo. E questa notizia, soprattutto per me che con il gioco reale sono cresciuto e in esso sono racchiusi alcuni dei momenti più spensierati e felici della mia vita, non può che suscitarmi gioia e ammirazione in coloro che portano avanti questa causa.
Ma il concetto sul quale voglio veramente soffermarmi in questo mio articolo riguarda l’influenza che i giochi possono avere sulla nostra vita sociale. Sulla forza di questo strumento, semplice ma efficace allo stesso tempo.
Ricordo anni fa: i cellulari avevano si e no la fotocamera, le connessioni internet erano lente, si giocava alla Play si, ma al massimo in due ( mi sento molto vecchio quando penso a queste cose ). Le serate più belle, quelle cariche di risate, erano a giocare a pallone e in giro nelle notti di estate certo ma anche intorno ad un tavolo, in un posto di fortuna, tutti insieme a giocare con la fantasia. Era socializzazione, era incontro faccia a faccia, era reggersi la pancia dalle risate dopo una birra di troppo.
Questo era socializzare, questo erano e sono in grado di fare i giochi reali. Ho parlato di amici ma vi posso dire anche le famiglie: immaginate genitori e figli che hanno la possibilità ogni tanto di stare insieme e divertirsi la sera, un momento di aggregazione e di sana felicità per riunire la famiglia.
In sintesi…
In sintesi io vedo un arma. Un arma di pace in grado di combattere quei troppi momenti solitari davanti ad uno schermo ( mi ci metto per primo si intende ), in grado di sfidare l’indifferenza davanti a questa realtà attraverso un pretesto, semplice e divertente, per passare una bella serata insieme.
Da subito questa nuova tendenza che sta tornando in auge in un momento in cui la tecnologia prende sempre di più il sopravvento, mi ha fatto capire che forse è arrivato il momento di fermarsi un attimo… e giocare
Ma come fare a mettere in atto tutto questo?
La risposta è abbastanza semplice: basta incominciare a guardarsi intorno e farsi una cultura, digitare una di quelle ricerche su google che sappiamo benissimo fare. Ci sono migliaia di giochi là fuori e il fatto che almeno uno possa incontrare i vostri gusti, penso proprio che sia fuori discussione. Che vi piaccia il medioevo, le ambientazioni di guerra, il fantasy, la scienza, l’horror, l’investigativo, Star Wars, Il trono di Spade ( ce ne una vagonata su questi due titoli ) e tanto altro. Che amiate la pura fantasia, l’azione, l’ingegno, la deduzione, la collaborazione o una sana competizione… non esiste cosa che non possiate trovare ad oggi in un gioco.
Io per primo sono rimasto sorpreso dalla vastità di soluzioni che il panorama mondiale oggi offre. Da assiduo giocatore, ma solo diversi anni fa, ero rimasto a Risiko, Monopoli, Cluedo per quanto riguarda il gioco da tavola e a Doungeons and Dragon per quanto riguarda invece quello di ruolo. Solo da pochi mesi ho riscoperto questa passione, attraverso una casuale ricerca su internet. E il mio istinto mi ha detto subito che non dovevo smettere quella ricerca.
Morale della favola, ho comprato subito il mio primo gioco dopo anni. Un semplice ma esilarante gioco di carte, divertentissimo nelle sue dinamiche ( vi lascio il link qui sotto e a breve farò una recensione ) e la passione è subito rinata. Mi sono istruito e ora sono più convinto che mai di contribuire nel portare avanti la conoscenza di questo fantastico mondo.
Per concludere
Questo è il mio primo articolo riguardante questo bellissimo e inaspettato mondo. Ma siamo solo all’inizio.
L’entusiasmo che questa scoperta mi sta suscitando è una piacevole brezza, anzi un vento, che credo non si estinguerà facilmente. E quindi, se sono riuscito a stuzzicare perlomeno la vostra curiosità con le mie parole, restate sintonizzati…
…perché il viaggio nel gioco reale è appena iniziato…
Consigli per gli acquisti
Come anticipato nell’articolo, vi consiglio il mio primo gioco: Munchkin, un gioco di carte che è una parodia esilarante dei giochi di ruolo. Citando il gioco ( testuali parole ) :”Rapido e divertente, Munchkin può portare qualsiasi gruppo all’isteria. E, mentre gli altri staranno spanciandosi, tu potrai scappare con il loro equipaggiamento”:
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