Ho appena concluso la lettura dell’ultimo paragrafo di Ladri di spade, l’interessante fantasy epico del romanziere americano Michael J. Sullivan.
In realtà il libro con questo titolo contiene due romanzi della stessa saga: Libro uno-La cospirazione della corona e Libro due-Avempartha.
Equivalenti in quanto a numero di pagine, ma strutturati in modo diverso. Dieci capitoli il primo e quindici capitolo il secondo.
La vocazione narratrice dell’autore è quanto meno inconsueta. Sullivan confessa infatti di aver cominciato a scrivere per insegnare a leggere alla propria figlia sofferente di dislessia.
Ma da qui, come vedremo, i suoi sforzi si trasformano in una vera passione per il fantasy raggiungendo ad oggi, un numero di titoli veramente considerevole.
Una saga molto peculiare
Prendo a spunto per introdurre i lavori di Sullivan il commento dell’editore di ‘Orbit US’, Devi Pilai che è stato il primo ad aggiudicarsi i diritti per Riyria Revelations. Fino a quel momento Michael J. Sullivan aveva diffuso i suoi lavori mediante il self-publishing.
“Questi romanzi fanno parte del genere di nuovo fantasy che i lettori di Terry Brooks e Brent Weeks adorano. Michael ha un vero talento per raccontare una storia che segue scrupolosamente i grandi principi del Fantasy, pur prendendosi gioco dei cliché del genere e divertendosi a raccontare la storia dei due ladri che si trovano nel posto sbagliato, nel momento sbagliata.
Dopo la lettura del primo libro ne sono rimasto letteralmente conquistato.”
Ed anche l’autore considera che l’attenzione di Orbit per i suoi libri rappresenta il raggiungimento di un grande traguardo.
“Fra tutte le editrici di Fantasy, Orbit si contraddistingue per la sua indiscutibile attenzione per la qualità delle proprie pubblicazioni. Ed inoltre mi emoziona sapermi parte di un pool di autori fantasy di grande talento come Brent Weeks, Gail Carriger e tanti altri.”
Queste note appartengono al febbraio del 2011. Otto anni dopo i tre volumi di ‘The Riyria Revelations’ saranno seguiti dalla serie di 6 volumi definita ‘The Riyria Chronicles’ (pubblicati fra il 2013 e il 2017).
Ed infine la terza serie denominata ‘The First Empire’, che conta altri 4 romanzi (pubblicati fra il 2016 ed il 2019).
Ed infine, sempre ad oggi, un romanzo fantascientifico ‘stand-alone’ ed alcuni racconti brevi. Dimenticavo: Michael J. Sullivan ha attualmente 57 anni.
Circa l’originalissima concezione delle serie e le diverse ipotesi di lettura rimando alle proposte formulate dallo stesso autore sul suo bel sito (in lingua inglese) ‘Welcome to the Worlds of Michael J. Sullivan’ che illustra pro e contro di ogni alternativa.
Lascio ai più curiosi il piacere della scoperta, se lo vorranno.
Ma intanto torniamo al solo libro di oggi, cioè Ladri di spade.
Ladri di spade
“A volte si deve rubare la gloria.
Uccisero un re e ne attribuirono la colpa a due avventurieri… Brutta scelta!
Royce Melborn, ladro matricolato, e il suo degno compare, il mercenario Hadrian Blackwater, si guadagnano comodamente da vivere portando a termine imprese rischiose per conto di nobili di dubbia moralità, finché non vengono ingaggiati per sgraffignare una spada leggendaria.
Questa volta, però, si troveranno coinvolti nell’assassinio di un re e intrappolati in una trama oscura che va ben oltre l’assassinio di un sovrano.
Riusciranno i nostri eroi – l’ambizioso furfante e lo spadaccino idealista – a dipanare un antico mistero che ha rovesciato re e distrutto potenti imperi?
Inizia così la nostra storia, densa di avventure, tradimenti, duelli, magia e leggende.”
Il 13 dicembre 2017, Armenia Editore, pubblica ‘Ladri di spade’, il primo volume del quale avete appena letto la sinossi.
Due libri raccolti in 526 pagine tradotte da Lucia Panelli.
Tra le pubblicazioni del Gruppo Editoriale Armenia figura anche una nutrita serie di romanzi fantasy. E così, due anni fa, anche Michael J. Sullivan viene a far parte del fantasy contemporaneo d’autore, pubblicato nel nostro paese.
Cap.1 Lettere rubate. Da Ladri di spade
“Hadrian riusciva a vedere ben poco nell’oscurità ma li sentiva – lo schiocco dei ramoscelli, lo scricchiolio delle foglie e il fruscio dell’erba. Ce n’era più di uno, più di tre, e si avvicinavano.
«Non muovetevi», ordinò una voce perentoria dall’ombra. «Avete delle frecce puntate alla schiena e se solo provate a fuggire, vi ritroverete col sedere a terra in men che non si dica». Lo sconosciuto era ancora nell’ombra oscura della foresta, solo un movimento vago tra i rami nudi. «Vogliamo solo alleggerirvi del vostro carico. Obbedite e nessuno si farà male. Fate di testa vostra e direte addio alla vita».
Hadrian si sentì chiudere lo stomaco. Sapeva che era colpa sua. Lanciò un’occhiata a Royce, seduto accanto a lui sulla giumenta grigia, il cappuccio sollevato, il volto nascosto. La testa dell’amico era abbassata e si spostò con un movimento oscillatorio. Hadrian non aveva bisogno di vedere la sua espressione per sapere cosa esprimesse. «Scusa», mormorò. Royce non replicò ma continuò a scuotere la testa.
Davanti a loro si innalzava un muro di rami appena tagliati per bloccare il passaggio. Dietro di esso si estendeva il lungo corridoio della strada illuminato dalla luna. Una nebbiolina saliva da avvallamenti e canali, e da qualche parte un ruscello gocciolava sulle rocce.
Erano nel folto della foresta sulla vecchia strada meridionale, inghiottiti in una lunga galleria di querce e frassini, i cui rami snelli si allungavano sulla strada, fremendo e schioccando sospinti dal freddo vento autunnale. A circa una giornata di cavallo da qualsiasi città, non vedevano una fattoria da ore. Erano soli, in un posto sperduto in mezzo al nulla; il genere di luogo dove nessuno andava a cercare un corpo. Lo scricchiolio delle foglie si fece più forte finché i ladri emersero nella stretta striscia di luce.”
I protagonisti di Ladri di spade
Hadrian e Royce, due ladri molto speciali.
“Will indicò Hadrian. «Guarda le sue spade. Un uomo che porta una spada, forse la sa usare, o forse no. Un uomo che ne porta due, probabilmente non sa niente di spade ma vuole che tu pensi il contrario. Ma un uomo che ne porta tre… be’, è un peso immane. Nessuno andrebbe in giro con un carico simile a meno che non si guadagni da vivere usando quelle armi».
Hadrian estrasse due spade in un unico movimento fluido. Ne rovesciò una, facendola ruotare sul palmo. «Questa ha bisogno di una nuova impugnatura. È di nuovo consumata».
Guardò Will. «Allora, vogliamo darci una mossa? Se non sbaglio stavate per rapinarci». I ladri si lanciarono occhiate esitanti. […]
«È un piacere rivedervi, Vostra Signoria». Un uomo all’entrata si rivolse a lei. Alenda riconobbe quello alto dei due, ma non riuscì a ricordarne il nome. Li aveva visti solo per pochi istanti nel corso di un incontro organizzato dal visconte che aveva avuto luogo su una strada solitaria in una notte ancora più buia di quella. Ora, con la luna quasi piena e il cappuccio gettato indietro, riuscì a distinguerne i lineamenti del viso.
Hadrian
“Era alto, rozzo nell’aspetto e nell’abbigliamento ma non sgarbato o minaccioso nei modi. Rughe, forse provocate dalle troppe risate, si allargavano dagli angoli degli occhi. Aveva un modo di porsi cordiale, persino amichevole. Alenda non poté fare a meno di pensare che era attraente, e che mai si sarebbe aspettata di trovare una persona simile in quel luogo.
L’uomo indossava cuoio e lana macchiati di fango ed era armato fino ai denti. Sul fianco sinistro portava una spada corta dall’elsa disadorna. Su quello destro, sfoggiava una spada ugualmente semplice seppur più lunga e larga. Infine, dalla schiena pendeva una lama imponente, alta quasi quanto lui.
«Mi chiamo Hadrian, qualora lo abbiate dimenticato», disse e accompagnò le parole con un breve inchino. «E chi è questa deliziosa creatura insieme a voi?». «Lei è Emily, la mia ancella». «Un’ancella?».
Hadrian simulò sorpresa. «La vostra bellezza è tale che avrei detto foste una duchessa». Emily reclinò il capo, e per la prima volta nel corso di quella giornata, Alenda la vide sorridere.”
Royce
“D’altro canto, Hadrian non era un ladro vero e proprio e non aveva dimestichezza con tutte le loro delibere.
Era Royce quello cresciuto per le strade di Ratibor, a rubare portafogli per sopravvivere. Era lui il ladro professionista, l’ex membro della famigerata Corporazione del Diamante Nero. Hadrian era un guerriero, un soldato che preferiva combattere le sue battaglie in modo leale e alla luce del giorno. […]
Quando Hadrian tacque, nella Stanza Oscura scese il silenzio. Erano solo in tre e quando terminò di parlare, il suo sguardo e quello di Albert si posarono su Royce.
Come previsto, il ladro non sembrava soddisfatto e cominciò a scuotere la testa ancora prima di parlare. «Non posso credere che tu abbia accettato questo lavoro», lo rimproverò. «Senti, so che il preavviso è breve, ma la sua storia regge, no?», domandò Hadrian. «Tu lo hai seguito fino al castello. È un ospite di Re Amrath. Non ha fatto nessuna deviazione lungo il cammino. Posso testimoniare che è di Calis e nessuna delle ragazze di Gwen ha sentito nulla in contraddizione alle sue affermazioni. Il lavoro sembra pulito».
«Duecento tenenti d’oro per fare scivolare una spada fuori da una finestra aperta. Non ti sembra un po’ troppo facile? Non ti viene qualche sospetto?», chiese Royce in un tono di incredulo stupore. […]
Ladri sì, ma anche romanticoni
“Lei gli si avvicinò e gli prese la mano. Il suo tocco era deliziosamente caldo contro l’aria gelida.
«Ma non possiederei la taverna se non fosse stato per te. E probabilmente non sarei nemmeno viva».
«Non ho idea di che cosa stiate parlando, Vostra Signoria», replicò Royce esibendosi in un inchino formale. «Posso provare che quella notte non ero nemmeno in città».
Lei lo fissò, il sorriso ancora in viso. Royce adorava vederla felice, ma in quel momento gli occhi verdi cercavano qualcosa e Royce si girò, lasciandole andare la mano.
«Senti, io e Hadrian abbiamo accettato quel lavoro. Dobbiamo occuparcene stanotte, perciò ho bisogno di…».
«Sei uno strano uomo, Royce Melborn. Chissà se un giorno potrò dire di conoscerti veramente». Royce si fermò e in tono dolce mormorò: «Mi conosci di più di quanto dovrebbe essere consentito a una donna, più di quanto sia sicuro per entrambi».
Gwen tornò ad avvicinarglisi, le scarpe che scricchiolarono sul terreno gelato, gli occhi imploranti. «Stai attento, d’accordo?». «Come sempre».
Il mantello che si gonfiava al vento, Royce si allontanò. Gwen lo guardò finché non venne inghiottito dall’ombra e scomparve.”
Spero che questi pochi brani vi abbiano incuriositi abbastanza.
Il mondo di Elan
I lettori di Sullivan amano questi due personaggi creati dalla sua fantasia. E lui, attraverso i loro caratteri, le loro abilità e le loro avventure ha riempito migliaia di pagine e proposto un mondo fantastico: quello di Elan.
Ritornano a noi maghi, elfi, nani, guerrieri, mostri e tante epiche imprese che si muovono sul filo del surreale e dello scherzosamente realistico nonché denso di fascino e mistero.
Elan con i suoi pseudo-dei e la sua chiesa corrotta.
“Hadrian torse la bocca in una smorfia. «Hmm… è stato il primo imperatore e ha sconfitto gli elfi in una qualche guerra tanto tempo fa. Ma non so bene perché questo faccia di lui un dio». «A dire la verità, non lo è».
«Allora perché così tanta gente lo adora?». «Perché credono che Novron sia il figlio di Maribor, mandato ad aiutarci nella nostra ora più buia. Esistono sei divinità effettive.
Erebus è il padre di tutti gli dei e ha creato il mondo di Elan. Ha generato tre figli e una figlia. Il figlio maggiore, Ferrol, è il signore della magia e ha creato gli elfi. Il secondo figlio, Drome, è il signore degli artigiani e ha creati i nani. Il più giovane è Maribor e lui, ovviamente, ha creato l’uomo. È stata la figlia di Erebus, Muriel, a creare gli animali, gli uccelli e i pesci nel mare»….”
Ho già detto troppo. Non voglio aggiungere altro.
Posso solo dirvi che quando arriverete all’ultima pagina sarà difficile, come lo è stato per me, resistere alla tentazione di acquistare il secondo volume.
Sì, perché la storia continua ed i due ladri sono ormai personaggi di cui vogliamo sapere molto di più.
E allora… viva il fantasy ed i bravi scrittori!
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Ladri di spade (Theft of Swords) – il volume di oggi (libri 1 e 2)
- Sorge un impero (Rise of Empire) – il secondo volume della saga ‘The Riyria revelations’ (libri 3 e 4)
- Wintertide – La festa dell’inverno (Heir of Novron) – il terzo volume della saga, suddiviso in due parti nell’edizione italiana: Prima parte (libro 5)
- Percepliquis – La città nascosta (Heir of Novron) – il terzo volume della saga: Seconda parte (libro 6)
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