Dopo tanto tempo senza libri Fantasy, eccomi a voi con la recensione di La città di sangue, dello scrittore fantasy Terry Goodkind. Pubblicato per la prima volta negli USA nel 2018 ‘Shroud of Eternity’, nella versione italiana col titolo La città di sangue, arriva a noi tramite la New Compton nel marzo 2019.
Tradotto da Natalia Amatulli e Martina Rinaldi il volume, di poco meno di 600 pagine, appartiene alla saga di Nicci l’incantatrice, ed è uno dei romanzi fantasy recentissimi che mi è piaciuto di più.
Ma entriamo subito nei contenuti.
Eccovi la sinossi
“Una nuova sfida attende la formidabile Nicci e i suoi compagni di viaggio: Nathan, che ha recentemente perso i suoi poteri, e il giovane Bannon.
Dopo aver condotto gli schiavisti Norukai fuori dalla baia di Renda, il loro prossimo obiettivo è far riacquistare a Nathan la sua magia e, ovviamente, salvare il mondo.
Sotto la guida della misteriosa profezia della strega Red, il trio si dirige a sud di Kol Adair verso una meravigliosa città che sembra fuori dal tempo, Ildakar.
Durante il loro cammino assisteranno a presagi inquietanti: teste di Norukai mozzate e impalate, un terribile mostro geneticamente modificato che sembra invincibile e un esercito pietrificato.
È chiaro che si profila all’orizzonte qualcosa di molto oscuro. Quello che non sanno è che si tratta solo di un assaggio degli inimmaginabili orrori che li attendono…”
Così la presentazione del libro che ho trovato sul sito di Amazon.
La città di sangue è il secondo volume di una saga intitolata ‘The Nicci Chronicles’. Preceduto da La signora della morte, tradotto nella nostra lingua nel 2018. L’edizione originale inglese della saga conta su altri due volumi con l’incantatrice Nicci come protagonista. I titoli già disponibili sono ‘Siege of Stone’ (2018) e ‘Heart of Black Ice (2019)’.
L’autore
Terry Goodkind, statunitense, nasce nel 1948 ad Omaha, Nebraska. Dal 1983 vive in Nevada sulla costa del lago Las Vegas, un lago artificiale, che ha scelto come residenza per dedicarsi completamente alla sua vocazione di scrittore Fantasy.
A causa della dislessia, da giovane ha abbandonato il college per lavorare come carpentiere, liutaio, artista e restauratore. Ma la malattia non gli impedirà di rincorrere il suo sogno di scrivere. Al quale si dedicherà a tempo pieno a partire, appunto, dal 1983.
Autore di molte saghe ha pubblicato ad oggi oltre trenta titoli che hanno fatto dello scrittore un autore che ha venduto più di 26 milioni di copie dei suoi romanzi. Tradotto in oltre 20 lingue è diventato famoso nel mondo del Fantasy con la serie ‘The Sword of Truth’ (La spada della verità) composta attualmente da 17 volumi Scritti nell’arco di 25 anni di intenso lavoro di creazione letteraria.
In un momento di aperta confessione sul suo sito ‘www.terrygoodkind.com’ dichiara:
“Il mio privilegio nella vita è la gioia di scrivere libri e raccontare storie di persone che mi affascinano, del bene e del male. Sono grato a tutti i miei lettori per il ruolo fondamentale che svolgono nel rendere questi libri possibili. La vostra passione è la mia passione, e di questo vi ringrazio.”
Dell’autore possiamo scoprire anche:
“I fantasiosi romanzi di Terry Goodkind sono storie basate sui personaggi, con una particolare attenzione sulla complessità della psiche umana. Goodkind ha una straordinaria capacità di creare storie avvincenti su persone come voi e me, intrappolate in situazioni terrificanti.
Con una narrazione magistrale, Goodkind ci porta nella vita dei suoi personaggi; personaggi che devono affrontare non solo sfide, ma anche le loro paure più profonde. Per questo motivo, i personaggi di Goodkind si rivolgono al meglio e al peggio di tutti noi.
Sebbene la serie “The Sword of Truth” sia una conferma sufficiente delle incredibili capacità di narrazione di Goodkind, il suo ampio talento è evidente anche nei suoi romanzi contemporanei, ambientati nel nostro mondo.
I suoi libri successivi sono un emozionante, vertiginoso, mix di narrativa moderna, con ogni parte della voce magistrale di Goodkind intatta.
Il legame costruito tra il lettore e questo grande autore internazionale, si eleva al di sopra di universi e ambientazioni. che restano meri fondali per le straordinariamente intricate storie di vita, amore, sfida e trionfo concepite dallo scrittore.”
L’inizio del libro
Ecco le primissime righe del Capitolo 1. Il primo degli 80 capitoli che raccontano questa seconda parte della storia dedicata a Nicci.
“Resti di carne umana luccicavano al sole, tumidi e violacei per la putrefazione. Negli occhi scavati i bulbi oculari erano diventati gelatina. Le mascelle pendevano molli, spalancate in modo innaturale per le orribili cicatrici che squarciavano le guance fino all’attaccatura delle mandibole.
Sulle prime, Nicci non riconobbe l’odore della decomposizione nell’aria montana, fresca e rarefatta. Con indosso il suo perfetto abito nero da viaggio, fece un passo indietro e si mise a contemplare le quattro teste tagliate poggiate su alti pali di legno, due su ciascun lato della strada rocciosa. «L’incantesimo di conservazione sta svanendo», constatò con distacco, senza paura.
La vista della morte non l’aveva mai impressionata. «Non so da quanto tempo queste teste siano qui a fare da monito, ma ben presto cadranno a pezzi. Arriveranno altri uccelli e altre mosche».
Il vento gelido le scompigliò i capelli biondi mentre si girava verso i suoi compagni. Accanto a lei, Nathan Rahl poggiò una mano sul pomo ornato della sua spada avvicinandosi alla raccapricciante parata di teste. Nathan, che in passato era stato un profeta e un mago, aveva perso tutti i suoi poteri dopo lo spostamento delle stelle, quando Richard aveva sigillato il mondo sotterraneo. Quel cambiamento epocale nell’universo aveva eliminato la profezia e azzerato le leggi della magia, con conseguenze ancora ignote.
«Pensavo che i Norukai fossero già abbastanza brutti da vivi», disse accarezzandosi il mento appena sbarbato con il pollice e l’indice. «La morte non li ha resi più belli». Nicci tornò con la mente a quando quegli spietati invasori sfregiati avevano attaccato il villaggio di pescatori della Baia di Renda.”
Nicci, l’incantatrice
“[…] Prima che Nicci e Nathan partissero dalle Terre Oscure per la loro lunga missione, la strega Red aveva scritto nell’enigmatico libro che aveva dato al vecchio mago:
Il Futuro e il Destino dipendono dal viaggio e dalla meta. Kol Adair si trova nell’estremo sud del Vecchio Mondo. Da lì, il Mago vedrà ciò che gli serve per tornare a essere se stesso. E l’Incantatrice deve salvare il mondo.
«La parte che riguarda te sembra abbastanza chiara», commentò Bannon raggiungendo Nicci. «La tua missione è salvare il mondo. Cosa può esserci di più importante? Dobbiamo seguire le istruzioni».
Mentre Mrra vagava tra le colline, cacciando solitaria, Nicci si fermò e, rivolta al giovane, disse: «Una persona proba non ha bisogno che un’oscura profezia le dica di salvare il mondo. Una persona proba lo fa perché è la cosa giusta da fare. Lo fa per Lord Rahl…».
Raddrizzò le spalle, tolse la polvere dalle sue gonne nere e fluttuanti e aggiunse: «E io sono una persona proba».
Potente incantatrice e un tempo Sorella dell’Oscurità, Nicci ora aveva votato la sua vita e le sue abilità alla causa di Richard Rahl. Lo amava come nessun altro al mondo, e non avrebbe mai amato nessuno così, ma si era rassegnata al fatto che lui aveva un solo vero amore: Kahlan.
Ed era un amore con cui nessuna donna poteva competere, neppure Nicci. Quello che però lei poteva ancora dare a Richard era una fedeltà incrollabile.”
Ildakar, la città sotto il velo
[…]Distogliendo con evidente disgusto lo sguardo dai giovani, Nathan si destò dalle sue fantasticherie sbattendo le palpebre e si voltò verso la straordinaria metropoli che si ergeva come un’isola ai margini della pianura. «Quella città è viva! Andiamo a vedere Ildakar».
Arrancarono attraverso i prati verso il muro di pietra. Camminavano sui resti consunti di una grande strada ormai svanita, di cui non restava che qualche ciottolo grezzo ricoperto di ciuffi d’erba ed erbacce resistenti.
Nicci studiò gli edifici esotici e colorati abbarbicati alle pendici dell’altopiano scolpito, confrontandoli con Altur’Rang e Aydindril.
Ildakar era così grande che incombeva come una montagna di edifici con strade ripide, zone verdi, giardini terrazzati, frutteti. Il susseguirsi di imponenti mura e alte barriere formava difese concentriche che si ergevano decise sulla valle altrimenti discreta.
Dopo tutti i soldati di pietra grigiastra e l’erba marrone della pianura, la vivace Ildakar era un’esplosione di colori. Stendardi viola e rossi sventolavano sulle merlature delle mura a gradini. I tetti delle tante case imbiancate sfoggiavano piastrelle smaltate di rosso, ocra o nero.
In alcune finestre luccicavano arcobaleni di cristallo colorato sotto il sole splendente. Giardini pensili e cascate verdeggianti di viti e vegetazione adornavano il muro.
Dietro l’alta barricata difensiva, i quartieri e le aree della città erano come gli strati di una cipolla, piccole abitazioni, grandi magazzini, torri di osservazione, punti di ritrovo.”
La magia
Ne La città di sangue l’elemento onnipresente e principale è la magia. I maghi sono la classe dominante. Grandi maghi sono la sovrana Thora ed il Comandante Mago Maxim.
“La Sovrana Thora era una donna alta e slanciata, così bella che sembrava fatta di porcellana. Aveva il mento stretto, la bocca un bocciolo di rosa e ammalianti occhi verde mare. I luminosi capelli erano come fili di ottone lucente raccolti in intricati nodi e spirali.
La sua bella veste di seta celeste era ornata da fasce di pelliccia grigia a righe. Il vestito era fermato da una fascia increspata sulla spalla sinistra, che avvolgeva gli abbondanti seni; sulla vita stretta, la stoffa diventava una cascata di gonne che scendevano drappeggianti sulle ginocchia piegate e fino alle caviglie.”
Al loro fianco, a presiedere il governo della grande città c’è la Duma dei maghi.
“Le porte sul lato della sala ricevimenti si aprirono e sei maghi entrarono in gran fretta, uomini e una donna dotati di poteri: indossavano tonache e amuleti e avevano bastoni o altri evidenti simboli della loro posizione.
L’Alto Capitano Avery si alzò e fece un passo indietro. «La duma dei maghi è arrivata». Sempre seduta sul trono, Thora disse: «Grazie per averli convocati, Capitano. I membri della duma devono sentire cosa hanno da dire questi ospiti». Fece una pausa. «Semmai ci fosse qualcosa di importante».
Il Comandante Mago Maxim scese dalla pedana e percorse il pavimento di marmo blu fino ai lunghi tavoli di pietra mentre gli altri sei maghi prendevano posto. Tese le mani in un gesto teatrale, guardando gli ospiti. «Permettetemi di presentarvi gli altri maghi principali di Ildakar: Damon, Elsa, Quentin, Ivan, Andre e Renn».”
Un messaggio nascosto
Insieme alla magia, l’altro elemento portante del romanzo è la sfida tra il bene ed il male. Ed inevitabilmente il lettore, trascinato in questo fantastico mondo dove vizi e virtù umani trovano le loro manifestazioni più esasperate, non può che essere travolto da questa guerra senza scampo che intrecciano i diversi protagonisti.
Non solo umani, ma anche mostri creati dalle peggiori fantasie distruttive. Un esercito di centinaia di migliaia di guerrieri pietrificato dalle arti magiche. Immense biblioteche nascoste che raccolgono le esperienze magiche di millenni.
Classi sociali dove le divaricazioni sono portate all’esasperazione. Mutazioni genetiche compiute su esseri umani per il semplice divertimento dei detentori del potere.
La città di sangue nasconde sotto il suo velo o sudario (shroud) le aberrazioni di menti malate di onnipotenza.
Un romanzo distopico potente che indulge sulla indiscutibile epicità della narrazione; ma che invita nel contempo ad una profonda riflessione sui pericoli della nostra società contemporanea.
Romanzo nel quale la ‘magia’, fattore dominante del romanzo di Terry Goodkind, evoca inevitabilmente i rischi connessi con l’odierna smisurata rincorsa al potenziamento della ‘tecnologia’.
Ma soprattutto: riuscirà la bella e coraggiosa Nicci a salvare quel mondo?
Un libro ben scritto, avvincente e piacevole nella sua trama. Ed utile certamente per quella parte dei lettori che guardano con attenzione ed interesse ai possibili scenari del nostro futuro. Leggetelo! Vi piacerà.
Grazie amici. E a presto!
Per chi desidera approfondire od acquistare
- La città di sangue (Shroud of Eternity) – il libro di oggi
- Signora della morte (Sister of Darkness) – il primo romanzo della saga di Nicci
- La prima regola del mago (Wizard’s First Rule) – il primo grande successo editoriale di Goodkind
- Shroud of Eternity by Terry Goodkind: A Fantasy Must-Read (video Youtube) inglese
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