Lady Bird (2017) è il primo film da regista di Greta Gerwig, statunitense (classe 1983).
Greta Celeste Gerwig è nota come un’attrice, che dal suo esordio con ‘LOL’ (2006), ha interpretato, ad oggi, quasi 30 film. A partire dal 2008 si dedica anche alla sceneggiatura in collaborazione con Joe Swamberg che l’aveva diretta nel suo film di esordio. In questo secondo ruolo scrive ben sette sceneggiature che diventano film. L’ultima che si trasforma, sotto la sua stessa direzione, in un film pluripremiato è Lady Bird, il film di cui stiamo per parlare.
Lady Bird
Il successo di Lady Bird, frutto di un’ottima sceneggiatura ed una regia di livello molto elevato, è comunque anche strettamente legato all’eccezionale interpretazione di Saoirse Ronan, la giovane protagonista.
“In Lady Bird, Greta Gerwig si rivela un’audace nuova voce cinematografica con il suo debutto alla regia. Scavando sia l’umorismo che il pathos nel turbolento legame tra una madre e la figlia adolescente, Christine “Lady Bird” McPherson (Saoirse Ronan) combatte, ma è esattamente come la sua mamma selvaggiamente, profondamente ossessionata e volitiva (Laurie Metcalf). Un’infermiera che lavora instancabilmente per tenere a galla la sua famiglia dopo che il padre di Lady Bird (Tracy Letts) perde il suo lavoro.
Ambientato a Sacramento, in California, nel 2002, in un paesaggio economico americano in rapido cambiamento. Lady Bird è uno sguardo affascinante sulle relazioni che ci modellano, le convinzioni che ci definiscono e l’ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato casa.”
Poche righe schematiche, ma promettenti, dalla presentazione del sito di critica USA Rotten Tomatoes che ha ufficializzato un record. Il 99% di valutazioni positive da parte della critica e il 79% da parte del pubblico.
Saoirse Ronan
La ventiduenne attrice irlandese, attualmente cittadina americana, ha già al suo attivo una ventina di film per il grande schermo. Lady Bird è solo il quart’ultimo. Seguono a brevissima distanza temporale ‘On Chesil Beach’ (2017) per la regia di Dominic Cooke, ‘The Seagull’ (2018) diretto da Michael Mayer e ‘Mary Queen Of Scots’ (2018) sotto la guida di Josie Rourke.
I registi la vogliono. Candidature e premi fioccano in abbondanza. Soprattutto dopo il trionfale Lady Bird la strada maestra per la giovane attrice sembra ormai spalancata.
Solo per ricordare, Saoirse Ronan viene candidata all’Oscar come miglior attrice già nel 2008 (a soli 12 anni) per la sua partecipazione al film ‘Espiazione’. E poi due volte come Miglior attrice protagonista per ‘Brooklyn’ (2016) e ‘Lady Bird’ (2018). E, per quest’ultimo lavoro, riceverà meritatamente un Golden Globe 2018.
Greta Gerwig ‘realizzatrice’
In una lunga esternazione dedicata alla produzione di Lady Bird, (contenuti speciali del DVD della Universal) la regista Greta Gerwig ci racconta molti interessanti dettagli sulla esperienza sul set.
Le sue primissime dichiarazioni sono illuminanti.
“In francese i registi sono chiamati realizzatori. Regista significa mettere in ordine qualcosa che già esiste. ‘Realizzatore’ mi pare un termine più appropriato, perché il materiale non esiste e devi farlo apparire dal nulla. Esiste soltanto perché tu e le persone con cui lavori lo create.”
Prima di tutto sente in sé lo spirito di sceneggiatrice e anche qui c’è qualcosa di innovativo.
“Il film è ispirato ad episodi della mia vita, ma di solito parto da avvenimenti che mi riguardano che poi rapidamente prendono la loro direzione.
(Per Lady Bird) non trovo un altro modo di spiegarlo: Diciamo che niente di ciò che racconto è accaduto, però è tutto vero!”
Con queste idee nella mente Greta scrive l’intera sceneggiatura ma a quel punto scatta una molla.
“Quando ho terminato la prima stesura completa, ho capito che volevo girarlo io. Anche se ero una regista alle prime armi, lo consideravo un bambino di cui prendermi cura.
La scelta degli attori
Variegata, a dir poco. Saoirse Ronan arriva su consiglio del produttore Scott Rudin. Altri protagonisti principali come Laurie Metcalf (la madre) e Tracy Letts (il padre) sono attori professionisti noti alla neo regista.
I giovanissimi amici di Lady Bird Lucas Hedges, Timothée Chalamet e Beanie Feldstein sono il risultato di una attenta selezione.
Originaria della cittadina californiana di Sacramento, Greta Gerwig riscopre l’amore per la sua città e decide di ambientarvi la storia della giovanissima Christine.
Illuminante il dialogo nel film in cui la ragazza, alla domanda sul luogo di provenienza rivoltagli da terzi, risponde con la verità. E poi di fronte alla palese ignoranza dell’interlocutore sull’esistenza di un luogo chiamato Sacramento, si corregge con un più accomodante “San Francisco’.
Lo stile di regia
La dice lunga la dichiarazione dell’attrice protagonista che afferma:
“Greta è stata favolosa. Ci ha incoraggiati ed includere la nostra personalità nei personaggi. Non mi era mai capitato con nessun regista!”
Durante il lavoro la ‘realizzatrice’ offre il suo contributo alle interpretazioni con suggerimenti come questi.
“Se sbagliate non fermatevi. Capita a tutti di sbagliare. Lo trovo affascinante. Più rispetta la realtà, più il risultato sarà speciale. Non preoccupatevi degli errori. Io vi apprezzo per quello che siete… siete qui per quello.
E vi apprezzo tutti quanti. Qualunque cosa facciate andrà bene.”
Aggiunge Greta nella sua dichiarazione:
“Non volevo essere troppo invadente nel loro lavoro, perché un bravo attore deve avere in mano il personaggio. Era importante creare un perimetro entro il quale io non esistevo, uno spazio non più mio.”
Apprezzamenti analoghi e grande libertà di esprimere la propria visione creativa ai più importanti collaboratori.
Di Sam Levy che ha curato la fotografia ricorda: “Sam ha lavorato in tre film ai quali io ho partecipato. Gli ho chiesto di fare questo film perché adoro la sua visione del mondo.”
Analoghe autonomie ha offerto all’autore delle musiche Jon Brion ed alla costumista April Napier. E, se vedrete il film, potrete apprezzare la qualità del loro lavoro.
Solo storie d’amore
Lady Bird è il racconto di un’adolescenza in una cittadina americana (400 mila abitanti) ma è soprattutto un crocevia di diverse storie d’amore con Christine McPherson come epicentro.
Amore conflittuale tra figlia e madre. Sentimento tenero fra padre e figlia. Amicizia della combattiva Christine con i coetanei Danny, Kyle e Julie. Amore declinato in modi diversi ma sempre molto potente.
Ma non si può tralasciare quest’ultima dichiarazione della 24enne interprete che, come dice la locandina del film, non vede l’ora di ‘volare via’.
“La cosa più bella di partecipare a Lady Bird è stata osservare Greta al lavoro. Così come in tutti gli attori è vedere il vero amore reciproco.
E’ stato meraviglioso perché non in tutti i film succede!”
Bello, commovente, illuminante!
Il film propone una storia semplice di una crescita adolescenziale d’inizio millennio. In una America piena di contrasti e contraddizioni. Soprattutto dove il mondo reale, le restrizioni cattoliche e le convenzioni sociali si aggrovigliano con il desiderio di emancipazione dei giovani.
I risultati sono spesso devastanti e l’aspirazione di Christine di volare via trova uno ‘sbocco’ solo attraverso la parola più abusata del nostro tempo: l’amore.
Sbocco, e non prigione, perché chi l’amore lo offre e chi lo cerca trovano fortunatamente una contiguità di gesti e di linguaggio.
E’ l’essere umano in sé a vincere sconfiggendo l’ipocrisia che spesso impedisce anche il semplice respiro.
Christine Lady Bird ‘vola via’ e noi festeggiamo il suo volo.
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Il trailer di Lady Bird il film di oggi:
- Il DVD di Lady Bird (2017), diretto da Greta Gerwig:
- Il DVD di Brooklyn (2015) regia di John Crowley, candidatura all’Oscar per Saoirse Ronan:
- Il trailer di Frances Ha (2012) una grande Greta Gerwig attrice:
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