Proprio questa settimana ho rimesso mano alla tastiera per pianificare un romanzo, il mio nuovo romanzo che sta incominciando a prendere vita. E mi capirete se vi dico che, in quanto amministratore di questo spazio del web, ho avuto subito la necessità di esprimere i miei pensieri e la mia esperienza a riguardo in un articolo
Perché ora i pensieri viaggiano veloci, le mani scorrono, e ricomincia quell’incrocio tra piacere e tormento. Fatto di profonde riflessioni e geometrie letterarie, che insieme danno vita alle fondamenta di una storia. Ed è bene secondo me condividerli a caldo, come si dice in questi casi.
Ma partiamo dal principio…
Per me pianificare un libro, detto nella maniera più diretta possibile, è semplicemente essenziale. Non per motivi romantici o per un qualsivoglia vezzo letterario, ma per motivi pratici. Motivi che riguardano il tempo che questa pratica riesce a farmi risparmiare, all’ordine che si crea preciso nella mia mente e alla tranquillità che riesce ad infondermi la consapevolezza di avere la storia già pronta e ben delineata.
Sono consapevole che per molti questo sistema possa sembrare non strettamente necessario o addirittura un nemico dell’estro artistico. O che alcuni fortunati e, soprattutto, talentuosi scrittori semplicemente non necessitano a priori di questo aiuto per scrivere le proprie opere. Ma per me non è così, io necessito e, sono sincero, amo pianificare le mie storie. Amo fare ricerche, rifletterci fino alla noia e vedere tutti i capitoli posizionati con ordine nel Pc, pronti per essere riempiti di parole.
E’ una pratica che ho trovato fondamentale nell’iniziale stesura e organizzazione, per esempio, della mia trilogia. Per un progetto del genere la sua accurata pianificazione si è rivelata essenziale per non incappare in inutili intoppi. E gli ho dedicato, come sto facendo adesso per questo secondo capitolo, il giusto tempo. Un tempo che, per assurdo, può superare anche quello della stesura vera e propria del romanzo.
Ma come faccio quindi io, nella pratica, a pianificare un romanzo?
Forse ve lo starete chiedendo, o forse no ( io spero nella prima ) e la risposta, almeno nel mio caso, è racchiusa in 5 passi fondamentali disposti in ordine cronologico:
- La ricerca delle informazioni
- La prima bozza della trama
- Il brainstorming dei capitoli
- L’individuazione dei capitoli chiave
- La stesura pratica dell’idea
Ma analizziamo, senza buttare là altri numeri e parole vane, nello specifico questi passaggi che vi consiglio per pianificare un romanzo.
La ricerca delle informazioni
Mi piacerebbe dire che le mie ricerche, prevalentemente storiche, si sviluppino nei meandri di una segreta biblioteca carica di antichi manoscritti e mistero. E forse già mi vedete lì, immerso a capo chino nella lettura di un pesante tomo, illuminato dalla sola luce di una candela. E invece no, mi dispiace deludervi ( anche se ammetto mi piacerebbe da morire fosse vero ).
Con l’avvento della tecnologia e nella vastità delle notizie che internet ormai sa offrire, è possibile trovare qualsiasi tipo di informazione. Certo, è un lavoro meticoloso ed estenuante perché non sempre tutte le notizie, intendo quelle più dettagliate e interessanti, si trovano semplicemente visitando Wikipedia. Quest’ultima è sicuramente una dei miei più fidati alleati, ma per trovare quelle informazioni che secondo me possono fare la differenza in una storia, particolari che possono determinare la sua originalità e qualità, bisogna scavare più a fondo. Bisogna scavare senza sosta, leggere notizie sperdute e dimenticate nei meandri di vecchi siti web ( e qui torniamo all’atmosfera della biblioteca, forse, diciamo una biblioteca 2.0 ). E vi posso assicurare che, con una giusta dose di pazienza, alla fine qualcosa viene sempre fuori.
Per me la ricerca è uno dei passaggi più importanti per pianificare un romanzo. E non vi fermate al fatto che ho esposto soltanto la fonte internet. Se ne avete la possibilità leggete, chiedete e informatevi attraverso fonti dirette. Perché anche io, appena ne avrò la possibilità, lo farò sicuramente.
La prima bozza della trama
Dico prima bozza per il semplice motivo che sono consapevole, per esperienza diretta, che la prima trama alla quale uno pensa non sarà mai uguale alla trama finale del nostro romanzo.
La storia in corso d’opera può mutare ed è legittimo e giusto che questo avvenga affinché il lato artistico della scrittura possa uscire fuori. Ma è altrettanto certo che un idea iniziale ci vuole. Un idea alla quale ancorare i nostri pensieri e che possa essere di aiuto soprattutto per la nostra pianificazione agli albori.
Poi quello che ne sarà della nostra trama iniziale durante la stesura del romanzo chi lo sa. A me piace pensare di averla sempre lì, a disposizione come un rifugio sicuro. La casetta in mezzo al bosco ricoperta di edera e con il leggero fumo che esce dal comignolo della mia fantasia.
Il brainstorming dei capitoli
Per chi non conoscesse il brainstorming questo non è altro che un metodo creativo per far emergere le idee. Normalmente è un attività da fare in gruppo, ma nel mio caso io provo a cimentarmi in un assalto mentale ( la sua definizione letteraria ) solitario.
Nella pratica dispongo le mie idee in una lavagna di legno ( finemente costruita con le mie mani, un opera di falegnameria indegna ma efficace ) scrivendole in dei semplici post-it. Queste idee si susseguono ed evolvono fino a che non diventano bozze di singoli capitoli.
A questo punto mi basta solo iniziare ad ordinare in successione i post-it fino a che non incomincia a delinearsi l’ordine cronologico dei capitoli stessi all’interno della storia sulla mia lavagna. O perlomeno potrebbe venire fuori una bozza concreta di quello che sarà… semplice no?
L’individuazione dei capitoli chiave
Quando ho parlato di brainstorming e di un idea della successione cronologia dei capitoli, ho detto che questa appunto rappresenta una bozza dei singoli capitoli. Questo perché credo che sia lecito considerare che la maggior parte di questi capitoli possano cambiare la loro disposizione o addirittura il loro contenuto in corso d’opera. Ma per me questo non succede con i capitoli chiave.
I capitoli chiave sono quella manciata di eletti sui quali poggerà la nostra storia. Gli Spartani nelle Termopili del nostro racconto ( scusate il riferimento, non ho saputo resistere ). Nella pratica imprescindibili, per me, quando si deve pianificare un romanzo. Pensati per essere i più importanti, quei classici capitoli nei quali la nostra storia spicca il volo e gli avvenimenti chiave della trama si sviluppano.
Non vi è, almeno per me, una regola precisa per la disposizione di questi capitoli nella successione finale. L’importante è trovarli, renderli un punto fermo della nostra storia e lasciare che tutto il resto gli possa girare intorno senza intaccarli.
La stesura pratica dell’idea
Siamo arrivati alla fine delle 5 fasi che io reputo fondamentali quando si deve pianificare un romanzo.
Arrivati a questo punto mi sembra scontato dire che la nostra storia potrebbe essere qualcosa di più di una vaga idea. Ormai ricca di idee, punti fermi, informazioni e una giusta dose di ispirazione potrebbe essere pronta per essere scritta. Per iniziare a far scorrere le nostre dita su una tastiera, su un foglio bianco, con penna o piuma e calamaio ( e qui torniamo alla biblioteca… è più forte di me )
Manca solo di riordinare il tutto, di mettere ordine tra le preziose idee che la nostra estenuante pianificazione ha creato.
Nel mio caso io mi affido ad un ottimo programma di scrittura ( che vi svelerò prossimamente in una recensione poiché veramente merita di essere considerato ). Un programma pensato appositamente per gli scrittori. Che mi permette di inserire i miei capitoli e sottocapitoli in successione, ognuno con la sua breve sinossi. Ma soprattutto mi permette di descriverli uno ad uno e di poterli spostare, di cambiare il loro ordine a mio piacimento. Poi inserisco anche le fonti delle mie ricerche per averle sempre a portata di mano. E infine creo alcune pagine contenenti le descrizione dei personaggi principali ( questo per non rischiare di ritrovarmi capelli o occhi di un personaggio che cambiano colore da un capitolo all’altro ).
Naturalmente qualsiasi altro mezzo potrebbe essere valido per questa causa, per riordinare le nostre idee nella pratica ( anche se dubito possano essere funzionali come il programma che ho citato) . Può andare bene anche continuare con un approccio “analogico” attraverso i post-it, o creare una serie di cartelle o file Word da tenere bene organizzati sulla scrivania del Pc. Il principio è quello semplicemente di fare in modo di riordinare in questo ultimo passo tutte le informazioni accumulate nei passaggi precedenti… e poter finalmente iniziare a scrivere.
In conclusione
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e che possa essere stato, anche solo in minima parte, di aiuto nella realizzazione del vostro progetto letterario, qualunque esso sia. Inteso come un aiuto pratico o di semplice ispirazione per riuscire a pianificare un romanzo.
E come sempre voglio dire che i concetti espressi in questo articolo, non sono perle di saggezza elargite da un sommo esperto di letteratura, ma riflessioni scaturite dall’esperienza pratica di uno scrittore come voi. Uno scrittore freelance che ama la scrittura e tutto quello che gira intorno a questa meravigliosa avventura.
Di cose da dire ne avrei così tante ancora, ma penso che le risparmierò per il mio prossimo articolo di “Scrivi il tuo libro”. Restate sintonizzati… e alla prossima!
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