E’ per me un vero piacere proporvi oggi la recensione del romanzo Legend firmato dalla bravissima Victoria Schwab.
La giovane autrice statunitense (33 anni) è molto popolare nei paesi di lingua inglese per i suoi romanzi rigorosamente Fantasy. Ma i suoi più importanti successi derivano dalla pubblicazione di alcune recenti opere molto apprezzate dai lettori più giovani e dalla critica letteraria d’oltre oceano.
In primissimo luogo troviamo il romanzo Vicious (2013) e poi, a partire da 2015 con la pubblicazione del primo volume della serie denominata Shades of Magic (Sfumature di magia). E, a quel punto, stabilizza la sua notorietà come la miglior autrice contemporanea del Fantasy Classico.
La serie, che è attualmente diventata una trilogia, è stata tradotta anche in italiano e pubblicata da Newton Compton Editori. Legend, il nostro libro di oggi (Titolo originale ‘A Gathering of Shadows’) esce negli States nel 2016. E’ il secondo volume della serie, ma può essere tranquillamente letto in modo autonomo.
La pubblicazione italiana è invece del 2018 e si avvale della traduzione di Clara Serretta e di Angela Ricci.
Altre notizie sull’attività letteraria della Schwab, che pur essendo recente è piuttosto corposa, le potete scoprire attraverso il prossimo link che porta direttamente alla pagina di Wikipedia a lei dedicata. (In inglese).
La storia
“Imperdibile!” e “Una gemma!” sono due sintetiche valutazioni critiche riportate sulla copertina rossa, bianca e nera dell’edizione italiana che troviamo in libreria o in Ebook.
Eccovi la sinossi delle 509 pagine di Legend.
“Dopo la Notte Nera, una nuova minaccia incombe su Londra Grigia, Londra Bianca e Londra Rossa.
Sono passati quattro mesi da quando Kell ha trovato la pietra nera. Quattro mesi da quando ha incrociato il suo cammino con quello di Delilah, Rhy è stato ferito e i terribili gemelli Dane sono stati sconfitti. Ma, soprattutto, quattro mesi da quando la terra ha inghiottito il corpo di Holland insieme alla pietra, trascinandoli per sempre a Londra Nera.
Le vite di Rhy e Kell ora sono indissolubilmente legate: se Kell muore, muore anche Rhy. Di notte, gli incubi perseguitano Kell con le immagini vivide degli eventi magici che si sono susseguiti e con il ricordo di Lila, sparita come era sua intenzione sin dall’inizio.
Intanto, mentre a Londra Rossa fervono i preparativi per i Giochi degli Elementi, una competizione magica internazionale, un’altra Londra si sta lentamente risvegliando. Come un’ombra che, invece di dissolversi al mattino, accresce la sua oscurità, Londra Nera sta nuovamente interferendo con l’equilibrio magico. E per ripristinare l’ordine è necessario che un’altra Londra cada…”
E qui appaiono, fin da subito anche Kell e Delilah. Due personaggi chiave della trilogia che, in questa seconda tappa della loro lunga avventura, conosceremo molto bene!
L’inizio di Legend
“Magia e mago devono essere in equilibrio.
La magia in sé è caos. Il mago deve essere calmo.
Un io spaccato è un misero custode del potere,
poiché perde potere da ogni crepa senza concentrazione né misura. “
Tieren Serense, primo sacerdote del santuario di Londra
Con questo incipit decisamente ‘fantasy’ Legend introduce il romanzo lasciando spazio alla narrazione vera e propria.
Eccovi alcuni paragrafi del Capitolo 1.
“Mare arnesiano
Delilah Bard aveva un certo talento per cacciarsi nei guai.
Aveva sempre pensato che fosse meglio così, anziché aspettare che i guai trovassero lei, ma adesso, mentre galleggiava nell’oceano su un gozzo a due posti senza remi, senza terra in vista e senza niente di niente, a parte le corde che aveva intorno ai polsi, iniziava a ripensarci.
Sopra di lei la notte era senza luna, il mare e il cielo riflettevano l’uno nell’altro l’oscurità stellata; solo lo sciabordio dell’acqua sotto quella barca dondolante permetteva di distinguere il sopra dal sotto. Di solito, quel riflesso infinito faceva sentire Lila come in bilico al centro dell’Universo.
Ma quella notte, alla deriva, aveva solo voglia di urlare.
Invece lanciò un’occhiata allo sfavillio di luci lontane: la sfumatura rossastra era l’unico particolare che distingueva le lanterne dell’imbarcazione dalle stelle. E guardò la barca – la sua barca – allontanarsi lenta, ma inesorabile. Il panico le strinse la gola, ma lei restò vigile.
“Mi chiamo Delilah Bard”, pensò mentre le corde le laceravano la pelle. “Sono una ladra e una piratessa e una viaggiatrice. Ho messo piede in tre mondi diversi e sono sopravvissuta. Ho versato sangue di re e ho tenuto la magia tra le mani. Neanche una nave piena di uomini è in grado di fare quello che so fare io. Non ho bisogno di nessuno di voi. […] ”
La struttura del libro
Legend è un romanzo ben strutturato. Suddiviso in dieci parti, ciascuna delle quali si risuddivide in capitoli relativamente brevi (5 – 8 pagine per capitolo). Il numero dei capitoli di ogni parte varia da un minimo di 5 ad un massimo di 9.
Questa modalità consente una lettura particolarmente scorrevole nonostante la frequente alternanza degli scenari, protagonisti e sviluppo temporale della storia. Per un totale di 60 capitoli.
Non mancano nel libro alcuni espedienti linguistici inseriti ad arte per ampliare l’alone di mistero dell’ambientazione fantastica di cui tutto il romanzo è permeato. Eccovi un esempio.
” […] Ma le loro espressioni si addolcirono quando Rhy proseguì.
«Glad-ach!», disse, rivolgendosi ai veskani.
«Anagh cael tach». E poi, con la stessa fluidità, passò nella lingua serpentina di Faro. «Sasors noran amurs».
Lasciò affievolire le parole, gustandosi la reazione della folla. Rhy era sempre stato portato per le lingue. Era ora che mettesse a frutto quel talento. […]”
Ma nel romanzo Legend, la vera protagonista è la ‘magia’.
Magia declinata in tutte le sue possibili forme ed interpretazioni. Che avvince e permea le azioni dei suoi principali protagonisti.
Magia che diventa fine e strumento e che assume forme sempre nuove e diverse.
Talvolta evanescente ed altre volte terribilmente tangibile.
Il romanzo comincia a proporcela ben presto. Eccola verso l’inizio.
Magia
“Kell scrutò la porta finché non trovò il simbolo che stava cercando: una stella composta da tre linee che si intersecavano.
Quel marchio aveva ricordi propri, un vecchio re nella cella di una stanza, le dita nodose incurvate attorno a una moneta rossa mentre mormorava qualcosa sulla scomparsa della magia.
Kell estrasse il pugnale da sotto il risvolto del cappotto, e sfiorò il polso. Sgorgò del sangue, ricco e rosso, lui tamponò il taglio e disegnò il marchio fresco. Quando ebbe finito, premette la mano contro il simbolo e disse: «As Tascen». “Trasferimento”.
E poi fece un passo avanti.
Il mondo si ammorbidì e si deformò intorno alla sua mano, e lui passò dall’alcova buia alla luce del sole, nitida e luminosa abbastanza da rinvigorire il dolore assopito dietro i suoi occhi. Kell non era più nella sua biblioteca di fortuna, ma in piedi in un cortile ben arredato. Non era a Londra Grigia, non ancora, ma nel giardino di un ostra in un elegante villaggio chiamato Disan, famoso non per i suoi begli alberi da frutto o per le statue di vetro, ma perché occupava lo stesso terreno a Londra Rossa che il castello di Windsor occupava in quella Grigia.
Lo stesso identico terreno.
La magia di viaggio funzionava solo in due modi. Kell poteva trasferirsi fra due posti diversi in uno stesso mondo, o viaggiare nello stesso posto fra due mondi diversi. E poiché il re inglese risiedeva a Windsor, che stava fuori dalla città di Londra, egli doveva prima fare visita al giardino dell’ostra Paveron. Quella di Kell era una navigazione intelligente… non che tutti conoscessero a sufficienza la magia Antari per apprezzarla. […]”
La fantasia dell’autrice di Legend è particolarmente ricca. E le sorprese sono continue.
Lila e Kell
“Lila canticchiava mentre camminava nel ventre della nave. Infilò una mano in tasca, le dita chiuse intorno al frammento di pietra bianca che teneva lì.
Un promemoria.
Era tardi, e la Pinnacolo Notturno si era allontanata dai resti della Ladro di Rame. I tredici pirati che lei non aveva ucciso si sarebbero svegliati presto, solo per trovare il loro capitano morto e la loro nave saccheggiata. Poteva andare peggio; avrebbero potuto svegliarsi con la gola tagliata. Ma Alucard aveva preferito tenere in vita i pirati, sostenendo che lasciare libere le prede rendeva i mari più interessanti.
Lila sentiva un piacevole calduccio in tutto il corpo, dovuto al vino e alla buona compagnia, e mentre la nave ondeggiava dolcemente sotto i suoi piedi, l’aria del mare le avvolgeva le spalle e le onde mormoravano il loro canto – quella ninnananna che aveva desiderato così a lungo – Lila comprese di essere felice.
Una voce sibilò nel suo orecchio.
Vattene.” […]
Le fiamme si diffusero finché non coprirono le lame dall’impugnatura alla punta, bruciando di una luce dorata.
Questo non l’aveva visto fare a nessuno.
Cosa sono io? Sono unica nel mio genere.
Dicevano lo stesso di Kell.
Il messaggero rosso.
Il principe dall’occhio nero.
L’ultimo Antari.
Ma mentre faceva roteare i coltelli infuocati fra le dita, non poteva evitare di chiedersi…
Erano davvero unici nel loro genere, o no?
Disegnò nell’aria un arco di fuoco, osservando con meraviglia la scia di luce simile alla coda di una stella cometa, e le tornò in mente la sensazione degli occhi di lui su di lei mentre se ne andava via. In attesa. Lila sorrise al ricordo. Non aveva dubbi che le loro strade si sarebbero di nuovo incrociate.
E quando sarebbe accaduto, gli avrebbe mostrato quello che sapeva fare.”
Rivalità? Attrazione? Amore?
Domande e risposte
Intervista alla scrittrice, dal sito ‘bookriot.com’ del 13 maggio 2019 firmata da Leah Rachel von Essen.
D: – Come hai sentito che il tuo lavoro si stava sviluppando con te o che tu stavi crescendo grazie al tuo lavoro?
R: – Non ho mai avuto una relazione felice con la creatività. Mi sento sempre inadeguata al compito, ma mi sono sentita rassicurare dalle risposte positive dei miei lettori.
Ho scoperto che più mi appoggiavo alla mia narrativa autentica, più cresceva il consenso dei miei lettori. E ciò mi invita a dire “Cercherò di esprimere il mio io più vero” e sentire che il mio pubblico risponde: “Ci piace. Ci piace molto.”
Perché allora, ogni volta che scrivo un libro, so che un segmento dei miei lettori lo abbraccerà anche se non è il loro preferito, abbraccerà il fatto che mi metto sempre in gioco. Cerco sempre di crescere come scrittore, in ogni nuova storia.
D: – Come stai crescendo scrivendo Addie LaRue (il prossimo romanzo)
R: – Mi concedo una sfida per ogni libro. Con Vicious, volevo vedere se potevo scrivere un libro senza eroi, e comunque rendere il lettore appassionato per qualcuno. Con A Gathering of Shadows, (Legend) – il secondo libro della serie Shades of Magic, – volevo vedere se potevo scrivere un sequel che non sembrasse un libro ponte tra il primo e il terzo libro. Ma che contenesse nuove sue sfide e una struttura narrativa originale.
Con Addie LaRue, è un po ‘di tutto. È probabilmente la tematica più difficile che abbia mai scritto. […]
L’idea centrale di questo libro l’ho concepita otto anni fa e ho aspettato quasi sei di quegli otto anni per sentirmi pronta alla stesura.
Quindi ora che lo sto scrivendo, mi sta entusiasmando, perché sento finalmente ciò che prima mi mancava.”
In Legend conosciamo ben quattro versioni di Londra
Le descrive benissimo Holly Root sul sito ‘www.publishersweekly.com’
“La Schwab ha costruito una geniale serie di nidificanti Londre alternative in questa saga Fantasy così ben concepita e realizzata.
C’è la Londra Grigia, ambientata nell’era Regency del nostro mondo conosciuto; poi la Londra Rossa, dove la magia fiorisce insieme alla popolazione; e La Londra Bianca, dove una disperata lotta per controllare la magia ha dissanguato la città e la sua gente. Nessuno parla della Londra Nera, consumata dalla magia e presumibilmente distrutta.
Kell, fratello adottivo del principe della Londra Rossa e uno dei pochi Antari, che può viaggiare tra i mondi, è un emissario reale e un collezionista di manufatti proibiti provenienti dalle altre Londre.
Quando Kell viene indotto a portare nella Londra Rossa un pericoloso artefatto della Londra Nera, si imbatte con la ladra grigia travestita Lila Bard, una ragazza con una lingua molto veloce e un particolare senso dell’onore. […]”
Mi fermo qui sperando di avervi incuriositi abbastanza.
Dopo tanto tempo un ottimo Fantasy classico che ci immerge piacevolmente in una ambientazione innovativa assolutamente superiore ai soliti schemi.
Io ho appena comprato anche Magic il primo volume della saga. Vi informo infine che l’autrice sta attualmente collaborando con la Sony Pictures alla stesura della sceneggiatura per il film tratto da questo suo primo romanzo della serie.
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Legend (A Gathering of Shadows) – Il libro di oggi
- Magic (A Darker Shade of Magic) – Il primo volume della serie.
- Dark (A Conjuring of Light) – Il terzo volume della serie.
Ed ora due video YouTube che ci offrono alcune interpretazioni dell’intera Saga e dei suoi personaggi
- Video – A Darker Shade of Magic Trailer
- Video – A Darker Shade of Magic Characters Theme Songs
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