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TommasoBorgogni.com

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Recensioni film

Il Corriere – regia di Clint Eastwood

18 Dicembre 2019 di Paolo Canuto Leave a Comment

Il Corriere

 

Ritornare alla recensione di un film dopo molte settimane dedicate ai soli libri rappresenta per me un vero piacere. E lo faccio proponendovi Il Corriere – The Mule per la regia di Clint Eastwood.

Confesso che la mia ammirazione per il vecchio Clint è quasi una debolezza. Ma dopo aver visto il DVD non ho potuto fare a meno di ritornare su questo narratore di storie molto particolare.

Dopo le recensioni di Sully ed Ore 15:17, attacco al treno il regista ed attore di tanti successi ritorna sul grande schermo con un soggetto ispirato ad una storia vera.

Forse qualcuno penserà che voglio giocare facile. Ma in realtà non faccio altro che tentare di restare fedele al mio proposito iniziale. E cioè di proporre ai lettori di questo blog solamente le opere che mi sono piaciute. E che per questo vorrei fare conoscere ai mie amici.

La sinossi dal DVD della Warner

“Eastwood interpreta Earl Stone, un uomo di circa 80 anni rimasto solo e al verde, costretto ad affrontare la chiusura anticipata della sua impresa. Quando gli viene offerto un lavoro per cui è richiesta la sola abilità di guidare un’auto.

Compito semplice, ma ciò che Earl non sa è che ha appena accettato di diventare un corriere della droga di un cartello messicano. [Read more…] about Il Corriere – regia di Clint Eastwood

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Amarcord – regia di Federico Fellini

2 Ottobre 2019 di Paolo Canuto Leave a Comment

Amarcord

 

Amarcord di Federico Fellini entra oggi, di diritto, nella mia lista delle recensioni dei film ‘cult’ che hanno scritto la storia del cinema mondiale.

Dopo le recensioni di grandi film iniziate da Il nome della  rosa – Jean Jacques Annaud (1986) e proseguite con Barry Lyndon – Stanley Kubrick (1975),  Amadeus – Miloš Forman (1984). E poi Il padrino – Francis Ford Coppola (1972), Easy Rider – Dennis Hopper (1969) mi piace oggi esplorare un film italianissimo dal titolo dialettale di Amarcord.

I titoli firmati Federico Fellini sono entrati, in gran parte, nell’elenco dei migliori capolavori internazionali. Ma la mia proposta di oggi nasce da un paio di considerazioni strettamente personali.

La prima. Amarcord è indubbiamente un capolavoro e la sua particolarità sta nella armoniosa associazione di fedele descrizione storica vivacizzata dall’ironia ed dall’istrionismo dei molti personaggi.

La seconda ragione è ancora più personale. Nato pochi anni dopo il collocamento storico dei ‘ricordi’ raccontati nel film, la visione dello stesso mi restituisce frammenti della mia fanciullezza. Mia moglie ed io abbiamo più volte visto Amarcord e attinto dalle varie situazioni riguardando con nostalgia ad un mondo che fu, e che difficilmente potrà ritornare.

Il ‘ritratto di un’umanità’ come lo ha giustamente definito lo sceneggiatore Tonino Guerra, che con Fellini rappresenta l’altra anima del film.

Amarcord – un titolo

Circa questo titolo così particolare esiste un’interpretazione che si ritiene ormai ufficiale. Amarcord cioè ‘Mi ricordo’. Ma in un interessante articolo di Anna Tonelli sul sito di repubblica.it dal titolo Guerra Amarcord, è proprio lo sceneggiatore del film a fornire una risposta del tutto diversa. [Read more…] about Amarcord – regia di Federico Fellini

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La favorita – regia di Yorgos Lanthimos

13 Febbraio 2019 di Paolo Canuto Leave a Comment

La favorita

 

In questi giorni ho visto ‘La favorita’ (The Favourite) il recentissimo film di Yorgos Lanthimos.

“Siamo all’inizio del XVIII secolo, l’Inghilterra è in guerra con i francesi. Tuttavia, la corsa dell’anatra e il consumo di ananas stanno prosperando. Una fragile regina Anna occupa il trono. E la sua amica intima Lady Sarah governa il paese al suo posto, mentre si prende cura della cattiva salute e del temperamento mercuriale di Anna.

Quando arriva una nuova serva Abigail, il suo fascino la affianca a Sarah. Sarah prende Abigail sotto la sua protezione e Abigail vede la possibilità di tornare così alle sue radici aristocratiche. Dato che la politica della guerra diventa abbastanza dispendiosa in termini di tempo per Sarah, Abigail entra nella breccia da riempire come compagna della Regina.

La loro crescente amicizia le dà la possibilità di soddisfare le sue ambizioni e non lascerà che la donna, l’uomo, la politica o il coniglio si mettano sulla sua strada.” [Read more…] about La favorita – regia di Yorgos Lanthimos

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Gifted. Il dono del talento – regia di Marc Webb

23 Novembre 2017 di Paolo Canuto Leave a Comment

Gifted

 

“Frank Adler è un single che sta allevando una bambina prodigio – la sua vivace nipotina Mary – in una cittadina costiera della Florida. I progetti di Frank per una vita scolastica normale per Mary sono sconvolti quando le doti matematiche della bimba di sette anni vengono scoperte dalla formidabile madre di Frank. Da questo momento i piani della nonna per la nipote minacciano di separare Frank da Mary.”

Ho pensato opportuno limitare la descrizione del film alla schematica rappresentazione della trama proposta dal sito della Fox ‘foxsearchlight.com’.

Gifted è il quarto lungometraggio del regista statunitense Marc Webb, che dopo alcuni cortometraggi e video musicali realizza il suo primo film per il grande cinema nel 2009 con la commedia romantica ‘(500) giorni insieme’, positivamente accolta da critica e pubblico.

Dopo aver diretto nel 2012 un primo e poi nel 2014 un secondo film sull’Uomo Ragno, per conto della Sony Pictures, realizza nel 2017 ‘Gifted’ il suo primo film drammatico.

I protagonisti

La storia ha uno sviluppo abbastanza lineare e ruota intorno alla bimba prodigio ed a un numero limitato di co-protagonisti principali.

Partiamo dalla piccola Mary Adler, che il film ci propone nel suo primo giorno di scuola. Per noi ha il corpo ed il volto della giovanissima Mckenna Grace, americana e nata nel giugno del 2006. Ha quindi circa 11 anni quando deve incarnare la più piccola Mary.

La scelta dell’interprete per questo ruolo fondamentale non deve essere stata facile se il regista dichiara: “Mckenna è stata veramente eccezionale: senza di lei non avrei avuto il film.”

Subito dopo viene lo zio Frank, un inedito Chris Evans. Abituati a vederlo nei panni dei personaggi della Marvel qui ritorna alla normalità. La sua interpretazione nel ruolo di Frank Adler è azzeccata, e si immerge nel personaggio con lo spirito che egli stesso rivela attraverso questa dichiarazione: “Penso che Gifted sia uno di quei film ‘senza tempo’, adatto a chiunque. Giovani e vecchi, uomini e donne… senza preferenze. E’ solo una sincera e bellissima storia per il cuore.”

E poi troviamo la nonna Evelin Adler. Marc Webb sceglie di puntare sulla professionalità della attrice Lindsay Duncan, costretta nei panni di un personaggio spesso sgradevole. Anche lei ha qualcosa da dire sul film e sul ruolo da lei interpretato: “Il film non riguarda solo la crescita di un bambino prodigio. Gifted è un film sulla famiglia e su come la famiglia funziona.”

Il resto del cast principale

Con il terzetto interagisce anche una coppia di donne. Bonnie Stevenson, la maestra elementare di Mary, e Roberta Taylor, la padrona di casa della coppia zio e nipotina. Entrambe sostenitrici, ciascuna a modo proprio, della piccola Mary e del tormentato ed attraente zio Frank.

Cominciamo da Roberta (Octavia Spencer) che dichiara: “Gifted è uno spaccato di vita reale ed io l’ho sentito proprio così. Ti farà ridere, ti farà piangere, poi ancora piangere, e infine ridere di nuovo.”

E infine viene il turno della maestrina Bonnie (Jenny Slate): “Il film racconta molto di chi non siamo, ma anche la potenzialità che risiede in ciascuno di noi.”

La sceneggiatura e la regia

Gifted. Il dono del talento dura 101 minuti. Marc Webb dichiara che quando ha preso in considerazione la sceneggiatura per trasformarla in un racconto cinematografico la propria reazione è stata molto positiva.

“Ho avuto un collegamento immediato con il copione e sono stato veramente spazzato via. Avevo fra le mani una storia molto potente e commovente”.

Per la sua realizzazione il regista ha contato sulla collaborazione dello sceneggiatore Tom Flynn.

Il lavoro fatto dal team regista-sceneggiatore evidenzia un’ottima conoscenza delle reazioni del pubblico. Insieme hanno costruito con grande professionalità l’alternanza di momenti drammatici e di situazioni divertenti,

Ho trovato su youtube alcuni video in italiano (Collateral Movie) con scene del film che propongono alcune scene imperdibili. Troverete alla fine di questa recensione il link che porta agli spezzoni denominati ‘Il problema’, ‘Primo giorno di scuola’, ‘Buongiorno signorina Stevenson!’. Guardateli per farvene un’idea.

Le mie impressioni

Da tanto tempo non vedevo un film così appagante. C’è molta umanità e sincerità nel racconto. E anche se la situazione specifica che descrive non è certamente fra le più comuni, le relazioni fra i personaggi appartengono al nostro quotidiano.

Lo spettatore viene immediatamente coinvolto dalle preoccupazione dello zio Frank e diventa d’istinto alleato della piccola Mary, bambina molto particolare.

La distinzione fra il mondo dei buoni e dei cattivi è netta ed immediata. Effettivamente la storia di Mary e del mondo che la vorrebbe spingere verso un futuro brillante, ma non necessariamente desiderabile, obbliga lo spettatore a schierarsi suo malgrado.

Nel film ci si commuove e si sorride. Ci si arrabbia e ci si rilassa. Quando appaiono i titoli di coda e le luci ci invitano a lasciare la sala, portiamo con noi un senso di benessere. Perché pensiamo che, alla fine dei conti, tutto è andato per il giusto verso.

I buoni erano in fondo solo persone normali ed i cattivi non erano poi così tanto cattivi. Ma ci rimane nella memoria il sorriso birichino di Mary con la sua domanda da saputella curiosa: “Che significa ‘ad nauseam?’ ”

E questo mi basta per concludere di aver visto davvero un bel film!

Bella musica

Da non trascurare anche la colonna sonora con musiche di Rob Simonsen, ma che ripropone anche brani di musica del passato. In particolare l’indimenticabile The wind (anni ’70) nell’interpretazione di Cat Stevens.

Ed infine la bellissima ‘This is How you Walk on” con gli irlandesi Gary Lightbody e Johnny Mcdaid, che chiude il film.

Per chi desidera approfondire od acquistare

1. Il trailer di Gifted. Il dono del talento (regia di Marc Webb):

2. Da youtube alcune scene divertenti da Gifted. Il dono del talento

3. Dalla colonna sonora di Gifted: ‘This is How you Walk on’

4. Il Dvd di (500) giorni insieme (Film esordio di Marc Webb):

Acquista su Amazon.it

Prossimamente

Da James Patterson ‘The store’. Un thriller in cui il nemico non è un killer ma qualcosa di assolutamente inaspettato.

E se il mondo immaginato da George Orwell fosse più vicino di quanto pensiamo? Appena letto per voi!

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Blade Runner 2049 – regia di Denis Villeneuve

25 Ottobre 2017 di Paolo Canuto Leave a Comment

Blade Runner 2049

 

“Rachael?” Con la pistola in mano Deckard avanza con circospezione nella stanza semibuia. Sotto un lenzuolo è nascosto il corpo dormiente della bella replicante di cui l’agente è innamorato. Poco tempo prima, la replicante e l’umano, si sono amati.

Lui le scopre il viso… lei si risveglia, si gira e vede il volto di lui sopra il suo.

Lui: “Mi ami?

Lei: “Ti amo!”

Lui: “Ti fidi di me?”

Lei: “Mi fido di te!”

Poco dopo si separano mentre un piccolo origami sul pavimento, che riproduce un unicorno, ci insinua un dubbio sull’identità di Deckard. Le ultime parole che sentiamo perché risuonano nella mente dell’uomo, sono quelle del collega Gaff e che si riferiscono a Rachael, appena uscita:

“Peccato però che lei non vivrà!… sempre che questo sia vivere…!” ed appaiono i titoli di coda.

Blade Runner il film del 1982 diretto da Ridley Scott, ed ambientato nel 2019, termina così. Lasciando lo spettatore con un interrogativo senza risposta.

Blade Runner 2049: il sequel

Blade Runner 2049 parte da qui. Ma a grande distanza. Perché tra l’ultima sequenza appena accennata e la prima del nuovo film diretto da Denis Villeneuve c’è un intervallo ideale di 30 anni.

Per la trama mi appoggio alla descrizione fornita dal sito ‘www.mymovies.it’ che mi è sembrata fra le più efficaci nel riassumere il film.

“L’agente K è un blade runner della polizia di Los Angeles, nell’anno 2049. Sono passati trent’anni da quando Deckard faceva il suo lavoro. I replicanti della Tyrell sono stati messi fuori legge, ma poi è arrivato Niander Wallace e ha convinto il mondo con nuovi “lavori in pelle”: perfetti, senza limiti di longevità e soprattutto obbedienti.

K è sulle tracce di un vecchio Nexus quando scopre qualcosa che potrebbe cambiare tutte le conoscenze finora acquisite sui replicanti, e dunque cambiare il mondo. Per esserne certo, però, dovrà andare fino in fondo. Come in ogni noir che si rispetti dovrà, ad un certo punto, consegnare pistola e distintivo e fare i conti da solo con il proprio passato.”

L’idea del sequel

Dopo il successo del primo Blade Runner il regista Ridley Scott cura ben sette versioni del film (tra la prima definita ‘Workprint Version’ del 1982 e l’ultima ‘The final cut’ del 2007) alla ricerca della formulazione ideale della propria opera.

Pur tuttavia lo stesso R. Scott comincia ben presto a considerare anche l’ipotesi di un sequel della storia lasciata ‘in sospeso’.

I primi progetti di un nuovo film, dal titolo provvisorio di ‘Metropolis’, risalgono al 2008. Fra alti e bassi, ipotesi e contro ipotesi, alternative di sceneggiature, registi ed interpreti arriviamo ad alcuni punti fermi solo fra il 2015 ed il 2016.

Alcon Entertainment, Scott Free Production ed un terzo partner produrranno il nuovo film che sarà un vero e proprio sequel di quello del 1982.

Il film sarà ambientato trent’anni dopo rispetto al primo Blade Runner. Harrison Ford è nuovamente fra i protagonisti. La regia viene affidata al canadese Denis Villeneuve e la sceneggiatura ad Hampton Fancher (già nel precedente film) e ad allo stesso Ridley Scott che partecipa alla produzione.

Ryan Gosling entra nel cast.

Si parte!

Nel febbraio 2016 la Warner Bros. annuncia che il film uscirà nelle sale nel gennaio del 2018. Le riprese finalmente prendono il via: è il 19 settembre del 2016. Termineranno il 25 Novembre dello stesso anno.

Da questo momento si mette in moto l’enorme macchina della post produzione. Il film viene distribuito nelle sale cinematografiche USA il 6 ottobre 2017, mentre in quelle italiane è già in sala fin dal giorno precedente, il 5 ottobre 2017.

Anticipando ampiamente le previsioni della Warner che ne cura la distribuzione.

Il mio approccio al film

Devo ammettere di essermi avvicinato alla visione di Blade Runner 2049 con un minimo di preparazione. La prima tappa è stata quella di rivedere con attenzione il primo Blade Runner, attraverso la versione in DVD ‘The final cut’ (l’ultima) nella distribuzione della Warner.

La seconda tappa è stata quella di documentarmi sul contenuto del romanzo di fantascienza a cui i due film dichiarano essersi ispirati.

Si tratta del libro di Philip K. Dick ‘Il cacciatore di androidi’, disponibile in italiano anche in versione digitale sotto il suo terzo titolo ‘Ma gli androidi sognano pecore elettriche?’ pubblicato nel 2012 da Fanucci Editore.

Ed ho potuto scoprire che il termine ‘ispirazione’ è assolutamente appropriato in quanto gli elementi comuni fra romanzo ed il primo Blade Runner sono realmente pochi. E che Blade Runner 2049 è praticamente una creazione a sé stante, pur essendo una naturale e legittima evoluzione del pensiero creativo che ha prodotto le tre storie. Quella del libro, quella del primo film ed adesso quella del suo sequel.

Il messaggio degli autori

Al film Blade Runner 2049 si è attribuita l’appartenenza a diversi generi cinematografici. Wikipedia lo classifica come noir, avventura, fantascienza e thriller.

Io, dopo la visione di entrambi i Blade Runner (quello del 1982 e quello del 2017), riconosco la presenza di tutte queste identità ma sono propenso ad attribuirgliene anche un’altra: quella sentimentale. Blade Runner come film d’amore, come inno alla vita.

Forse per mia propensione naturale ho voluto cogliere all’interno della tetraggine, anche visiva delle due opere cinematografiche, la luce che emanano i momenti conclusivi delle due metà della storia.

Perché a mio parere Ridley Scott, la vera identità ispiratrice dei due film, ha cercato di proporci una storia in due puntate – separate da un intervallo di tre decenni – ma con un’imprevedibile speranza di lieto fine.

Per questo Blade Runner 2049 mi è piaciuto molto. Anche più del primo Blade Runner. Ma non mi sorprende che questa sia stata la mia conclusione.

Il primo film si chiude con una domanda che lascia aperta una speranza. Il secondo conferma almeno in parte la prima speranza e ne dischiude una ancora più solida e positiva.

Ed entrambe sono legate a una parola che incontriamo all’inizio di Blade Runner 2049. Una parola sola, interpretabile in più modi, e pronunciata dal brutale Sapper Morton nella fattoria dove si scontra con l’agente K. La parola è ‘miracolo’ che io voglio interpretare come ‘miracolo dell’amore’ e della sua meravigliosa conseguenza che è il ‘miracolo della vita’.

Io nel film ho creduto di leggere anche questo messaggio ed è un messaggio che mi sento di condividere.

Il cast, la scenografia e tutto il resto

Harrison Ford era una scelta obbligata, e non mi ha deluso. Ryan Gosling ormai è un attore perfetto in qualsiasi ruolo e lo dimostra ampiamente anche in questo film. La cubana Hana de Armas (Joi) è stata per me una piacevole rivelazione. Ma devo riconoscere che l’intero cast è di ottimo livello.

Eccellenti le scenografie apocalittiche ed impressionanti gli effetti speciali, in particolare nella sequenza sentimentale fra l’agente K e la sua compagna virtuale Joi.

Bravissimi Denis Villeneuve e l’intramontabile Ridley Scott!

Aspetto l’uscita del film su supporto digitale (febbraio 2018) per rivedere le parti del film che mi sono piaciute di più.

Per chi desidera approfondire od acquistare

1. Il trailer di Blade Runner 2049 (regia Denis Villeneuve):

2. Il Dvd di Blade Runner (regia Ridley Scott 1982 – versione The Final Cut del 2007):

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3. Il Dvd di Alien Covenant (per gli amanti della fantascienza di Ridley Scott):

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4. Il Dvd di Prisoners (Uno splendido thriller a firma Denis Villeneuve):

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Prossimamente

Di Laura Mercuri Ogni tuo silenzio. Un piccolo libro, ‘una storia delicata e leggera come un fiore’. Questa la mia sintesi quando circa un anno fa l’ho letto per la prima volta.

Storia bella, scritta con mano sapiente che sa esplorare in profondità i sentimenti dell’animo umano. La vicenda riporta a valori universali che aiutano a comprendere il vero senso dell’esistenza. Una storia qualunque, ma degna di essere raccontata.

 

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Sully – regia di Clint Eastwood

27 Settembre 2017 di Paolo Canuto 2 Comments

Sully

Non poteva mancare nelle mie recensioni la presenza di un lavoro firmato Clint Eastwood. E lo faccio con grande gioia proponendovi il mio parere dopo la visione di Sully uscito nelle sale americane il 9 settembre 2016. E da marzo di quest’anno disponibile anche in DVD per conto della Warner.

Clint rappresenta una delle icone del cinema americano contemporaneo. Chi non lo ricorda in una delle sue interpretazioni nei ruoli di poliziotto o di cowboy? Ma ovviamente il Clint di cui parleremo in queste righe è il Clint che attraverso il mestiere di regista ci ha regalato molti dei film più apprezzati di questi anni.

Inevitabilmente nella mia mente scorrono titoli come Changeling (2008), Gran Torino (2008), Invictus (2009), American Sniper (2014) solo per ricordare alcuni fra i più recenti. Ma come dimenticare Million Dollar Baby (2004)? Oppure l’originalissima lettura di una pagina della seconda guerra mondiale attraverso i fotogrammi del binomio Lettere da Iwo Jima e Flags of Our Fathers, entrambi del 2006?

Ma oggi vi voglio parlare di Sully interpretato da Tom Hanks. [Read more…] about Sully – regia di Clint Eastwood

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Mi chiamo Paolo Canuto e sono una di quelle persone che amano dire di appartenere alla terza età. Non so se sia un pregio od un difetto. Posso solo dirvi che il titolare di questo sito apprezza … Continua a leggere about LE RECENSIONI DI PAOLO – mi presento

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