La storia
Devo ammettere che alla fine sto smentendo la mia definizione di lettore incallito, perché anche questa volta ad attrarmi è stato il titolo del film. “Il Paradiso per davvero” letto su una lista di novità in uscita mi aveva particolarmente incuriosito. Al libro di Todd Burpo e Lynn Vincent sono arrivato solo molto tempo dopo.
Ed ecco cosa ho scoperto. “La mattina del 5 marzo 2003 il piccolo Colton Burpo, che non ha ancora compiuto quattro anni, entra in sala operatoria per essere sottoposto con urgenza a un intervento delicatissimo. Ha l’appendice perforata e gli errori commessi dai medici prima di arrivare alla diagnosi corretta non lasciano molte speranze. Todd, il padre, si ritira a pregare in una stanzetta dell’ospedale, mentre la mamma, Sonja, cerca conforto al telefono nelle parole dei parenti e degli amici più stretti. La tensione è altissima, per tre lunghissimi minuti i medici «perdono» Colton. Ma come per miracolo l’esito dell’operazione è positivo e il bambino guarisce perfettamente. Passeranno anni prima che i genitori attoniti si trovino ad ascoltare i racconti, del tutto spontanei e tranquilli, di ciò che Colton ha visto in quei tre minuti e dell’incredibile viaggio che ha compiuto, fino al Paradiso e ritorno. […]
In questo libro è suo padre, Todd, a raccontarci la storia di una famiglia normale toccata da un’esperienza straordinaria. Ma la voce che ci resta davvero nel cuore è quella di Colton, che con le sue parole semplici e piene di vita ricorda momenti indimenticabili che hanno già emozionato milioni di lettori. Il Paradiso per davvero, pubblicato negli Stati Uniti da un piccolo editore, si è diffuso grazie al passaparola e da mesi occupa il primo posto delle classifiche dei libri più venduti.”
Queste sono le parole che introducono la versione italiana del libro testimonianza, edito da Rizzoli nel 2011, un anno dopo dell’edizione originale americana, diventata subito un bestseller e che nell’ottobre del 2014 aveva raggiunto già il picco dei 10 milioni di copie nella sola edizione inglese. Tradotto in 27 lingue attraverso il passaparola si è rapidamente diffuso in tutto il mondo.
Il libro e gli autori
“Il Paradiso per davvero” – “Heaven is for real” nell’edizione originale – è un libro di 230 pagine.
Todd Burpo è il pastore della Crossroads Wesleyan Church di Imperial, Nebraska (popolazione nel 2008: 1762 abitanti). La domenica i suoi sermoni vengono trasmessi dalla radio locale.
Lynn Vincent è una scrittrice americana che ha collaborato con il padre del piccolo Colton nella stesura del libro.
L’uscita del libro ha prodotto reazioni discordanti tanto nel mondo cristiano che fra i non cristiani e ciò non deve sorprendere.
Lo scrittore e giornalista italiano Antonio Socci sul suo blog “antoniosocci.com” ha scritto nel 2014 un interessante commento dal titolo “La storia del bambino che è stato in braccio a Gesù”. Nel corso del lungo articolo in cui parla del libro di Burpo ma anche del proprio saggio “Tornati dall’Aldilà”, Socci afferma, parlando di queste esperienze:
“[…] E’ quello che – con un linguaggio giornalistico – ho chiamato ‘la prova scientifica dell’esistenza dell’anima’. Questi stessi studiosi, con le loro analisi scientifiche, concludono che non si possono spiegare queste esperienze se non ricorrendo alla trascendenza.
Mi sono imbattuto personalmente in questo mistero con la vicenda di mia figlia e mi sono reso conto, dopo aver pubblicato il mio libro, che tanto grande è l’interesse popolare, della gente comune, quanto impossibile è in Italia una discussione sui giornali (o in altre sedi) fra intellettuali o studiosi su questi fenomeni. C’è letteralmente paura di guardare la realtà. La nostra è una cultura dello struzzo, quello che mette la testa dentro la sabbia per non vedere qualcosa che non vuole vedere…”
Vi consiglio, se siete interessati all’argomento, la lettura dell’intero articolo.
Le esperienze di NDE (Near Death Experience)
Di esperienze ai confini della morte si tende a parlare poco. In un’intervista di Stefano Lorenzetto allo stesso Socci pubblicato sul sito online “ilgiornale.it” il 06/04/2014 il giornalista dichiara:
«Quando la sorte mi ha costretto a occuparmene, sono rimasto sbalordito dai numeri: si calcola che circa il 5 per cento della popolazione mondiale abbia avuto una NDE. Quindi 3 milioni di persone soltanto in Italia. Il sondaggio l’ha svolto la Gallup, il più antico e autorevole istituto di statistica statunitense. Io stesso, nella ristretta cerchia d’una ventina di amici, ho scoperto cinque casi, tre dei quali sono riportati nel libro».
La lettura del “Paradiso per davvero” mi ha profondamente emozionato. Io sono credente ma le parole infantili eppure tanto concrete del piccolo Colton, quattro anni, quando riferisce del suo viaggio in Paradiso mi hanno provocato un sentimento inaspettato.
Difficile da spiegare. Mi sono fatto alcune domande simili alla riflessione che fa dire al padre Todd nel libro:
“Che cos’è l’umiltà di un bambino? Non si tratta di mancanza di intelligenza, bensì di mancanza di malizia. Significa non avere piani prestabiliti. È lo stato di grazia che ci appartiene nel prezioso, fugace momento in cui non abbiamo ancora accumulato abbastanza orgoglio o importanza per preoccuparci di ciò che pensano gli altri. […] In sintesi, è la chiave per entrare in Paradiso. E non va confusa con l’ignoranza. Anzi, è esattamente l’opposto: è l’onestà intellettuale di accettare la realtà per come è, e di chiamare le cose con il loro nome anche quando è difficile farlo.”
Ed io attraverso la lettura di questa testimonianza mi sono sentito come il padre del bimbo. Un conto è la fede, la volontà di credere. Altra cosa è la fiducia assoluta in qualcuno che non sa e non può mentire, come un bambino piccolo, quando racconta candidamente ciò che ha visto e vissuto.
Concludendo
Parlare del libro in termini di qualità letterarie è certamente inappropriato. La qualità della scrittura è assicurata dalla professionalità di Lynn Vincent per la stesura originale e dal team dei tre traduttori Francesco Antoni, Elena Contini e Cecilia Montani per la versione italiana.
Il valore del libro risiede invece nei suoi contenuti e nella accettazione o meno della testimonianza che si propone di divulgare. Sono sole 230 pagine e la lettura è molto scorrevole. Il mio consiglio è quello di leggerlo.
Le conclusioni di ogni lettore sono tutte legittime. Si può credere o non credere in questa testimonianza. La fede è prima di tutto una libera scelta. Io comunque sono felice di aver letto la storia di Colton Burpo!
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