Arrival è il mio suggerimento cinematografico di questa settimana. Da tempo pensavo di recensire un altro film di fantascienza. E a questo fine avevo acquistato due DVD usciti da poco sull’argomento: ‘Passengers’ e ‘Arrival’. Istintivamente ho deciso di recensire il secondo.
“Arrival è un interessante thriller di fantascienza diretto dall’acclamato regista Denis Villeneuve. Quando una misteriosa astronave aliena atterra sul globo, il colonnello Weber forma una squadra di truppe scelte, includendo l’esperta linguista Louise Banks e il medico Ian Donnelly, per indagare.
Mentre l’umanità è sull’orlo di una guerra mondiale, la Banks, insieme al resto della squadra, ingaggia una corsa contro il tempo per cercare delle risposte. E, dopo un colpo di scena inaspettato, decide di correre un rischio che può mettere a repentaglio non solo la sua vita, ma la sopravvivenza dell’umanità.”
Il DVD della Sony reca questa introduzione. Ampiamente sufficiente per confermare il mio istinto iniziale.
L’ispirazione
All’interno del suo libro di racconti “Stories Of Your Life”, lo scrittore statunitense Ted Chiang inserisce un racconto dallo stesso titolo: ‘Storia della tua vita”. L’idea di trasformare il racconto fantascientifico in un film parte dal 2012 quando la FilmNation Entertainment si interessa alla singolare sceneggiatura preparata da Heric Heisserer. Noto per i suoi successi come sceneggiatore: ‘La cosa’, ‘Final Destination 5’, e come regista: ‘Hours’ (2013) e ‘Lights Out – Terrore nel buio’ ( 2016).
L’idea del film rimane in stand by finché, due anni dopo (2014), il produttore iniziale affiancato dalla Lava Bears Film rende esecutivo il progetto affidando la regia a Denis Villeneuve. La Paramount annuncia che ne curerà la distribuzione e la data di uscita viene fissata per il 2016.
Si parte
La macchina si mette in moto. Cast e location sono messe a punto ed il primo ciak sul set è datato 7 giugno 2015 a Montreal in Canada.
E qui il titolo previsto Story of Your Life si trasforma definitivamente in Arrival.
Il 2 settembre 2016 Arrival debutta in concorso alla 73a Mostra del cinema di Venezia, candidandosi per il Leone d’oro. Riceverà nel 2017 il premio Oscar per il miglior montaggio sonoro (Sylvain Bellemare).
Di Denis Villeneuve ho parlato nella recensione di ‘Blade Runner 2049’. Oggi aggiungo un’ulteriore conferma delle sue qualità.
Alla scoperta della lingua perfetta
Curiosando sul web a proposito dell’ idea ispiratrice ho scoperto alcune cose molto interessanti.
Sul sito ‘cicap.org’ – il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP) – ho trovato, in un articolo dell’aprile 2003, un’intervista di Emiliano Farinella allo scrittore Ted Chiang autore del libro.
Alla domanda: ‘Quali sono I temi più importanti delle sue storie?’ risponde:
“Non sono sempre stato conscio di ciò, ma recentemente mi sono reso conto che molti dei miei lavori si occupano più o meno direttamente del tema della ricerca della lingua perfetta. Umberto Eco, nel suo libro “La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea” si occupa di questo tema descrivendo quanta e quale ricerca ci sia stata nel corso della storia di un linguaggio che fosse perfetto veicolo per l’espressione del pensiero umano.
Nei linguaggi reali la relazione tra la parola e quello che essa esprime è arbitrario, in una linguaggio perfetto, invece, la relazione sarebbe naturale, intrinseca e inequivocabile. In certi momenti della storia si è pensato che Adamo nell’Eden parlasse una lingua perfetta. Più tardi qualcuno ipotizzò che il linguaggio perfetto potesse essere pittorico, basato su geroglifici o ideogrammi, qualcun altro pensò invece che la natura di questo linguaggio dovesse essere matematica.
Adesso siamo perfettamente consapevoli che nessuno tra questi linguaggi possa essere definito “perfetto”, e che qualche cosa come una “lingua perfetta” non possa esistere, a partire dalla considerazione che nella definizione di linguaggio c’è un’arbitraria relazione tra significato e significante. Ma nonostante ciò trovo l’idea stimolante e per questo ripercorre sotto vari aspetti in tutte le mie storie.”
Perché questo singolare film dal titolo Arrival tratta proprio di qualcosa che può dare sostanza a questa ricerca ancora senza risposta.
Un film insolito ed innovativo
Arrival ha un decorso abbastanza sorprendente. Quasi niente di questi alieni corrisponde a ciò che abbiamo spesso immaginato per gli esseri che appartengono ad altri mondi.
Tradurre in film qualcosa che deve andare oltre alla nostra immaginazione risulta piuttosto arduo. Il team che ha lavorato sul progetto si è posto questa sfida con risultati, a mio parere, decisamente sorprendenti.
Il premio Oscar al montaggio sonoro rappresenta uno degli indicatori del risultato di questo lavoro.
Come quasi sempre i DVD o i Blu Ray sono arricchiti da contenuti speciali. Se avrete voglia di arricchire la vostra filmoteca vi raccomando di non trascurare la visione dei contenuti speciali di Arrival.
Qualche accenno al riguardo
Il suono in Arrival ha un’importanza particolare. Ecco cosa dicono il regista e Sylvain Bellemare che ha meritatamente ricevuto l’Oscar per questo suo lavoro.
“Mi serviva qualcuno che trattasse il suono con una certa dose di follia: Così ho trovato un uomo folle.
L’approccio è minimalista: (in certi casi) il suono più potente è il silenzio. Niente suoni artificiali… volevamo qualcosa di totalmente naturale, un suono organico direi.” E’ Villeneuve che parla.
La risposta del ‘folle’ Bellemare é conseguente: “Tratto il suono come fosse un personaggio. Per me il suono è un personaggio, un linguaggio. Perciò dobbiamo pensare che quel personaggio abbia un significato, un cervello, un certo modo di esprimere le cose. Per me è pura emozione, belle sorprese. Sperimentare e provare sempre cose nuove che mai ti aspetteresti.”
Ci prova e ci riesce benissimo.
Il cast
La sceneggiatura di Arrival prevede un numero di interpreti decisamente limitato. Tre i personaggi principali: il colonnello Weber, col volto di Forest Whitaker (premio Oscar per ‘L’ultimo re di Scozia’ – 2006), il medico Ian Donnelly nell’interpretazione di Jeremy Renner (candidato due volte all’Oscar per ‘The Hurt Locker’ – 2008, ‘The town’ – 2010).
E infine Louise Banks impersonata dalla bravissima Amy Adams (molte nomination agli Oscar e vincitrice di due Golden Globe come miglior attrice nel 2014 e nel 2015).
Per la Adams in Arrival vale la pena di dedicare uno spazio a parte. Ce ne parlano due degli artefici del film.
Il primo è il produttore Aaron Ryder: “Il punto focale del film è Louise e quindi l’attrice che la interpreta. Siamo andati a Montreal un pomeriggio per incontrare Denis e parlare del cast del film. Quando siamo riparti Denis aveva detto: “Amy Adams”. Era la sua prima scelta. E’ stata l’unica persona di cui abbiamo parlato.”
Il secondo è il regista stesso: “Amy Adams era l’attrice che sognavo per questa parte, perché sapevo che avremmo incontrato questa civiltà e questi esseri che vengono dallo spazio attraverso i suoi occhi. […] Ed è stata una scelta vincente.”
Concludendo
Un film che vale la pena di vedere. Non sappiamo se le suggestioni di Arrival potranno mai rivelarsi vicine a verità che ancora non conosciamo. Ma attraverso il film ci viene data l’occasione di pensare in un modo nuovo. L’universo è qualcosa di infinitamente più grande e sorprendente di ciò che gli uomini hanno sempre pensato.
A chi spetta il termine di ‘alieno’? A coloro che sono arrivati da molto lontano o a noi che ci riteniamo, forse a torto, al centro del mondo?
Il film ci suggerisce che probabilmente abbiamo appena cominciato a stupirci davvero.
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Il trailer di Arrival (il film di oggi:)
- Il DVD di Arrival, di Denis Villeneuve: [amazon_link asins=’B01MT81DCN’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c1b63a09-f624-11e7-854e-5147c9797855′]
- Ted Chiang Storie della tua vita (il libro che ha ispirato il film): [amazon_link asins=’8893420023′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’debc092d-f624-11e7-a74a-933c4948e6b0′]
- Il Dvd di Enemy di Denis Villeneuve (Leone nero al ‘Courmayeur Noir in festival’ 2013): [amazon_link asins=’B074HB3N35′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’005d0ba2-f625-11e7-ae47-552018496668′]
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