Ho deciso di proporvi la recensione de Il cacciatore. Il pluripremiato film del regista americano (di origini italiane) Michael Cimino è la mia attuale scelta per gli amanti del grande cinema di ogni età.
Il cacciatore (The Deer Hunter) è un film del 1978 ed è, anche se questa forse non era esattamente l’intenzione del regista, il primo dei film dedicati alla guerra del Vietnam.
Sull’onda dell’emozione e del consenso di pubblico, americano ed internazionale, seguiranno poi altri film sullo stesso tema.
Solo per ricordare i più famosi cito qui Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola, Platoon (1986) di Oliver Stone, Full Metal Jacket (1987) di Stanley Kubrick, Hamburger Hill (1987) di John Irving e Nato il 4 luglio (1990) ancora di Oliver Stone.
Wikipedia, nella sua pagina dedicata a questo filone cinematografico ne elenca una novantina di titoli.
Ma indubbiamente fra quelli più conosciuti dal grande pubblico e che comprendono la mia piccola lista di cui sopra, Il cacciatore è probabilmente il più citato ed apprezzato.
Certifica il sito Rotten Tomatoes, rilevatore degli indici di gradimento dei film negli USA, che The Deer Hunter ha totalizzato il 94% di gradimento da parte della Critica cinematografica statunitense. E il 92% da parte del pubblico (su 103.355 spettatori che hanno espresso il proprio voto). Con un voto medio 4,33 su un massimo di 5.
La trama
Copio quanto riportato sulla facciata posteriore del DVD della Universal.
“Il cacciatore è la storia scioccante, travolgente e reale di tre uomini, operai metallurgici della Pennsylvania, le cui vite vengono cambiate irrevocabilmente nella devastante tragedia della guerra del Vietnam.
Quando Michael, Steven e Nick vengono catturati dai Vietcong, sono costretti a giocare alla roulette russa dai loro brutali carcerieri, che scommettono su chi sopravviverà.
L’esperienza della cattura lascia in loro terribili ferite fisiche e spirituali e quando Michael torna a Saigon per tener fede a una vecchia promessa fatta ai suoi amici, scopre una realtà inaspettata ed orrenda.”
Genesi de Il cacciatore
Attingendo liberamente dalla versione statunitense di Wikipedia si possono rintracciare le orme di questo interessante capolavoro cinematografico.
E partiamo dal fatto, che all’epoca – siamo all’inizio degli anni ’70 – ci fu un considerevole dibattito, polemiche e storie contrastanti su come Il cacciatore si fosse inizialmente sviluppato.
Il regista e co-sceneggiatore Michael Cimino, lo scrittore Deric Washburn, i produttori Barry Spikings e Michael Deeley hanno tutti versioni diverse di quale sia stata la vera genesi del film.
Accade che una nuova casa di produzione cinematografica, la EMI Films guidata da Michael Deeley, acquisti una prima bozza di una sceneggiatura dal titolo The Man Who Came to Play (L’uomo che venne a giocare).
La sceneggiatura parlava di persone che andavano a Las Vegas per giocare alla roulette russa. Per il produttore il tema era interessante ma si doveva trovare un modo per dare senso compiuto ad un storia da film.
Importante annotare che in quel periodo storico il Vietnam era considerato un argomento tabù da parte degli studios di Hollywood. Era opinione comune che l’americano medio non desiderasse vedere neppure una sola immagine concernente la guerra vietnamita.
In questa fase il produttore, positivamente colpito dal precedente lavoro del neo regista Michael Cimino, decide di affidare a questi lo sviluppo dell’idea e di farne un film. Cimino era comunque restio di inserire l’elemento ‘roulette russa’ nella storia e si dedicò inizialmente a sviluppare la prima parte del film che avrebbe inizialmente parlato solo delle vicende personali dei protagonisti.
Nasce la sceneggiatura
Dopodiché parte un lavoro congiunto fra Michael Cimino e lo sceneggiatore Deric Washburn.
E’ questa una collaborazione difficile, controversa, conflittuale, ma che alla fine conduce ad una sceneggiatura del film che diventerà il primo schema de Il cacciatore.
Tale prima stesura ha come protagonista principale Merle, un reduce che era stato ferito durante il servizio attivo riportando gravi conseguenze sul piano psicologico. Si trattava di un personaggio duro, coraggioso e con nervi saldi.
La nuova sceneggiatura Cimino/Washburn decide di distillare le varie personalità di Merle per farne tre personaggi distinti.
Tre vecchi amici e colleghi di lavoro, cresciuti nella stessa cittadina industriale e successivamente arruolati insieme per il Vietnam. Nascono così Mike, Nick e Steve.
La versione finale della trama si complicherà ancora, e diventerà frutto di un lavoro di ben quattro sceneggiatori: Washburn, Cimino, Garfinkle e Redeker. Anche se porterà la firma del solo Deric Washburn. Mentre a Cimino saranno attribuiti interamente gli onori e gli oneri della regia.
Il film Il Cacciatore
Una durata di 183 minuti ed un cast stellare, del quale parleremo tra poco. Le prime riprese cominciano nel giugno del 1977. Cast e troupe sono stati inseriti nella realtà della guerra che il film doveva raccontare, attraverso estenuanti visioni di molti documenti filmati. E ciò al fine di garantire il massimo dell’autenticità.
Le scene relative al teatro di guerra sono state girate in Thailandia, su scenari autentici. I filmati che riguardano la cittadina di Clairton sono costuiti da molte riprese effettuate in otto diverse città dei quattro stati americani di West Virginia, Pennsylvanya, Washington e Ohio.
Sei mesi di riprese e poi il montaggio. Gli 8,5 milioni di dollari del budget iniziale erano diventati a questo punto già 13 milioni a consuntivo.
E la post produzione si stava rivelando molto complessa e costosa. Alla fine si raggiungerà il costo complessivo di 15 milioni. Ma gli incassi, ottenuti dalle sale degli States, raggiungeranno presto i 50 milioni di dollari. Un vero successo!
Il Cacciatore esce nelle sale americane nel dicembre del 1978 ed in quelle italiane nell’aprile 1979.
Il cast
Sette le figure principali. Sei maschili e una femminile.
Sergente Michael ‘Mike’ Vronsky (Robert De Niro), Caporale Nikanor ‘Nick’ Chevrotaverich (Christopher Walken) e Caporale Steven Pushkov (John Savage) che partono per il Vietnam.
Gli amici che rimangono a casa sono Stan ‘Stosh’ (John Cazale), John Welsh (George Dzundza) e Axel (Churk Aspegren).
Ed infine Linda (Meryl Streep) amata da Michael e da Nick.
Su alcuni di questi ruoli esiste una vera e propria storia. Robert De Niro fu l’interprete del personaggio di Mike scelto all’ultimo minuto come rimpiazzo dell’attore Roy Scheider al quale era già stata assegnata la parte. L’attore aveva abbandonato il ruolo due settimane prima dell’inizio delle riprese per ‘divergenze creative’.
La scelta di De Niro fu voluta dal produttore Deeley che pretendeva un attore famoso per quello che definiva ‘un film con una trama raccapricciante e diretto da un regista poco conosciuto!”
John Cazale era, all’epoca invece, gravemente malato di cancro ai polmoni e partecipò alle riprese solo grazie all’insistenza di De Niro che gli pagò di tasca propria l’assicurazione necessaria. Per prudenza le scene che lo riguardavano furono girate proprio all’inizio delle riprese. Riuscì così a finire il suo lavoro ma la morte lo raggiunse prima di vederne l’uscita sul grande schermo.
La meteora Michael Cimino
Michael Cimino, il regista de Il Cacciatore, è un personaggio piuttosto insolito anche per il mondo del cinema.
Cimino (New York 1939), entra nella cinematografia ad Hollywood nel 1971, con un ruolo da co-sceneggiatore dove conosce Clint Eastwood.
E grazie all’amicizia con quest’ultimo debutta poi come regista con il film Una calibro 20 per lo specialista di cui Eastwood è il personaggio principale. Il film è in sala nel 1974 ed ottiene un buon successo di pubblico.
Subito dopo dirige Il Cacciatore. In lista per 9 nomination, il film vince 5 Oscar fra i quali quelli per Miglior film e Miglior regia.
Il film riempie le sale e M. Cimino è sulla cresta dell’onda. La United Artists, entusiasta per la magnifica esperienza, dà fiducia al giovane direttore e gli confida l’incarico della realizzazione di un nuovo lavoro con un budget di 11,6 milioni di dollari.
Si tratta di un importante western storico incentrato su il conflitto fra proprietari terrieri ed allevatori di bestiame ambientato nelle immense praterie del Wyoming.
Si chiamerà ‘Heaven’s Gate’ cioè I cancelli del Cielo e si tradurrà in un grandissimo flop di pubblico e di critica.
Da una vertiginosa ascesa ad un rapidissimo declino, con pochi altri film che non lo riporteranno mai ai livelli di quella spettacolare impresa cinematografica che passerà alla storia sotto il nome de Il cacciatore.
L’ultimo titolo Verso il sole porta la data del 1996. Poi intorno al regista cala il silenzio. Pardo d’onore al Festival di Locarno nel 2015. Muore a Beverly Hills il 2 luglio 2016 a 77 anni.
La polizia lo trova cadavere nel suo letto dopo una ricerca sollecitata dai suoi amici che, da due giorni tentavano inutilmente di contattarlo.
Marea di premi per Il cacciatore
Moltissime nomination e quasi una ventina di premi solo negli States e nel Regno Unito.
Nel 1996 Il cacciatore è stato selezionato per essere conservato nel National Film Registry dalla Library of Congress (Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti) per la sua ‘rilevanza culturale, storica ed estetica.’
L’American Film Institute, nel 1997, ha incluso il film nella posizione n° 79 della sua prestigiosa lista ‘AFI’s 100 Years…100 Movies’. La stessa lista nella revisione del 10° anniversario (2007) ha ulteriomente riconsiderato il film The Deer Hunter elevandolo alla posizione n° 53.
Segnalo per i più curiosi il link della lista citata. Il PDF dell’intera lista può essere liberamente scaricato.
Troverete fra le mie recensioni il film The Godfather (Il padrino) n° 2 della lista, come pure Easy Rider che appartiene anch’esso ai 100 capolavori americani anche se in posizione più defilata (n° 84).
Prossimamente penso di proporvi la recensione di qualche altro film della lista al quale sono particolarmente legato e ne cito almeno tre a titolo di esempio.
Lawrence of Arabia (1962), n° 7 – 2001: A Space Odyssey (2001: Odissea nello spazio) (1968) , n° 15 ed il meraviglioso The Graduate (Il Laureato) (1967), n° 17. Con un Dustin Hoffman superlativo e le intramontabili melodie del duo Simon & Garfunkel.
Qualche sequenza del film
Fra il copioso materiale del film rintracciabile su Youtube scarseggia purtroppo quello nella nostra lingua. Ed inoltre non volevo anticiparvi nessuna delle scene più importanti o di maggior impatto emotivo.
Mi sono pertanto limitato a tre spezzoni di buona qualità che offrono comunque la percezione di alcuni ulteriori pregevoli aspetti della pellicola. E cioè la fotografia, la musica e la capacità interpretativa dei protagonisti.
Poiché Il cacciatore rappresenta un autentico capolavoro del cinema americano di tutti i tempi! Buona visione amici!
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Il trailer de Il cacciatore – (The Deer Hunter) il film di oggi (nella nuova versione restaurata in 4K – 2018: 40° anniversario)
- Il DVD de Il Cacciatore – Nuova versione restaurata
- Il video de Il cacciatore: Scena di caccia. Il cervo
- Video YouTube Il cacciatore: Il reduce, al matrimonio
- Video YouTube Il cacciatore: Back Home
- Video YouTube (francese) con musiche dalla colonna sonora e una carrellata di immagini de Il cacciatore (da ascoltare ed ammirare).
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