“I coniugi Sherbourne stanno facendo di tutto per avere un figlio, ma senza successo, quando trovano una neonata abbandonata in una barca alla deriva. E la allevano in segreto come fosse loro.
Ben presto quella creatura vivace e sempre bisognosa d’attenzione diventa la luce della loro vita. Finché non scopriranno che la vera madre della piccola sono anni che la cerca senza riuscire a darsi pace.
Tormentati dal dilemma se svelare il segreto perdendo così la figlia che ormai sentono come loro, la coppia inizierà a disgregarsi.”
La luce sugli oceani (The Light Between Oceans) esce in Italia nel Marzo del 2017. La presentazione, qui riportata, la potete trovare sulla copertina del DVD distribuito dalla Eagle Pictures.
Coprodotto da Stati Uniti, Nuova Zelanda e Regno Unito è un film di 132 minuti scritto e diretto dal regista statunitense Derek Cianfrance.
Il film è l’adattamento del romanzo del 2012 La luce sugli oceani di M.L.Stedman.
Le mie impressioni
Ho visto il film e mi è piaciuto molto. Se non fosse stato così non ve lo avrei proposto. Certamente per raggiungere questo risultato è necessaria la coesistenza di alcune fondamentali condizioni:
Una bella storia, una trasposizione cinematografica fedele e ben narrata, ed una interpretazione adeguata all’importanza del tema trattato.
Ho perciò scelto di analizzare insieme a voi La luce sugli oceani attraverso questi diversi fattori dopo la visione del film.
Ed così ho lasciato che la mia curiosità mi conducesse ad analizzare le ragioni per le quali il film mi ha veramente catturato e coinvolto.
L’ispirazione
M.L. Stedman, l’autrice del libro, pubblica nel 2012 il suo romanzo d’esordio. Australiana d’origine, ma residente a Londra, affronta un tema universale con la sicurezza di una scrittrice navigata.
Il suo manoscritto ed il tema trattato suscita l’interesse di ben nove editori internazionali che se ne contendono i diritti. Benché la stessa Stedman, in un’intervista del dicembre 2012 sul sito “goodreads.com”, non escluda anche il contributo di una consistente dose di fortuna.
Ed, interrogata sulla ragione dell’anonimato di genere voluto attraverso l’uso delle sole iniziali accanto al cognome, risponde affermando che: ‘Dettagli della mia vita non faranno luce sul libro. In definitiva penso che ogni romanzo dovrebbe reggersi o cadere solo in base alle parole contenute nella pagina.’
Ho dato un’occhiata alle parole della prima pagina del romanzo, e vi riporto alcune righe:
“Il giorno del miracolo, Isabel era inginocchiata al limitare della scogliera e si affaccendava intorno alla piccola croce costruita di recente con pezzi di legno trasportati dalla corrente. Un’unica nuvola paffuta navigava piano nel cielo di fine aprile che sovrastava l’isola specchiandosi nell’oceano.
Isabel annaffiò ancora la terra intorno al cespuglio di rosmarino che aveva appena piantato e la premette con le mani.
‘…E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male’, sussurrò.
Per un istante la mente le giocò uno scherzo e lei credette di sentire il pianto di un bambino.”
Pubblicato da Garzanti con la traduzione di Alba Mantovani. E’ stato tradotto in oltre 30 lingue.
Il primo elemento: un contenuto che tocca le persone!
La sceneggiatura
Il grande interesse suscitato dal romanzo pubblicato nel 2012 non passa inosservato e il 27 novembre dello stesso anno la DreamWorks nel acquisisce i diritti cinematografici. Qualche mese dopo (settembre 2013), a Derek Cianfrance viene assegnata il compito di scrivere la sceneggiatura e di dirigere il film.
Cianfrance ha già al suo attivo due film di successo: Blue Valentine (2010) e Come un tuono (2012). Accetta l’incarico e si mette subito all’opera.
Il 43enne sceneggiatore e regista ha un suo particolare stile di lavoro. Ed è questo suo modo di dirigere gli attori che applica a La luce sugli oceani.
Ne parla nei contenuti extra del DVD dal titolo ‘L’origine della luce’. Ecco il suo pensiero al riguardo:
“Ciò che offro agli attori è un’esperienza. Ciò che vedrete nel film è un’esperienza vera che gli attori hanno vissuto. Perciò… quando vedrete il film, guarderete la verità.”
E per raggiungere questo risultato deve trovare gli interpreti adatti e coinvolgerli in un approccio così ambizioso. Tre sono i ruoli su cui non può rischiare e coinvolge due premi Oscar per le due protagoniste principali ed un candidato premio Oscar per il protagonista maschile.
Il secondo elemento: rappresentare la storia rendendola vera.
Il cast
Michael Fassbender è Tom Sherbourne, il marito. Alicia Vikander è la moglie Isabel Graysmark Sherbourne. Ed a Rachel Weisz affida il personaggio di Hannah Roennfeld.
Le due donne dichiarano esplicitamente di aver letto la sceneggiatura e successivamente il romanzo per immedesimarsi adeguatamente nello spirito della vicenda.
Ho trovato molto interessante il bilancio di ciascuno dei tre attori al termine di questa sfida interpretativa.
Alicia Vikander lo esprime così: “In questo film, più che in ogni altro che abbia fatto, abbiamo creato i personaggi con l’immaginazione … e le emozioni sono stati i nostri strumenti. Anche se ne sono risultati personaggi molto diversi da noi.”
Rachel Weisz aggiunge; “Derek vuole sempre trovare sentimenti veri. Il suo è un modo unico di creare. Lui non vuole “azione”, non ci sono segni per terra, non ci sono luci, non c’è l’illuminazione. Con lui hai quasi la sensazione di girare un documentario e le cose che accadono, accadono davvero.”
Ed infine Fassbender: “Quando giri un film ci sono brevi momenti… un sussurro, un soffio di vento… in cui c’è la vita, in un fotogramma, in un attimo, in una frase o in una parola. Quando riesci ad immortalare questi momenti… accade qualcosa che nessuno si aspettava, Sono quelli i momenti che rendono speciale un film.”
Ed il terzo elemento: Spontaneità interpretativa come nella realtà di ogni esperienza umana.
Altri elementi
La luce sugli oceani è stato prevalentemente girato in Nuova Zelanda a Cape Campbell, una località fuori dal mondo.
Suggestiva la colonna sonora del film con musiche originali di Alexandre Desplat il compositore francese di musiche per tanti film di successo.
Ma, come spesso accade, non mancano anche le critiche. Rispettabilissime ma che non mi sento di condividere. Qualcuno può anche considerare banale una storia come questa.
A costoro vorrei rispondere con alcune affermazioni di colei che ha ispirato il film con il suo romanzo. La Stedman alla domanda di chi l’abbia influenzata nella stesura de La luce sugli oceani ha così risposto:
“Sono stata influenzata da persone che non si definiscono affatto scrittori, ma che hanno comunicato i fatti della loro vita attraverso i documenti. I soldati della Grande Guerra e le loro lettere. Ma anche i guardiani dei fari australiani la cui corrispondenza giace negli Archivi Nazionali.
E poi, per quanto riguarda le idee, ho cercato di rappresentare i punti di vista di tutte le parti. Ho dato voce ad ogni personaggio nel modo più convincente possibile, anche quando questa voce era diversa dal mio modo di vedere le cose.”
Quindi a mio parere, La luce sugli oceani ci propone uno squarcio di vita reale con le sue molte sfaccettature e contraddizioni. Buona visione!
Per chi desidera approfondire od acquistare
1. Il trailer di La luce sugli oceani (regia di Derek Cianfrance):
2. Il DVD La luce sugli oceani (il film di oggi): [amazon_link asins=’B06XFSZC6C’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’248e7c56-e0f0-11e7-8e69-05c779a2efae’]
3. Il DVD di The Danish Girl (l’Oscar ad Alicia Vikander): [amazon_link asins=’B01B7MYEUQ’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’71cc8ba0-e0f1-11e7-8a43-f7b1d49bf056′]
4. Il libro La luce sugli oceani (di M.L.Stedman): [amazon_link asins=’8811684889′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7c2f8a80-e0f1-11e7-898f-c1ce24581b02′]
Prossimamente
‘Dannati. Il male non muore mai.’ Da Glenn Cooper un romanzo sconvolgente.
“Immagina di trovarti all’improvviso in un mondo simile al nostro, ma completamente diverso Un mondo dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra dall’inizio dei tempi Un mondo dove tu sei l’unico «vivo»…”
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