La recensione del film Il laureato interpretato da un giovane Dustin Hoffman mi permette di presentarvi un altro capolavoro del cinema mondiale.
Come già ricordato in una precedente occasione, la produzione cinematografica si arricchisce continuamente di nuovi titoli. Molte sono le recensioni che potete incontrare sul web, ma spero che non dispiaccia ridare visibilità ad alcuni titoli del passato che meritano di non essere dimenticati.
In questo caso il passato porta la data del 1967 e sulle locandine dei cinema statunitensi appare il volto un po’ disorientato de Il laureato.
Il ventenne a piedi nudi che osserva la sua matura tentatrice, si chiama Benjamin Braddock e diventerà presto famoso grazie alla storia raccontata, ed al talento del suo interprete.
Storia d’amore o forse più propriamente di trasgressione, tracciata con un’abilità narrativa che, scena dopo scena, ancora oggi riesce ad incantare e stupire. Ed una coppia di donne, madre e figlia, che si contendono – si fa per dire – le attenzioni di un stesso uomo. Un ingenuo e spesso trasognato Dustin Hoffman.
Nel film, che ritengo veramente magnifico, la colonna sonora gioca un ruolo fondamentale. Anche perché sono nomi d’eccezione l’autore e gli interpreti. Stiamo parlando di Paul Simon e la sua intramontabile The Sound of Silence che apre e chiude il film eseguita dal duo Simon & Garfunkel. E poi tante altre canzoni del repertorio della coppia la cui notorietà, anche grazie a Il laureato, diventerà universale.
Prima di continuare vi voglio confessare una mia debolezza. Il laureato è uno dei film che ho visto diverse volte e non mi stanco ancora di rivedere.
Adesso proverà a spiegarne i motivi.
Gli interpreti
Credo che solo raramente come nel caso de Il laureato gran parte del successo del film sia stata determinata dalla bravura degli attori chiamati ad interpretare i ruoli fondamentali.
In questo caso sto parlando di Benjamin Braddock (Dustin Hoffman), il ventenne che ha conseguito brillantemente la maturità liceale. Della studentessa quasi coetanea Elaine Robinson (Katharine Ross), e l’avvenente madre della ragazza, Sig.ra Robinson (Anne Bancroft).
I più curiosi non disdegneranno sapere che prima di arrivare alla definitiva assegnazione dei ruoli il regista Mike Nichols ha esaminato molte alternative. Soprattutto perché l’autore del romanzo a cui il film si è ispirato descrive Benjamin come il tipico rampollo americano alto, biondo e dagli occhi azzurri.
Attenersi al libro avrebbe vincolato le scelte di interpreti che poi, anche se diverse dal riferimento originale, sono risultate molto efficaci.
Robert Redford e poi Warren Beatty sono state le prime opzioni per Benjamin. Molteplici ipotesi di candidature per la Sig.ra Robinson: L’attrice francese Jeanne Moreau è la prima considerata. Seguita poi da molte alternative compresi nomi di spicco nel panorama di star dell’epoca: Doris Day, Rita Hayworth ed anche la nostra Sofia Loren. Ma l’elenco è veramente lungo. Sul sito di Wikipedia in inglese (ecco il link), nella parte riservata al casting troviamo una lista di 25 fra le più note attrici. E abbastanza numerose anche le candidate per il ruolo di Elaine: una ventina.
Leggendo i nomi ho provato ad immaginare queste alternative. Ed ho concluso che senza Dustin Hoffman, Anne Bancroft e Katharine Ross, il film non sarebbe mai potuto essere quel gioiello cinematografico che possiamo ancora oggi ammirare.
Curiosità
Ma a proposito degli interpreti e delle loro età, nella finzione scenica e nella realtà, ci sono da registrare alcuni aspetti curiosi. Dustin Hoffman, che interpreta il ventenne Benjamin, al momento delle riprese sta per compiere 30 anni.
La signora Robinson – Anne Bancroft – che dichiara al giovanotto, nelle sequenze iniziali del film – “Ho il doppio della tua età!” – aveva a quel tempo solo 36 anni.
La stessa Eleaine impersonata da Katharine Ross, di anni ne ha 27 con una madre di solo 9 anni più grande. Eppure pochi spettatori, probabilmente, se ne sono accorti!
In effetti anche il Corriere della sera cadde nell’inganno, descrivendo D. Hoffman come “un ventenne che qualcuno negli Stati Uniti ha già definito il migliore dei nuovi attori americani”. L’articolo è del 20 settembre 1968 (fonte: Wikipedia.)
Dobbiamo ammettere comunque che l’aspetto di Hoffman è veramente giovanile nei panni del patetico Benjamin. Riguardavo ieri il film e stentavo a farmi convincere che non fosse invece il ragazzone liceale un po’ introverso che il personaggio vuole rappresentare.
La presentazione sul retro del disco
Sto leggendo il contenuto riportato sul disco Blu Ray, che è diventato parte della mia videoteca, e trovo questo brevissimo testo.
“Ben Braddock non ha alcuna esperienza della vita. Conseguita la laurea decide di recuperare il tempo perso.
Questa sua spasmodica ricerca si concluderà in una sfida aperta alla morale ed ai valori della generazione dei suoi genitori.
Sedotto dall’avvenente signora Robinson, moglie del migliore amico di suo padre, Ben vivrà con lei un rapporto elettrizzante, fino a quando la storia non prenderà una piega inaspettata.”
Poca cosa e troppo ermetica per una storia che diventerà il simbolo dello scontro fra due generazioni!
Incuriosito, cerco notizie sul sito di Rotten Tomatoes, dove si trovano le migliori sintesi dell’accoglienza dei lavori cinematografici da parte di critica e pubblico proveniente dagli States e trascrivo.
“Con una colonna sonora pop scritta da Paul Simon ed eseguita da Simon & Garfunkel per rafforzare il suo fascino contemporaneo, The Graduate ha aperto a recensioni entusiastiche nel dicembre 1967 e ha superato tutte le aspettative commerciali. È diventato il film con maggiori incassi del 1968 ed è stato nominato per sette Oscar, tra cui Miglior Film, Attore e Attrice, con Nichols come Miglior Regista.
Insieme a Bonnie e Clyde, si pone come uno dei film più influenti della fine degli anni ’60, poiché la sua magistrale dissezione del divario generazionale ha contribuito a aprire la strada al “rinascimento” artistico di Hollywood orientato verso i giovani dei primi anni ’70.”
Ed ecco i dati numerici che sanciscono il giudizio ottenuto negli Stati Uniti. Da parte della critica specializzata, 86% dei giudizi positivi, (80 recensioni da giornali o riviste del settore!)
Ancora più positivo il giudizio degli spettatori: 90% dei consensi su un campione di 183.518 spettatori intervistati e che hanno visto Il laureato.
Scrive invece l’autorevole Enciclopedia Britannica
“Il laureato, è una commedia oscura americana, pubblicata nel 1967, che ha reso Dustin Hoffman una star e caratterizzato da una colonna sonora di successo del duo di cantanti Simon e Garfunkel. La rivoluzionaria interpretazione del film del malessere post-laurea e l’alienazione della generazione che poi ha raggiunto la maggiore età lo hanno reso un successo inaspettato.
Hoffman interpreta Benjamin Braddock, un neolaureato incerto sul suo futuro. Combattuto tra il prendere la strada della generazione di suo padre e il desiderio di seguire il suo istinto, finisce per corteggiare una bellissima giovane ragazza ricca sulla scia della sua relazione con sua madre, la sexy sirena Mrs. Robinson che lo seduce.
Il laureato, diretto da Mike Nichols, arrivò sugli schermi senza troppo clamore ma divenne rapidamente un fenomeno culturale.”
Il libro
Il film si ispira al romanzo The Graduate dello scrittore statunitense Charles Webb pubblicato negli USA nel 1963.
Un volumetto snello, sole 237 pagine suddiviso in otto capitoli. Può essere considerato per la sua densità di dialoghi l’anticipazione della bozza di sceneggiatura del film a cui la storia sarebbe, forse inevitabilmente, approdata.
Il libro viene pubblicato anche in Italia nel 1968 dalla A. Mondadori Editore con la traduzione di Vincenzo Mantovani, sull’onda dell’enorme successo ottenuto dal film.
Attualmente troverete nelle librerie prevalentemente l’edizione pubblicata da Sonzogno – ‘Best seller’ nel 2002.
L’editore ha ritenuto di inserire nelle primissime pagine la seguente nota esplicativa.
“Data la differenza tra il sistema di studi americano e quello italiano, era praticamente impossibile tradurre il termine ‘the graduate’ che dà il titolo al romanzo. E che ricorre varie volte nel corso del volume. Per comodità abbiamo scelto i termini “laurea” e “laureato”, ma in realtà il protagonista del romanzo ha conseguito solo il titolo di B. A. (Bachelor of Arts) di poco superiore alla nostra “maturità”.-
Dal libro che ho acquistato molti anni dopo per capire meglio possibile lo spirito del film che mi aveva affascinato, vi propongo il momento chiave della storia.
Dal libro – pag. 24
Benjamin ha accondisceso alla richiesta della Sig.a Robinson, che desiderava essere riaccompagnata a casa in auto.
Concluso il viaggio ed entrato nella villa vuota con la donna, il ragazzo ha premura di congedarsi per evitare situazioni imbarazzanti.
Ma la bella signora lo trattiene con varie scuse.
– “Arrivederci , Signora Robinson.”
“Siedi” disse lei.
“Ora vado.”
Lei si alzò in piedi e gli andò vicino per mettergli una mano sulla spalla. “Siedi” disse.
“Vado via, signora Robinson,”
“Perché?”
“Perché voglio sta solo.”
“Forse mio marito tornerà molto tardi” disse lei.
Benjamin la guardò, scuro in viso.
“Forse il signor Robinson tornerà solo fra parecchie ore.”
Benjamin fece un passo indietro.”Oh, mio Dio” disse.
“Cosa?”
“Oh no, signora Robinson. Oh no.”
“Che cosa ti prende?”
Benjamin continuò a guardarla ancora per qualche istante, poi girò sui tacchi e si avvicino a una delle tende. “Signora Robinson” disse “lei non… Voglio dire che non pensava…”
“Cosa?”
“Insomma non… non avrà pensato sul serio che farei una cosa simile.”
“E cioè?”
“Provi a dirlo lei!” disse lui.
“Be’, non so.”
“Coraggio, signora Robinson.”
“Eh?”
“Per carità, signora Robinson. Ecco qua. Mi ha fatto entrare in casa. Ha messo su un disco. Mi ha offerto da bere. Abbiamo bevuto tutti e due. E adesso lei comincia a raccontarmi la sua vita privata e a dirmi che suo marito tarderà ancora parecchie ore.”
“E allora?”
“Signora Robinson” disse lui, voltandosi “lei sta cercando di sedurmi.”
Lei gli lanciò un’occhiata di disapprovazione.
“Non è vero?”
Lei tornò a sedersi sul divano.
“Non è vero?”
“Ma no” disse lei sorridendo. “Non ci avevo pensato. Sono piuttosto lusingata che tu…” […]
Lascio a voi immaginare il seguito.
Il laureato
Diretto da Mike Nichols, il film ha una durata di 105′ ed è classificato come commedia, drammatico sentimentale.
Oltre all’originalità della regia del regista tedesco naturalizzato americano, ed al superlativo trio Dustin Hoffman, Anne Bancroft, Katharine Ross, spopola, soprattutto fra i giovani, la musica pop del duo Simon & Garfunkel.
Dedicata al film l’originale Mrs. Robinson. Ma acquistano dilagante ulteriore popolarità precedenti successi dei due cantanti come The Sound of Silence, April Come She Will e Scarborough Fair. (I link che precedono, portano ai video delle canzoni con i testi sottotitolati.)
Penso opportuno ricordare agli amanti del buon cinema che Mike Nichols deceduto nel novembre del 2014 all’età di 83 anni, ha diretto 22 film – Il laureato è il secondo -, e 24 opere teatrali di autori di tutto il mondo.
Fra i titoli cinematografici mi piace ricordare alcuni suoi lavori che consiglio vivamente quali Una donna in carriera (1988), Piume di struzzo (1996) e Closer (2004).
Concludendo
Se la recensione vi ha almeno incuriosito, procuratevi la versione digitale del film e godetevi questo straordinario capolavoro.
A titolo di esempio allego alcuni spezzoni rintracciati su Youtube che vi permetteranno di godervi qualche interessante anteprima visiva e musicale.
Buona visione!
Per chi desidera approfondire od acquistare
1 – Il DVD di Il laureato – Il film di oggi
2 – Il Laureato – Trailer italiano ***
3 – The Graduate – Trailer inglese *****
4 – Video Youtube – The sound of Silence
5 – Video Youtube – Here’s to you, Mrs. Robinson (‘Ecco a voi, Mrs. Robinson’) – Un’interessante carrellata di immagini che ci esemplifica la straordinaria capacità espressiva di Anne Bancroft, Mrs. Robinson, nel suo ruolo di seduttrice. Con colonna sonora della canzone a lei dedicata.
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