Il sole tramontava sulla Collina di Tara. Lo spettacolo delle scie di luce rosa e amaranto che si delineavano nel cielo facevano da contorno alla grande fortezza posta sull’altopiano. I raggi del sole morente coloravano i verdi campi primaverili delle medesime luci, accendendo come piccoli fuochi fatui i fiori selvatici che si chiudevano preparandosi alla notte. Killian osservava incantato quella magia di colori.
Era ancora buio quando aveva lasciato la sua tenuta il mattino stesso diretto a Dublino. Il suo unico compagno era il vecchio Clay, un robusto cavallo da tiro che aveva acquistato quando ancora le sue finanze erano abbastanza floride. Lo scricchiolio delle frecce accatastate all’interno del carro gli ricordava che avrebbe dovuto essere puntuale alla consegna il mattino seguente: i Normanni non apprezzavano i ritardatari. Sapeva che passare per la collina avrebbe allungato il suo tragitto, ma nel regno del Meath non c’era niente che lo affascinava come quel luogo. Dove l’austerità dell’imponente maniero si fondeva alla selvaggia bellezza della campagna circostante…
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