Jeanne Kalogridis è una bravissima scrittrice americana residente nella West Coast degli Stati Uniti e specializzata nei romanzi storici, di fantascienza e dell’orrore. Il mio interesse per i suoi romanzi ed in particolare per Il labirinto delle streghe nasce in modo del tutto casuale grazie ad un suo romanzo storico successivo dal titolo La regina maledetta.
Lo acquisto nel luglio del 2012 attratto dall’argomento che è la storia controversa di Caterina de’ Medici, edito da Longanesi. La scrittura della Kalogridis, tradotta da Marina Visentin, mi lascia molto soddisfatto, per l’abilità della narratrice di impadronirsi del personaggio e di farlo rivivere nell’immaginazione del lettore.
Solo tre anni dopo, siamo nel 2015, ricordando il piacere di quella lettura e sfogliando l’elenco delle opere storiche della romanziera Kalogridis mi lascio attrarre da un titolo e da un periodo storico che mi ha sempre affascinato. Ed acquisto (dicembre 2015), Il labirinto delle streghe il romanzo di cui voglio parlarvi.
Mentre La regina maledetta appare in Italia nel 2009, il labirinto delle streghe è uno dei suoi primi romanzi di ambientazione storica e risale al 2006. Edito da Newton & Compton e tradotto da Rita Gatti.
Il labirinto delle streghe – la trama
Con il titolo originale The Burning Times, il romanzo di 365 pagine, inizia con un incipit di grande impatto politico tratto da ‘Il racconto d’inverno’ di William Shakespeare: ‘Eretico è colui che accende il fuoco, non colei che ci brucia dentro’.
Siamo in pieno medioevo francese. Ecco la sinossi del romanzo secondo Amazon:
“1357. Anche in Francia l’Inquisizione ricerca e condanna spietatamente gli eretici incoraggiando la caccia alle streghe.
Suor Marie Françoise, nata Sybille, sin da bambina ha dimostrato un grande talento per la magia – un dono mal visto dalla Chiesa Cattolica. Per questo dopo essere stata iniziata al culto di Diana, ha abbandonato il suo villaggio e si è rifugiata sotto mentite spoglie in un convento francescano.
Ma Sybille viene processata e sta per essere mandata al rogo. A meno che il pio monaco mandato a raccoglierne la confessione, Michel, turbato dal racconto della presunta strega, non riconosca quanto i loro due destini siano legati in modo oscuro e indissolubile.”
Entrando nel romanzo
I personaggi sono tanti ma c’è soprattutto Sybille e coloro che la vogliono distruggere. Primo fra tutti colui che le sta dando la caccia: il ‘Nemico’.
Ecco una parte dell’introduzione che descrive l’incontro fra i due avversari. E’ Sybille che parla:
“[…] Confusi, ritornano ai cavalli e mi guardano mentre continuo a restare seduta, calma e serena, sul mio stallone. A dispetto dell’oscurità, vedo la paura sui loro volti. Si domandano perché mai non faccia qualche incantesimo su di loro, trasformandoli in porci, ad esempio, per poi fuggire via.
Tutti, tranne il decimo uomo, sicuro che questa cattura sia merito suo. Si tratta del cardinale Domenico Chrétien. A differenza degli altri, che indossano un mantello nero, porta sulle spalle e sulla testa il colore del sangue. Il suo volto è largo e ben nutrito, con le labbra di uno spessore crudele e gli occhi nascosti in pieghe profonde. Anche il suo corpo è grassoccio e maschera il cuore che ospita.
Con tono imperioso urla: «La madre badessa Marie Françoise?». È lui il Nemico. Ci siamo incontrati solo una volta su questa terra, sebbene in altre sfere ci conosciamo da tempo. È difficile non guardarlo con un disprezzo familiare. È talmente pieno di odio verso se stesso che ucciderebbe chiunque gli ricordasse come è fatto. C’è solo un’altra persona capace di arrecare più dolore alla mia gente. Colui che sono venuta a fermare affinché io e la mia Razza non veniamo cancellati dalla faccia della terra.
«Sono io», rispondendo alla sua domanda. Lotto per riuscire a controllare il mio odio, perché altrimenti avvicinerei la mia anima alla sua. «Siete in arresto con l’accusa di eresia, stregoneria e ‘maleficium’ contro il Santo Padre. Cosa avete da dire?»
«Che voi sapete meglio di me di cosa sono colpevole».”
Lontano nel tempo, fuori dal tempo
Il labirinto delle streghe è simultaneamente un romanzo storico ed un quasi fantasy. Storica è l’ambientazione, lo sfondo sociale, i tormenti del secolo. Fantasy è la commistione voluta dall’autrice tra realtà umana e una particolare forma di soprannaturale.
Fusione molto azzeccata e resa verosimile dai tanti misteri che ancora oggi aleggiano su quei secoli bui. Jeanne Kalogridis è bravissima nel raccontare, nel descrivere, nel coinvolgere emotivamente il lettore facendogli dimenticare i secoli di storia che ci separano dalle vicende descritte. E trascinandolo, spesso suo malgrado, all’interno dei tormenti delle vittime e della violenza dei torturatori.
Scrivere un libro come il Labirinto delle streghe e restare coi piedi per terra non è certamente cosa da poco. La stessa autrice è passata attraverso una lunga e tormentata indecisione prima di mettere mano al romanzo. Ce lo rivela lei stessa nella breve pagina di ringraziamenti che chiude il romanzo:
“Per chi, come me, lavora con le parole è strano trovarsi nella situazione di non riuscire a trovare quelle giuste. Questo libro mi ha ossessionata per oltre dodici anni, prima come un’idea e poi come un manoscritto incompiuto. Come posso esprimere la mia più profonda gratitudine a coloro che hanno sofferto con me durante tutto il processo creativo e/o hanno offerto i loro saggi consigli durante le innumerevoli revisioni?”
Per questo genere di libri è infine richiesta, pena la perdita di credibilità, di una grande conoscenza storica. L’autrice dichiara che il supporto del suo editor americano Denise Roy, con una grande competenza storica le ha assicurato anche questo elemento vitale. Il libro dimostra che sicuramente è vero!
Concludendo
Il labirinto delle streghe mi ha trasportato in un universo che conoscevo dal punto di vista storico ma offrendomi una chiave di lettura del tutto inedita. E ciò ha rafforzato l’ottima impressione nei confronti della scrittrice che avevo già acquisita attraverso la lettura de La regina maledetta.
Ho recensito un solo libro ma mi permetto di raccomandarli entrambi. Penso che ben presto farò un ulteriore passo acquistando qualche altro suo libro: forse Alla corte dei Borgia. Ma potrei scegliere anche un titolo diverso. Vedremo… Ciao!
Per chi desidera approfondire od acquistare
1. Il labirinto delle streghe (il libro di oggi):[amazon_link asins=’B0062ZBK1U’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’122c897d-8b07-11e7-ada5-ed7decbb241f’]
2. Visitando il sito ufficiale di Jeanne Kalogridis
3. La regina maledetta (il primo romanzo che ho letto):[amazon_link asins=’885022639X’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’220c9015-8b07-11e7-9fc9-3b75f9b9af4b’]
4. Alla corte dei Borgia (il mio prossimo acquisto):[amazon_link asins=’8850215487′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’316f2966-8b07-11e7-ab88-91cd77a7ac23′]
Prossimamente
“Strepitosa Moore” (il Giornale), “Un film toccante” (Il Messaggero), “Una straordinaria Julianne Moore” (La Stampa).
In anticipo rispetto al film in sala del mese, eccovi “Still Alice” in DVD che ha fatto vincere a Julianne Moore Oscar e Golden Globe nel 2015 come miglior attrice Protagonista. Tratto dal best seller mondiale “Still Alice” di Lisa Genova.
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