Un thriller ‘molto speciale’
L’ha considerato in questo modo anche la sua autrice quando ha deciso di allegare al titolo il seguente sottotitolo “Ogni storia ha due facce”, e le due facce sono quelle di Nick Dunne, il marito, e quella di Amy Elliot Dunne, la moglie. Ma le due facce sono anche le versioni dei fatti: verità o menzogna? Per scoprirlo diventa necessario leggere il libro o vedere il film (che aggiunge sulla locandina anche il titolo originale ‘Gone Girl’).
L’autrice è la statunitense Gillian Flynn che al momento dell’uscita di questo suo romanzo ha già in attivo altri due thriller “Sulla pelle” e “Nei luoghi oscuri”. Ma è questo terzo romanzo a promuoverla a celebrità internazionale. Edito in Italia dalla Rizzoli nel 2013, nella collezione BUR, trascina il lettore attraverso circa 450 pagine di suspence crescente.
La trama
Trascrivo integralmente le prime righe della presentazione:
“Amy e Nick si incontrano in una gelida sera di Gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lei è la ragazza perfetta, bella e spigliata. Lui ha uno sguardo sornione ed affascinante. Sono felici, li attende un futuro meraviglioso. Qualche anno dopo però tutto è cambiato: da Brooklyn sono finiti in uno sperduto angolo del Missouri, da giovani professionisti in carriera ora sono disoccupati alla deriva, lui proprietario di un bar, lei casalinga in una città di provincia. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. E le tracce di sangue ed i segni di colluttazione nel salotto di casa danno inizio alla vera storia del loro matrimonio. […]
La bravissima autrice apre il suo racconto con un incipit molto adatto alla storia che sta per raccontare: ‘L’amore é l’infinita mutevolezza del mondo; in esso s’intrecciano l’odio, le menzogne e persino l’omicidio: é l’inevitabile fioritura dei contrari, una rosa magnifica dal tenue sentore di sangue.’
Lo dice Tony Kushner, drammaturgo americano nella sua opera teatrale ‘The illusion’.
La struttura del libro
Anche la struttura del libro è molto particolare. Suddivisa in tre parti scherzosamente titolate. Prima parte: ‘Dove il ragazzo perde la ragazza’. Seconda parte: ‘Dove il ragazzo incontra la ragazza’. Ed infine la terza parte: ‘Dove il ragazzo ritrova la ragazza (o viceversa)’.
Con altrettanta originalità i capitoli si susseguono con perfetta simmetria, sempre in prima persona. Prima Nick e poi Amy per tutta la prima parte, e così nella seconda con un alternarsi di Amy e di Nick e similmente la terza. Nick e Amy, Amy e Nick in un’intrigante mescolanza di versioni dei fatti e di accuse e difese reciproche. La polizia è in difficoltà. Amy è sparita e Nick ne ha subito denunciato la scomparsa. Pochi indizi (o forse troppi!) ma tutti controversi. Chi è vittima e chi é carnefice? Amy non si trova: fuga, rapimento, suicidio, uxoricidio. o che altro ancora? Tutte le ipotesi sono sul campo. Ma dalle indagini e dai giorni che passano emergono squarci sempre più inquietanti sulla personalità del marito ed anche della moglie. Cosa nasconde una coppia che sembrava perfetta, ma che ora sembra intrisa di imbarazzanti segreti?
Diversi anche gli stili di scrittura per la narrazione di Amy e quella di Nick. Accortamente anche la traduzione italiana si avvale di due diverse voci: Francesco Graziosi, per le parole maschili di Nick, ed Isabella Zani, per la voce femminile di Amy.
Qualche esempio degli stili
Le prime parole nella parte del racconto intestato a Nick suonano così: “Quando penso a mia moglie penso sempre alla sua testa. Alla forma che ha, per cominciare. La prima volta che l’ho vista, é stata la sua nuca che ho notato, e nelle sue curve c’era qualcosa d’incantevole. Come un chicco di mais, duro e lucente, o un fossile nel greto di un fiume. La sua é quella che i vittoriani definirebbero ‘una testa dalle proporzioni squisite’, che lascia intuire la forma del cranio. La riconoscerei ovunque, quella testa. E ciò che contiene. […]’
La voce del racconto di Amy, tratta dal suo diario, ci appare invece con queste frasi, quasi infantili: “Lallero, lallà! Scrivo con stampato in faccia un grosso sorriso di orfanella adottata. Sono felice in modo imbarazzante, tipo l’adolescente di un fumetto, con la coda di cavallo, il telefono in mano e una nuvoletta sopra la testa che dice: Ho conosciuto un ragazzo!
Ma é successo davvero. E’ un fatto empiricamente assodato. Ho conosciuto un ragazzo, un tipo fantastico, bellissimo, spiritoso e in gamba. Fammi descrivere la scena… […]”
Penso di avervi dato l’idea. Ma non commettete l’errore di dare giudizi affrettati, come è successo al sottoscritto. Conoscevo la storia per aver già visto il film, e dopo i primi cinque o sei capitoli stavo maturando la decisione di non andare oltre nella lettura del libro. Sarebbe stato un grosso sbaglio! L’abile scrittrice ha cominciato a rivelarsi nei capitoli seguenti e mi ha trascinato, mio malgrado, sempre più intrigato fino al termine del romanzo.
Cosa aggiungere
“L’amore bugiardo” è un thriller coinvolgente e ben scritto. Anche il finale non conclude nulla. Perché lascia il lettore nel dubbio di chi sia realmente il vinto e chi il vincitore. Tutti e due vincenti o tutti due perdenti? Forse bisogna prima decidere da che parte si vuole stare. Quanti i sostenitori di Nick e quanti di Amy?
Le parole che ho trascritte non sono le conclusive ma ne sono il preludio. E’ Amy, che parla:
“Stiamo per diventare la più bella, straordinaria famiglia atomica del mondo. Dobbiamo solo mandarla avanti, e su questo Nick non ha ancora le idee perfettamente lucide. Stamattina mi accarezzava i capelli e mi chiedeva se avessi ancora bisogno di qualcosa, e io ho detto: ‘Santo cielo, Nick, perché sei così dolce con me?’.
Lui avrebbe dovuto rispondere: ‘Perché tu lo meriti. Perché io ti amo.” Invece ha detto… “
La risposta di Nick, la lascio ai lettori più curiosi. Anch’essa un thriller nel thriller. Che mi é piaciuto molto. Buona lettura.
Vedi anche:
“L’AMORE BUGIARDO – Gone Girl” per la regia di David Fincher – il film
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