Le emozioni
La sera stessa del giorno in cui ho finito la lettura del libro, mi sono messo davanti allo schermo del mio PC e ho rivisto il film per la seconda volta. Come ho già detto la lettura della testimonianza del pastore metodista padre del bambino, mi aveva lasciato una forte emozione.
Una emozione che non avevo provato quando, oltre un anno prima, avevo visto per la prima volta il film di Randall Wallace. Ed ero molto curioso di capire se questa seconda visione, dopo la lettura con la testimonianza diretta del piccolo Colton, avrebbe cambiato le cose.
Il film, trascorsi i primi dieci minuti mi ha riportato all’atmosfera della prima volta quando, ancora ignaro di tutto, ho seguito con grande attenzione la straordinaria vicenda della famiglia Burpo. Adesso però, dopo la lettura del libro di Todd Burpo, il film mi restituisce un senso di autenticità che non avevo percepito durante la prima visualizzazione.
Il film
Il DVD della Sony presenta il contenuto con queste parole:
“Basato sull’omonimo bestseller, Il Paradiso per Davvero, racconta la storia vera di un padre, in un piccolo paese americano, che deve trovare il coraggio e la convinzione di condividere l’esperienza straordinaria e trasformativa di suo figlio con il resto del mondo. Protagonista è Greg Kinnear (candidato all’Oscar come Miglior Attore non Protagonista per Qualcosa è cambiato, 1997) nel ruolo di Todd Burpo, il cui figlio Colton dice di aver visitato il Paradiso durante un’esperienza vicino alla morte.
Colton descrive i dettagli del suo incredibile viaggio con un’innocenza puerile e parla con naturalezza di cose avvenute prima della sua nascita… cose che non ha alcun modo di sapere. Riuscirà il padre e con lui tutto il paese, ad affrontare una verità, ammesso che sia tale, così sconvolgente?”
Uscito in sala nel 2014 è un film di soli 99 minuti prodotto dalla TriStar Pictures e distribuito in Italia dalla Warner Bros. Oltre a Greg Kinnear , compongono il cast Kelly Reilly (nel ruolo di Sonja Burpo, la mamma) e il piccolo Connor Corum nel ruolo di Colton a 4 anni.
Eccellenti le doti recitative del bambino, ma quasi incredibile la rassomiglianza del piccolo attore col vero Colton della storia.
La trama
L’impostazione del film è abbastanza diversa da quella del libro. La regia sceglie di inserire nel racconto cinematografico, all’inizio ed alla fine, l’esperienza visionaria di Akiane Kramarik una ragazza americana di origine lituana, citata nel libro.
Nel sito ‘mormoni.com’ l’episodio viene descritto dal redattore Anderson Destro con queste parole:
“Todd ha chiesto a Colton di descrivere Gesù Cristo. Colton non ha avuto le parole per farlo e non trovava una raffigurazione di qualche artista simile al Salvatore. Tuttavia, quando vide un dipinto di Akiane Kramarik, fatto quando l’artista aveva 8 anni, Colton disse a suo padre “È Lui”. Akiane ha parlato di una sua visita celeste simile a quella di Colton.”
Nel sito citato è possibile vedere la fotografia della giovane artista accanto alla sua opera pittorica.
Nel film viene anche dato particolare rilievo ai problemi che le testimonianza del piccolo Colton scatenano all’interno della comunità cristiana che si raccoglie attorno al pastore Burpo, il papà di Colton.
Il gruppo di fedeli viene letteralmente spaccato in due. I primi ad entrare in crisi sono i genitori stessi del bambino. Restii ad attribuire il valore di verità a qualcosa che scambiano per suggestione. Finché il piccolo riferisce di due incontri in Paradiso. Quello con la sorellina mai nata di cui non poteva sapere nulla, e poi con il proprio bisnonno Pop che Colton riconosce solo in una fotografia dell’uomo quando aveva 29 anni.
Poi quando il padre, superati i propri dubbi, si fa testimone dell’esperienza del figlio sono i membri della comunità a prendere posizione. Chi crede e chi mette tutto in discussione. Il film rappresenta in modo efficace, nell’ultima parte del film, l’emozionante confessione pubblica del pastore che deve fare i conti con il limiti della propria fede.
Considerazioni
Il film gode di una sceneggiatura molto coinvolgente. Forse per il pubblico italiano, in gran parte di formazione religiosa cattolica, risulta insolito il ruolo della comunità parrocchiale che mette in discussione il proprio pastore fino alla minaccia di estrometterlo dal suo ministero. Bisogna immedesimarsi nello spirito scarsamente dogmatico della cultura protestante, per comprendere la complessità del travaglio umano e religioso di Todd Burpo, quello originale e non solo quello cinematografico.
Nel DVD c’è una piccola area dedicata ai Contenuti Speciali nel cui interno, oltre ad alcune scene eliminate, c’è una interessante testimonianza video dei protagonisti veri della storia. La parte che più mi ha colpito riguarda le parole del ‘vero’ Colton, oggi adolescente, quando riferisce alcune delle cose che ha vissuto.
“Mi sono staccato dal corpo senza rendermene conto. Guardando in basso vedevo il mio corpo sul tavolo operatorio. Vedevo mio padre in una stanza e mia madre in un’altra. Avevo paura ma ero in grembo a Gesù e lui faceva cantare gli angeli per calmarmi. Il Paradiso è una versione perfetta della Terra. Non ci sono preoccupazioni. Lì ti senti a casa. Al sicuro.
Quasi sempre in Paradiso la gente ti viene incontro e si presenta. E’ così che inizi a parlare con loro, perché in Paradiso non conosci nessuno. E’ come trasferirsi in una nuova città. Non conosci nessuno, ma loro ti conoscono.”
Il successo del film
Uscito negli USA il 16 Aprile 2014 è stato visto in tutti gli Stati per 117 giorni raggiungendo 3.048 sale. (www.boxofficemojo.com)
Con un budget di 12 milioni di dollari ha ricavato oltre 91 milioni negli States più altri 10 milioni in altri paesi del mondo solo in quel periodo di 17 settimane circa. E non sono disponibili dati relativi alle copie digitali de ‘Il Paradiso per Davvero’ noleggiate o vendute in tutto il mondo. Ma sicuramente attraverso il passaparola la diffusione è stata veramente ampia.
Posso dirvi una sola cosa. Se potete noleggiate o comprate il DVD e guardatelo! Impossibile restare del tutto indifferenti.
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