Arrivarono in vista della loro meta all’alba del quarto giorno. Il villaggio stava incastonato a valle di una catena rocciosa le cui cime erano ricoperte da un pesante strato di neve; una radura cupa e silenziosa si apriva dietro le fatiscenti abitazioni. Veniva chiamato il villaggio maledetto, l’unico nell’entroterra dell’Island. Camminando per quelle strade si aveva l’impressione di entrare in una valle morta; la neve grigia e sporca sommergeva le basse capanne quasi per intero e entrava lì dove le finestre erano state lasciate rotte. Sebbene il ghiaccio rinchiudesse in una morsa per-fino l’aria, un odore fetido saliva dai cumuli di escrementi che spiccavano nella neve. La campana di una chiesa abbandonata suonava, sospinta dal vento, un funebre rintocco che echeggiava nella silente valle come un inquieto presagio…
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