Parlare di Still Alice senza introdurre Julianne Moore è quanto meno irrispettoso. Perché la grande risonanza ricevuta dal film deriva sopratutto dalla eccezionale interpretazione di questa grande attrice e dal tema trattato. Il film è la riduzione cinematografica del romanzo Still Alice della 46enne neuro scienziata e scrittrice americana Lisa Genova. La quale si auto pubblicò il libro nel 2007. Visto il grande successo della prima edizione il testo fu poi ripreso dall’ editrice USA Simon & Schuster nel 2009 e le vendite andarono alla stelle.
Il romanzo rimasto per oltre 59 settimane nella lista dei bestseller del New York Times, è stato stampato in 2,6 milioni di copie e tradotto in 37 lingue. Il tema centrale del libro riguarda l’Alzheimer precoce che colpisce una cinquantenne professoressa di lingue di Harvard.
In Italia il romanzo di Lisa Genova, dallo stesso titolo, è stato pubblicato da Piemme, e reca sulla copertina l’immagine della locandina del film. Con la durissima sintesi: “Senza ricordi non c’è presente.”
Julianne Moore
Di doppia nazionalità, americana e britannica, la 57enne Julianne Moore è un volto notissimo al pubblico delle sale cinematografiche. Il suo esordio nel 1990 con i ‘Delitti del gatto nero’ prosegue con un numero impressionante di partecipazioni a film di vario genere. Ad oggi ha al suo attivo ben 65 titoli in cui ha interpretato vari ruoli, ed ha lavorato con registi di fama mondiale quali Robert Altman (America Oggi) 1993, Luis Malle (Vanya sulla 42esima strada) 1994, Steven Spielberg (Il mondo perduto – Jurassic Park) 1997, i fratelli Cohen (Il grande Lebowski) 1998. E poi ancora Ridley Scott, David Croneberg, Francis Lawrence e Tom Ford solo per citare i più illustri.
Particolarmente interessanti A Single Man di Tom Ford (2009) con il bravissimo Colin Firth ed indubbiamente Still Alice di Glatzer e Westmoreland del 2014, il film di cui vi voglio parlare.
Il suo ruolo più recente è quello di protagonista femminile, insieme all’eclettico Matt Damon nel film Suburbicon diretto da George Clooney del 2017, candidato per il Leone d’oro al miglior film a Venezia 2017.
La storia
“Alice Howland è una donna piena di vita e di interessi, insegnante di linguistica alla Columbia University. Moglie e madre, vive tranquillamente la sua esistenza quando un ostacolo inaspettato interrompe la sua serenità. Dopo una serie di episodi allarmanti, le viene diagnosticata una forma rara di Alzheimer.
Arrivata al punto di non poter più nascondere il dramma, Alice decide di confessare al marito questo segreto. Ed inizia a lottare per salvare, il ricordo di quello che è stata e che è ancora.”
Sempre per non volere rivelare troppo su Still Alice, mi sono limitato ad inserire la presentazione del film copiandola dal DVD della ‘Good Films’ che ne è l’editrice per il nostro paese.
La regia e gli altri interpreti
I due registi Glatzer e Westmoreland furono avvicinati nel 2011 da Lex Lutzus e da James Brown che avevano in mente di produrre una versione cinematografica del romanzo della Genova. Proprio nel periodo in cui a Glatzer era stata diagnosticata una sclerosi laterale amiotrofica (ALS).
Richard Glatzer e Wash Westmoreland, partner sul lavoro e coppia sposata sono molto esitanti. La malattia di Glatzer è troppo vicina alle tematiche del film ed entrambi pensavano che trattare di un’altra malattia neurodegenerativa quale l’Alzheimer “poteva essere un po’ troppo vicino all’osso” come si usa dire.
Alla fine accettano la proposta, ed entrambi si dedicano a scrivere la sceneggiatura di Still Alice nei primi mesi del 2012. Introducendo nel film anche elementi della loro esperienza personale (Glatzer come malato di ALS e Westmoreland come il suo principale ‘caregiver’.)
Glatzer morirà poi nel marzo del 2015 all’età di 63 anni. Appena pochi mesi dopo la prima presentazione del film al ‘Toronto International Film Festival’ celebratosi l’8 Settembre del 2014.
Julianne Moore fin da subito viene scelta dai due registi per interpretare il ruolo di Alice. La brava attrice consapevole della delicatezza della proposta ricevuta, svolge ricerche sull’ Alzheimer per circa quattro mesi per prepararsi in modo adeguato ad affrontare questo personaggio così complesso.
Nel cast vengono coinvolti anche tanti altri bravissimi attori: in primis Alec Baldwin (il marito), poi Kristen Stewart (la figlia più giovane) ed ancora Kate Bosworth (la figlia maggiore) ed infine Hunter Parrish (l’unico figlio maschio). Ed altri ancora.
Le parole dei protagonisti
Nel DVD non mancano molti minuti di Extra. Preziosi direi! Lo spazio non mi consente di riferire molto sui contenuti delle interviste. Ma non posso privare questa recensione di alcune cose che, fra le tante, mi hanno particolarmente toccato.
Prima di tutto alcune parole di registi (Glatzer è sulla sedia a rotelle e parla tramite un sintonizzatore digitale). Dopo aver riferito tutto il travaglio per decidere se accettare l’incarico e preparare poi la sceneggiatura, umilmente la sottopongono a Lisa Genova l’autrice del libro, con queste parole:
“Questa era la tua creatura. Noi l’abbiamo adottata e l’abbiamo allevata.” – “Lisa ci ha risposto subito con grande entusiasmo. E ha sostenuto ogni singola decisione che abbiamo preso per questo progetto.”
Ma è ancora Julianne Moore ad aprirci una finestra sul mondo delle malattie neurodegenerative che affliggono la nostra società moderna in modo sempre più esteso.
“Questo film non parla solo del morbo di Alzheimer, ma anche della condizione umana. Parla di chi siamo, del significato dei nostri rapporti, di cosa facciamo qui. Abbiamo tutti delle vite frenetiche, abbiamo mille impegni, mille appuntamenti. E’ interessante ma ti porta a riflettere. Facciamo tutte queste cose, lavoriamo, viaggiamo. Ma non abbiamo obblighi nella vita se non esserci l’uno per l’altro.
Quindi credo che il film parli di questo: di cosa siamo l’uno per l’altro.”
E poi ancora più esplicitamente: “Spesso ci si vergogna di questa malattia. Si tratta di una patologia che oggi non ha una cura, non esiste nulla….
E’ una storia che parla di identità, di chi siamo. Noi ci sentiamo il risultato del nostro vissuto, delle nostre emozioni, della nostra intelligenza. Quindi chi diventiamo se perdiamo le cose che ci identificano?”
Una testimonianza diretta e condivisa
La Moore ci riferisce di una testimonianza ricevuta nel corso della sua ricerca per entrare al meglio nel personaggio. La donna con cui ha parlato, di poco più di cinquant’anni, infermiera da sempre e poi essa stessa aggredita dal morbo, ha dichiarato:
” I malati di A. non soffrono… combattono. In tutti ho sempre notato un grande impegno nel lavorare con e contro la malattia per essere… per esser se stessi. Loro combattono con tutte le loro forze per trovare se stessi.”
Chi scrive questa recensione ha recentemente perso la compagna della sua vita dopo averla vista lottare impotente, per 17 lunghi anni, contro un analogo avversario: il Parkinson. E vi posso confermare che tutto quanto viene dichiarato è dolorosamente vero. E che la Moore, nel personaggio di Alice, è stata semplicemente perfetta!
I riconoscimenti e la musica
Premi a non finire a Julianne Moore. Basta andare su Wikipedia per scorrere la lunghissima lista.
E non perdetevi l’ascolto della colonna sonora ed in particolare la splendida “If I Had A Boat” interpretata da Karen Elson, che chiude i titoli di coda.
A proposito: non vi ho ancora detto se Still Alice mi è piaciuto. Voi che ne dite dopo quello che ho scritto?
Guardatelo!
Per chi desidera approfondire od acquistare
1. Il trailer di Still Alice in italiano
2. Il Dvd di Still Alice:[amazon_link asins=’B00WGVYY2Q’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1a847db9-8d50-11e7-9407-fdda60ba8159′]
3. Maps to the stars (Cannes 2014 – premio per la miglior attrice a J.M.):[amazon_link asins=’B00ORV5ANU’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2c90d9e6-8d50-11e7-a10e-a56b834c60a7′]
4. Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza (Miglior film al festival internazionale del cinema di San Sebastiàn 2015 – interprete J.M.):[amazon_link asins=’B01B70P3BW’ template=’ProductGrid’ store=’tomme88-21′ marketplace=’IT’ link_id=’3eafd432-8d50-11e7-a964-09d5cef04688′]
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