Dal romanzo Il richiamo del cuculo dello scrittore britannico Robert Galbraith, al capitolo 2, facciamo la conoscenza con Cormoran Strike. Eccolo:
“Strike assorbì l’impatto, sentì l’urlo acuto e reagì d’istinto: gettando avanti il lungo braccio, afferrò una manciata di pelle e vestiti insieme. Un secondo urlo di dolore echeggiò tra i muri di pietra, dopodiché, con uno strattone, riuscì a trascinare la ragazza sul terreno solido.
Lei continuava a gridare, e lui si rese conto di aver gridato a sua volta «Dio santo!» La ragazza era piegata in due dal dolore, addossata alla porta dell’ufficio, e mugolava. A giudicare dalla sua posizione sbilenca, con una mano seppellita sotto la falda del cappotto, Strike dedusse di averla salvata afferrando il suo seno sinistro. Una cortina spessa e ondulata di lucidi capelli biondi nascondeva quasi del tutto il viso arrossato della ragazza, ma Strike vide delle lacrime scendere dall’unico occhio visibile. […]”
Ma, dal punto di vista della ragazza: “Il suo involontario assalitore era massiccio; la sua altezza e il suo aspetto peloso, insieme alla dolce prominenza del suo ventre, lo facevano assomigliare a un orso grigio. Aveva un occhio gonfio e livido, e un taglio proprio sotto al sopracciglio. Del sangue rappreso segnava i bordi sollevati e biancastri di lunghi graffi sulla guancia sinistra e sulla parte destra del collo, che si intravedeva dall’apertura del colletto spiegazzato della camicia.”
La storia
“Quando una top model, celebre e tormentata, precipita dal balcone del suo attico a Mayfair nessuno dubita che si tratti di un suicidio. L’unico a non crederci è suo fratello che decide di rivolgersi a Cormoran Strike per far luce sul caso.
Strike è un reduce della guerra in Afghanistan, dove è stato ferito e nel corpo e nello spirito, e la sua vita è nel caos. Il nuovo incarico gli dà un po’ di respiro, ma a caro prezzo: più si immerge nel mondo complesso e spietato della modella, più la vicenda diventa oscura e densa di pericoli…”
Il richiamo del cuculo (The Cuckoo’s Calling) viene pubblicato nel 2013 in lingua inglese e quasi subito ripreso in Italia dalla Salani. Il thriller di 454 pagine conta sulla traduzione di Alessandra Casella e Angela Ragusa.
Quella che avete appena letto è parte della presentazione all’interno del volume che reca la firma del giallista Robert Galbraith.
L’autore con Il richiamo del cuculo appare nell’affollato universo degli scrittori di thriller, ed in qualche modo, introduce attraverso il romanzo una coppia di personaggi che richiamano il mitico Sherlock Holmes ed il suo amico e assistente dr. Watson.
In una Londra attuale e quindi in una società ipermoderna, l’autore ci ripropone la figura di un investigatore e, come imprevedibile spalla – una sorta di Watson al femminile – che porta il nome di Robin.
Robin
Il richiamo del cuculo la tratteggia così:
“Per quanto, nei suoi venticinque anni di vita, Robin Ellacott avesse avuto la sua buona dose di momenti drammatici e di incidenti, prima di allora non si era mai svegliata con la certezza che avrebbe ricordato quel giorno per tutto il resto della sua vita. Poco dopo mezzanotte, il ragazzo con cui usciva già da un bel po’, Matthew, le aveva chiesto di sposarla sotto la statua di Eros, nel bel mezzo di Piccadilly Circus. […]
Mentre passava tra i lavori in corso all’inizio di Oxford Street, consultando un foglietto che teneva in mano, gli sguardi degli uomini si posavano su di lei. Robin era a tutti gli effetti una bella ragazza: alta e formosa, con lunghi capelli biondo rame che ondeggiavano al suo passo spedito, e con le guance pallide colorite dall’aria fredda. Era il primo giorno del lavoro interinale che le avevano assegnato per quella settimana. Aveva fatto lavori temporanei da quando era venuta a vivere con Matthew a Londra, ma non sarebbe durata ancora a lungo: la aspettavano quelli che lei stessa aveva definito dei colloqui di lavoro ‘seri’.”
All’inizio de Il richiamo del cuculo l’incontro fra Robin e Strike, nato all’insegna della più assoluta casualità e provvisorietà (brevissimo lavoro interinale), genera fin da subito una strana alchimia che giorno dopo giorno, trasforma il precario rapporto professionale in un vero e proprio sodalizio.
Lula Landry
Ma il vero catalizzatore di questo improvvisato duo si chiama Lula Landry. O meglio la richiesta di indagare sulla morte di costei da parte di un certo Johnn Bristow. Sentiamone la voce:
” «Io… non è facile. Prima di tutto deve sapere che mia sorella è… era… Lula Landry». La speranza, appena rinata, che l’uomo potesse essere davvero un cliente, crollò come una pietra tombale di granito e atterrò sullo stomaco di Strike con un colpo tremendo.
L’uomo che gli sedeva davanti farneticava, sempre che non fosse proprio pazzo. C’era la stessa possibilità di trovare due fiocchi di neve identici che quest’uomo, con la faccia di ricotta e col labbro quasi leporino, fosse geneticamente legato alla scura pelle dorata, ai fianchi da puledra e alla bellezza adamantina di Lula Landry.
«I miei genitori l’avevano adottata» aggiunse Bristow con umiltà, come se avesse intuito a cosa stava pensando Strike. «Tutti noi siamo stati adottati».”
Da questa sorprendente richiesta l’ormai inesistente attività investigativa di Cormoran Strike si rivitalizza di colpo e tutto prende il via. In un susseguirsi di colpi di scena sempre più intriganti, che coinvolgono i lettori in un turbine di situazioni sull’indagine come tale e sui suoi protagonisti.
Robert Galbraith, l’autore
Da sito ‘robertgalbraith.com’ leggo: “Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice bestseller della serie di Harry Potter e de ‘Il seggio vacante.’
Perché uno pseudonimo? J.K. Rowling voleva iniziare una nuova carriera di scrittore in un nuovo genere e pubblicare i suoi romanzi polizieschi in un pubblico neutrale, libero da aspettative o battage pubblicitario.
Sebbene la vera identità dell’autore sia stata inaspettatamente rivelata, J.K. Rowling continua a scrivere la serie Cormoran Strike con il nome di Robert Galbraith per mantenere la distinzione dagli altri suoi scritti.”
Se amate i lavori dell’autrice di Harry Potter, sarete sorpresi come lo sono stato io nello scoprire una nuova ispirazione e stile di scrittura in questo genere di romanzi molto diversi da ciò che abbiamo sempre saputo della scrittrice.
Sul sito già citato, dopo la breve presentazione, R. Galbraith risponde ( in inglese) ad una serie di FAQ cercando di spiegare ai fans di Harry Potter le caratteristiche della sua mutazione.
Vi propongo, a solo titolo di esempio, le risposte ai primi due quesiti:
Perché scrivere Crime Fiction e la scelta di uno pseudonimo?
Ho sempre amato il poliziesco, Agatha Christie, Ruth Rendell, Margery Allingham e PD James, li amo tutti. La maggior parte delle storie di Harry Potter sono in fondo dei romanzi gialli, ma da molto tempo volevo cimentarmi su qualcosa di più realistico. Volevo provare a scrivere un poliziesco contemporaneo, con un retroscena credibile.
Scegliendo di scrivere sotto pseudonimo volevo davvero tornare all’inizio di una carriera di scrittore in questo nuovo genere, lavorare senza troppe aspettative e ricevere feedback totalmente liberi da influenze. Volevo che fossero solo giudizi sulla mia scrittura. È stata un’esperienza fantastica. Essere Robert Galbraith mi consente di incentrare tutto sul lavoro, che è la mia parte preferita come scrittore. Dato che la mia copertura è saltata, continuo a scrivere come Robert per mantenere la distinzione dagli altri scritti e perché preferisco avere un altro personaggio.”
E quindi
I limiti di spazio mi impongono di concludere. Ho appena comprato ‘Il baco da seta’ il secondo volume della serie. Che dire? La scrittrice che vuole essere chiamata Robert mi ha entusiasmato anche in questo suo nuovo ruolo. Il motivo potrete scoprirlo leggendo le storie di Cormoran e Robin. Sono sicuro che mi darete ragione! Buona lettura.
Per chi desidera approfondire od acquistare
- Il richiamo del cuculo (2013) di Robert Galbraith – il libro di oggi:[amazon_link asins=’8867158589′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0251296d-1fc2-11e8-8976-496e917967a0′]
- Il baco da seta (2014) di R. Galbraith – il secondo della serie:[amazon_link asins=’886918305X’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1c92a86e-1fc2-11e8-bd3d-87b702c5673d’]
- La via del male (2016) di R. Galbraith – il terzo della serie:[amazon_link asins=’B01B4Z9P00′ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’620f81d3-1fc2-11e8-b630-491e481763bb’]
- Il seggio vacante (2012) di J.K.Rowling – il suo primo libro per adulti:[amazon_link asins=’B00A8N32GI’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’77e458a4-1fc2-11e8-ad06-d9955113e956′]
Prossimamente
Lion. La strada verso casa (2016) per la regia di Garth Davis. Film in DVD.
Triste ma edificante, spaventosa ma ispiratrice, la storia di Lion spezza il tuo cuore in mille pezzi e li rimette insieme alla fine. Ti fa credere nei miracoli e abbraccia le avversità celebrando il coraggio e la resilienza. (The Times of India)
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